aiuto in fisica! urgenterrimo

[FunMBnel]

Difficilmente uno laureato in ingegneria potrà mettere da parte più soldi di un idraulico (sul cui con reddito dichiarato stendo un velo pietoso).

Insomma per raggiungere le "posizioni che contano" (esempi a caso ... Un direttore di una grande banca, o di una multinazionale) basta saper maneggiare dei tubi? Ho molti ragionevoli dubbi.
Non sono gli idraulici "gli uomini più ricchi del mondo" (che lo dichiarino o meno).

Ma se vogliamo perseguire questa linea allora meglio iniziare a 3-4 anni a far giocare i figli a pallone o a tennis.
Avessero solo un pizzico di talento poi gli idraulici se li comprerebbero.

Altro bel futuro in cantiere comunque ...

[Controcorrente]

Insomma per raggiungere le "posizioni che contano" (esempi a caso ... Un direttore di una grande banca, o di una multinazionale) basta saper maneggiare dei tubi? Ho molti ragionevoli dubbi.
Non sono gli idraulici "gli uomini più ricchi del mondo" (che lo dichiarino o meno).

Ma se vogliamo perseguire questa linea allora meglio iniziare a 3-4 anni a far giocare i figli a pallone o a tennis.
Avessero solo un pizzico di talento poi gli idraulici se li comprerebbero.

Altro bel futuro in cantiere comunque ...

Se tutti gli ingegneri fossero direttori di una grande banca o di una multinazionale ti darei ragione.

[FunMBnel]

così magari gli altri vanno ad occupare posti di lavoro effettivamente richiesti dal mercato

In effetti, specie in periodi come quello che stiamo vivendo, pullula di offerte di lavoro in tutti i campi ...
E meno qualificato sei meglio è .....................

(tecnici, operai, artigiani etc)

Un laureato guadagna 1000 euro al mese mentre questi vengono assunti a tempo inderminato in primo impiego a 3000 suppongo ...

sì sì proprio bello uscire dall'università a 26anni
prendere 800E a 27 anni ed essere deriso persino dagli operai romeni che ti pigliano per il culo perchè non sai fare niente e loro che hanno la 2 elementare ne sanno di più di te

Ne sapranno più di me ad avvitare un bullone, ma come il discorso si allarga quel filino probabilmente è meglio che comincino a sedersi in religioso silenzio.
E non solo se sono rumeni.
A volte le soddisfazioni della vita vanno oltre il conto in banca.

A me bastano per esempio basta sentire un elogio all'ignoranza.

..ma ve lo vedete un ingegnere informatico che programma alla veneranda età di 70 anni..oppure un ingegnere meccanico che disegna 10 ore al giorno con il CAD a 70 anni

Ma no ... Lo vedo meglio a sollevare sacchi di cemento da 50 chili oppure a ballare il tip tap su un tetto intanto che poggia le tegole ...

[FunMBnel]

Se tutti gli ingegneri fossero direttori di una grande banca o di una multinazionale ti darei ragione.

Invece tutti i tornitori o gli operai romeni o marocchini nei cantieri girano in Ferrari ...

[fabry72]

mi sorge il dubbio... se doveste assumere un impiegato... preferireste un diplomato o un laureato?
Considerato che.... il costo iniziale e' identico.... io, sinceramente, prenderei un laureato (si parla unicamente di titoli, sia chiaro), che comunque offre maggiori possibilita' potenziali di crescita ed un maggior ritorno dell'investimento.....

Detto questo... in un mercato in cui il numero dei laureati tendera' ad essere superiore a quello dei semplici diplomati, non vedi quali possibilita' di futuro questi possano avere se non in ambiti di pura manovalanza che, comunque, finiranno con l'essere territorio esclusivo degli immigrati.

[Heinrich]

Fa sempre bene a noialtri leggere di queste discussioni.

"e pecchè voi ggiovani siete il futuro del paesse!"

Ma vaff..
Vabbè, volevo chiedere:

Io l'ho sempre vista, tranne rare eccezioni, come una perdita tempo, un rimandare ulteriormente il momento in cui si prenderanno dei soldi. Soldi che, tra l'altro, vengono spesi all'università, quindi non solo sei a reddito 0, ma pure in passivo.
Ora, siccome son pieno di conoscenti che si ritrovano laureati a 25-26-28 anni e nessuno li vuole nelle aziende, e i pochi che lavorano prendono al mese quello che prendo io in una settimana, mi chiedo perchè mai avrei dovuto continuarla. Pet fortuna nel 2008 ho detto basta, e da quel momento mi sento una persona nuova e soprattutto più valida e capace.
Personalmente non ocnosco nessuno che abbia tratto un giovamento dall'università, se non 5-7 anni buttati nello stress.
Se tu ne conosci, buon per te (e soprattutto per loro)

Che non è un discorso del gazzo, quasi cioè.
Se si può sapere, Luca (Thor) che lavoro hai trovato/ereditato/fai, perchè ti dev'essere andata benissimo.
Perchè tutti ci dicono "guardate le passioni e seguite quelle, non pensate alla pecunia"..ma come si fa a non pensarci?

articolo da INCORNICIARE. Io sono vittima di quel che indica nell'articolo,
del pensiero sbagliato dell'iper-scolarizzazione. Duro a morire!

il "110 e lode" è ormai quasi solo la porta del precariato e della disoccupazione.
Non sempre , ma spesso.

