Sì, Massimo, quello che ho quotato è copiato e incollato dall'articolo. Mi fa piacere che qualcun altro, oltre a me, lo trovi semplicemente delirante.
Ti ringrazio per il "quasi sicuramente". Grazie.
Piacere, lettere. Lettere classiche, per la precisione.
Temo di dover quotare anche questo, che era riferito a Thor.
E meno male che c'è Miki che mi ha assegnato addirittura dignità pari alle altre facoltà!
Chessia solamente una questione tutta italiana?
Mah..
Domenico Ferrara
https://www.youtube.com/user/MTN1990
Di sicuro siamo messi male in Europa.
Tgcom - Scuola,italiani i più somari in Ue
L'articolo è del 4 dicembre 2007, ma visto come viene trattata la scuola in Italia, penso che da allora le cose possano essere solo peggiorate.![]()
La mia stazione meteo: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Non sono stato io a scrivere che mi daresti ragione se tutti gli ingegneri fossero direttori di banca ...
Il che potrebbe non essere necessariamente sbagliato, ma di sicuro non può essere l'unica leva.
Va bene il sistema capitalistico. Va bene la società dell'apparire.
Ma c'è un limite a tutto.
Cosa vuol dire "metti via"; vuol dire che "ricavi" o vuol dire che "accantoni"?
Perchè, aldilà della differenza triviale, io ho il sospetto che sia molto più vicina alla prima che alla seconda ...
Oggi.
A me fa abbastanza ridere la frase "Ah bello ... Laureato per andare a lavorare in un call center ..."; perchè senza la laurea invece cosa fai? L'amministratore delegato della compagnia telefonica? (E' un altro esempio estremo voluto eh!!).
Quando mi sono diplomato io probabilmente era un po' diverso.
Ribadisco la domanda già fatta da un altro in questo 3d: a parità di lavoro e di paga preferiresti assumere un laureato o un diplomato?
Io, a meno che non sia uno di quelli che si è laureato in 15 anni tanto pagava papà, sicuramente il primo.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ma no, certo, non è insulto, ci mancherebbe.![]()
E' il sistema che è un insulto all'intelligenza.
Però mi fa specie che, nella concezione generale, se uno si fa cinque anni seri a Lettere (non moderne, dove la cosa cambia un po', almeno secondo la mia esperienza) e si laurea, per come è strutturato il sistema deve andare andare a fare il bamboccione, impiegato in un call center o fra i netturbini, mentre uno che esce laureato in matematica pura, eh bè, un genio che trova subito lavoro.
Che io abbia meno opportunità di trovare lavoro entro un anno dalla laurea è dimostrato (Condizione occupazionale dei laureati), ma non è giusto.E' sbagliata la politica scolastica e il fondo culturale che ispira questa politica. Molto semplicemente, la stragrande maggioranza delle persone giudica gli umanisti (per intenderci, ma possiamo allargare il discorso a buona parte dei professori) come parassiti che campano sulle spalle dello stato, privilegiati parassitari che prendono 1200€/mese aprendo un libro ogni tanto.
Non, dicesi non, è così, nella maggioranza dei casi. Inoltre, se a voi va bene che i futuri professori dei vostri figli escano laureati, e per 10/15 anni insegnino alla cavolo di cane, 15 gg qui, 20 là, con qualche intermezzo di uno o più lustri come cassieri Coop, benissimo. Poi non lamentiamoci se il paese va a rotoli.
E guardate che il numero eccessivo dei laureati c'entra poco o nulla con questo; così come non c'entra affato il discorso del "Ma tanto filologia, storia, linguistica, ecc. non hanno futuro".
Posso capire la rabbia,però non è colpa del "sistema" di per sè,o di qualcuno. E' un puro discorso di numeri. I laureati in matematica sono ad esempio 100,e ci sono 100-120 posti liberi,ergo trovano subito lavoro e vivono di quello che hanno studiato. I laureati in lettere sono 1000,e i posti disponibili sono 80-100. Ergo una parte si occupa e vive di quello che ha studiato,un'altra parte (la maggioranza) dovrà per forza fare altri lavori per vivereSe i laureati in lettere fossere solo 100,si impiegherebbero senza problemi.
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Lou soulei nais per tuchi
Bè, io chiamo in modo semplificatorio "sistema" quello che invita a frequentare Lettere, specie i curricola misti, variopinti e dimezzati, perché più semplice di altre facoltà, salvo poi tagliare progressivamente i posti degli insegnanti, il tempo pieno, et similia. (Notare che anche le università hanno colpe sul primo aspetto, perché un maggior numero di iscritti fa comodo soprattutto a loro.)
Quello che non sopporto è che anche chi, teoricamente per merito, occuperà quegli 80-100 posti disponibili avrà stipendi, condizioni di lavoro, possibilità di ulteriore crescita culturale deprimenti, con possibilità di mobilità sociale inferiori allo zero.
Ma questo non vuole essere un 3d di piagnoni.![]()
Un libro di fisica senza le leggi del moto faccio davvero fatica ad immaginarmelo![]()
always looking at the sky
Ciao Tub!
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