Ovviamente.
Era per sottolineare che comunque per quello fisico puoi sempre trovare il modo per lenire sino a far scomparire la sofferenza
Quello spirituale no, ti tormenta senza pace sino ad arricchirsi, purtroppo, di una componente fisica.
Dovuta senz'altro alla somatizzazione, ma non per questo meno intensa e meno importante.
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Ultima modifica di Gio; 01/12/2013 alle 13:39
Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Io mi sono rotto i legamenti di entrambe le ginocchia (ovviamente in due episodi distinti), nel primo caso (dx) non ho praticamente sentito alcun dolore nonostante la lesione completa del legamento, nel secondo caso (sx) ho provato un dolore fortissimo nonostante la lesione solo parziale.
Il dolore che ho patito nel recupero dopo l'operazione di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio destro non lo auguro a nessuno. Mi era venuto pure un versamento e mi hanno siringato non so quanti cc di liquido dall'articolazione...Il patimento nella riabilitazione è il motivo principale per cui al ginocchio sinistro (dato che non ho particolari problemi) non mi sono operato...
Comunque, per esperienza personale (conginuti che ne hanno sofferto), credo che i dolori di una colica renale siano difficilmente battibili...
Luca Bargagna
Ho provato vari tipi di dolore fisico insopportabile.
Istruttivo: Nevralgia del trigemino, in quinta liceo... dolore sordo, costante, che logorava proprio perché sembrava non sarebbe mai finito... allergica a un tot di medicinali, dovevo conviverci. Poi, dopo oltre un mese, è scomparso da sé in concomitanza con la varicella e il rimanere tappata in casa.
Da lì ho imparato che il doore è anche un fatto mentale, in qualche modo controllabile.
Da incazzatura quando ci penso: cucitura sul polpastrello dell'indice, fianco unghia, senza anestesia... tanto "sono solo tre punti"... compreso il filo che passa dentro dietro l'ago, e lo strappetto per stringere il nodo... SGRUNT...
Da doppia incazzatura quando ci penso: estrazione del molare con un'anestesia superficiale. Il dolore l'ho controllato e lo ricordo come qualcosa di avvenuto al di fuori di me... però ne sono uscita con i nervi a pezzi per lo stress. E il dentista ha perso un cliente...
Mettere il piede su un grazioso, timido esemplare di Trachinus draco... il ricordo è stato lenito solo quando ho avuto un rappresentante della specie ben cotto nel piatto...
Avevo 8 anni quando mi è capitato.
Sul momento pensavo di aver messo il piede su una scheggia di vetro, quindi non ci ho fatto molto caso e ho continuato a camminare allegramente sulla sabbia.
Salvo poi - dopo nemmeno 5 minuti - iniziare a zoppicare per il dolore.
Il bagnino, come unico rimedio, pensò solamente a spruzzarmi dell'alcool etilico sulla ferita (non ti dico le urla e i pianti)
Nel giro di mezz'ora passò, comunque.
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Non so in quanto passi... avevo con me la pompetta aspiraveleno, e ho eliminato il problema in pochi minuti... però ho mantenuto una certa avversione per la specie... oltretutto, in quella vacanza erano stati gli unici tre passi in acqua senza le pinne!!!
Nel dolore fisico è fondamentale la consapevolezza del dolore stesso.
Potrà sembrare strano , ma aiuta notevolmente ad innalzare la soglia di percezione nocicettiva.
Riuscire ,almeno entro certi limiti, a contenere la reazione emotiva al dolore, aiuta riduce la sensazione algogena.
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Diverse volte infatti mi è capitato di farmi male senza avvertire particolare dolore, salvo poi sentirmi dire "Ma come fai?".
Una volta sono caduto dallo scooter, e sbandando prima di cadere andai con la mano destra (ferma con le dita sulla manopola del freno) a sbattere contro lo specchietto di una macchina. Risultato: frattura del metacarpo del mignolo, pure in un punto bastardo e con un taglio trasversale.
Solo che sul momento non me ne ero nemmeno accorto. Caddi, mi rialzai in pochi secondi, guardai se mi ero fatto male a ginocchia e mani (palmo) e via, ripresi il motorino per andare dove dovevo.
Peccato che dopo un paio di minuti iniziai ad avere quella simpaticissima sensazione di freddo alla testa, sudore e visione che si oscura (diventa tutto grigio scuro e riesci a malapena a percepire alcune sagome se sei sotto luce forte). Mi fermai da una parte della strada (menomale la conoscevo, sennò probabilmente andando a caso sarei finito in un fosso), e seduto sul motorino sentii passare due persone accanto a me. Gli chiesi "Mi fate sdraiare da qualche parte? Non mi sento benissimo".
E nel mentre uno dei due diceva sottovoce "Guardalì in che stato questo drogato ..." (evidentemente ero bianco come un cencio) cominciai a sentir tremare il mignolo della mano destra. Alché lo sfiorai e sentii una fitta di dolore.
Da quel momento, fino a quando non mi risvegliai dall'anestesia totale che mi avevano dato per mettermi un ferro per fermare l'osso e il gesso, sentivo un dolore parecchio pronunciato appena accennavo a muovere il dito oppure al solo "pensare" di muoverlo
Anche un'altra volta fu parecchio strana, ma forse in questo caso è più questione di sistema immunitario che di percezione di dolore: estate 2010, lavoravo a Firenze e tutti i giorni prendevo il treno. Ovviamente più faceva caldo fuori e più dentro i vagoni c'era il Burian. Fatto sta che presi una tosse bastarda, secca, che non mi dava pace nemmeno la notte. E andò avanti almeno 20 giorni così, debilitandomi parecchio e dandomi anche fastidio con dolori ai bronchi e ad uno dei polmoni.
Nel frattempo mi trasferii a Milano per lavoro. I primi giorni stavo in un ostello e mangiavo quello che capitava nei pub o dai distributori. Fatto sta che probabilmente un giorno presi un'intossicazione di qualche tipo che il fegato non apprezzò granché: nessuna nausea, nessun problema intestinale, ma una mattina mi svegliai, mi guardai allo specchio ed ero pieno zeppo di bollicine rosse su braccia e gambe, comparse così, all'improvviso.
Cosa c'entra questo con l'introduzione iniziale? Con il fatto che così, all'improvviso, allo stesso modo e nello stesso momento quella tosse bastarda se n'era andata; di punto in bianco, senza nemmeno più un minimo sintomo e senza un motivo apparente
p.s.: le bollicine mi andarono via (si ritirarono, non "seccarono") in una quindicina di giorni![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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