C.

L'ignoranza va incentivata eccome. In un mondo di ignoranti potrei manipolare chi voglio ed arricchirmi a loro spese.

Ce n'è a iosa, guardati intorno: ce n'è a iosa.

Ci sono facoltà direttamente necessarie al progresso futuro (fisica, ingegneria, ecc.), facoltà necessarie a coadiuvare, incanalare o controllare il progresso futuro (comunicazione, teologia, lingue, ecc.) e facoltà necessarie a conservare l'inestimabile valore del progresso passato (storia, letterature varie, ecc.)...
Mi pare siano tutte egualmente importanti, anche se alcune potrebbero sembrarlo maggiormente...
I discorsi da capitalisti duri applicati all'istruzione (come l'articolo qui postato) fanno della bella demagogia ma servono zero...

Che ansia e che fastidio: questo futuro, quest'umanità in crisi, la pigrizia in una generazione assuefatta dall'immagine e bla bla

Ho deciso!!!!!!!!!!!!!!
Faro il parassita della società!

[atlantic]

Se tutti gli ingegneri fossero direttori di una grande banca o di una multinazionale ti darei ragione.

probabilmente non lo sono

ma per onestà bisogna dire che il capitalismo progredisce con l'innovazione, chi progetta un cellulare o un processore è un ingegnere o un matematico... chi si augura che l'università scompaia o si riduca pensando poi di far soldi vendendo cellulari o pc in realtà è un parassita che sfrutta e scrocca le idee di chi vorrebbe eliminare....

è un parassita, ecco, magari ricco sfondato ma un parassita..

ergo: il discorso di thor, nel suo cinismo, ha un senso...

[fabry72]

probabilmente non lo sono

ma per onestà bisogna dire che il capitalismo progredisce con l'innovazione, chi progetta un cellulare o un processore è un ingegnere o un matematico... chi si augura che l'università scompaia o si riduca pensando poi di far soldi vendendo cellulari o pc in realtà è un parassita che sfrutta e scrocca le idee di chi vorrebbe eliminare....

è un parassita, ecco, magari ricco sfondato ma un parassita..

ergo: il discorso di thor, nel suo cinismo, ha un senso...

beh, questo e' alla base di molte risposte lette.

[Controcorrente]

Invece tutti i tornitori o gli operai romeni o marocchini nei cantieri girano in Ferrari ...

Sei fissato con gli esempi estremi ... è dura impostare qualsiasi ragionamento ...

Non ci stiamo capendo ....

In questa discussione ho letto più volte discorsi del tipo "non merita fare l'università perché nella maggior parte dei casi finisci per guadagnare poco"... come se ci si dovesse iscrivere all'università per soli fini remunerativi.
Se lo si fa per questo, si deve avere valide ragioni per essere ottimisti.

L'esempio dell'idraulico o di qualsiasi tecnico in proprio che inizia a guadagnarsi la pagnotta a 17-18 anni, non l'ho detta perché tu tirassi fuori l'esempio della Ferrari (), ma solo per dire che quei 6-7 anni in più di studi, tra costi e mancati guadagni, significa rinunciare ad oltre 100.000 euro. Una volta laureato devi trovarti il lavoro e sperare di guadagnare più di loro, altrimenti, sempre che l'inaudita motivazione di iscriversi all'università fosse di natura economica, lo hai preso in quel posto....

PS: per diventare i manager che citavi, nel 90% dei casi non serve la laurea, ma i giusti canali.

[paoloneb]

Ma non sono (solo) i soldi a fare una persona, no? Per questo credo che l'università serva ancora.

Concordo sul fatto che non sono i soldi a fare una persona, ma a mio parere nemmeno l'università è a questo preposta; l'errore generazionale è quello di pensare di standardizzare in ogni fase la vita, i figli della mia generazione (capre o non capre) sembra abbiano l'obbligo del conseguimento di una laurea, quindi sono spesso spinti dai genitori a un percorso studentesco che il più delle volte si rivela un fallimento gia dai primi anni di liceo e che va trascinandosi fuori corso fino (qualche volta) al conseguimento dell'agognato pezzo di carta da mettere in mostra in soggiorno in un bel pico glass.
Secondo me sarebbe giusto portare a 16 anni la scuola dell'obbligo con un unico corso di studi che aiuti un regazzo nella scelta del suo futuro con maggiore coscienza e responsabilità rispetto ad oggi, ma sarei propenso ad un rilancio (anche qualitativo) di corsi di studio professionali, in grado di preparare al mondo del lavoro tutti quei giovani che hanno il lecito interesse di non inseguire una laurea ma l'onorevole volontà di inserirsi preparati nel mondo del lavoro.
Anche perchè il bagaglio culurale, tesoro della persona, non lo si fa attraverso uno studio universitario, ma coltivando interessi e passioni che vanno al di la della scuola.