Senza dubbio il modello stimato sopra (come tutti i precedenti) lavora sotto assunto che la relazione di corrispondenza fra atto illecito e contestazione della corte sia fisso e invariante. E' invece ragionevole supporre che questa relazione sia variabile fra le regioni, senza bisogno di corruzione dei giudici e di nessun altro (cosa che non mi sento di escludere, ma che eventualmente dovrebbe essere dimostrata in tribunale a carico di chi la sostiene), per una serie di questioni strutturali/infrastrutturali ed economiche.
In certe zone ci sono le strade e in altre no. In certe zone ci sono le reti informatiche e in altre no. In certe zone il postino che dovrebbe consegnare gli atti la mattina trova benzina nell'auto di servizio e riesce a partire e in altre no. In certe zone c'è tutto e in altre non c'è niente. In certe zone si riesce a pagare il conto della posta e la bolletta del telefono, così la posta consegna le notifiche e il telefono funziona, e in altre no. Giusto per fare qualche esempio.
Ergo i fatti hanno a mio avviso maggior probabilità di essere scoperti e perseguiti con successo nei contesti dove ci sono le strade, le reti, le strutture, ecc ecc ecc, cioè dove le condizioni materiali sono più favorevoli e quelle economiche sono più floride. Bisogna vedere in che misura questo incida, se tanto o poco. Secondo me un tribunale con le lampadine e le fotocopiatrici che funzionano riuscirà quantomeno a evitare alcune prescrizioni, mentre dove i giudici si devono portare le pratiche a casa per stamparsele a spese loro sempre a mio avviso avrà più problemi a ficcare in galera i farabutti e a farsi dare indietro i soldi fregati.