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Discussione: dialetto veneto

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  1. #1
    Uragano
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    Predefinito dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio
    Questo fenomeno comporterebbe l'annullamento dell'identità e peculiarità delle singole nazioni.
    l'Inglese deve rimanere una lingua di comunicazione internazionale ma non deve arrivare al punto di "uccidere" le altre lingue...
    Da sempre ritengo che le identità nazionali siano un artificio politico, così come la diffusione delle lingue nazionali è stata quasi sempre imposta dall'alto. Sono a favore di un'Europa composta da centinaia di regioni, grandi e piccole, e non decine di inutili stati nazionali senza arte nè parte, che vedo anzi come un pericolo per la pace e la stabilità del continente; e così anche sul versante linguistico il passaggio intermedio della lingua nazionale lo trovo inutile.


  2. #2
    Burrasca L'avatar di Borat
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Da sempre ritengo che le identità nazionali siano un artificio politico, così come la diffusione delle lingue nazionali è stata quasi sempre imposta dall'alto.
    E' così. Questo è storico. La Spagna ha costruito la sua lingua e la sua identità, la Gran Bretagna anche, l'Italia anche (ma all'italiana, il tentativo di imporre l'italiano attraverso la scuola si è schiantato contro i tassi di scolarità italiani,e quindi non ha funzionato: ci ha pensato poi la TV a diffondere questa lingua...), la Francia anche, gli USA anche, il Giappone anche ecc ecc.
    Bisogna ammettere però che hanno quasi sempre lavorato sulla base di culture esistenti, generalmente imponendo valori e culture di riferimento dei gruppi egemoni in tutto il territorio. Ma in certi casi anche su presupposti stilistici.

  3. #3
    Burrasca forte L'avatar di meteo_vda_82
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Sono a favore di un'Europa composta da centinaia di regioni, grandi e piccole, e non decine di inutili stati nazionali .


    su questo concordo al 100% e spero sia fatto al più presto possibile! (magari!)
    Però per le lingue "nazionali" il discorso è un po più complesso.
    prima di tutto in molti stati hanno sopraffatto le lingue/dialetti locali (vedi ad esempio in Francia) e inoltre sono un mezzo di comunicazione di milioni di interlocutori.
    queste potrebbero essere mantenute come lingue di comunicazione "intermedia".
    l'ideale sarebbe, come dici tu, un europa composta da centinaia regioni (euroregioni) plurilingui (aventi come lingue ufficiali la parlata e il dialetto locale e la/le lingua/e della ex nazione in cui era inserita la regione e in più si ove si dovrebbero imparare 1-2 lingue di altre ex-nazioni europee e ovviamente l'inglese)

  4. #4
    Mad
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Nel Nord Italia, comunque, credo che alcuni dialetti siano foneticamente più portati ad essere parlati dai giovani rispetto. Non so perchè, ma lo credo fermemente.

  5. #5
    Mad
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Ah, a Bergamo e a Brescia i giovani non parlano in dialetto. Caso mai in qualche paese di provincia, sopratutto se si è muratori (senza dimenticare idraulici ed elettricisti). Per il resto si usa qualche espressione ogni tanto o si parla in dialetto più che altro per scherzare.

  6. #6
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da Mad Visualizza Messaggio
    Ah, a Bergamo e a Brescia i giovani non parlano in dialetto. Caso mai in qualche paese di provincia, sopratutto se si è muratori (senza dimenticare idraulici ed elettricisti). Per il resto si usa qualche espressione ogni tanto o si parla in dialetto più che altro per scherzare.
    questo è vero, direi sotto i 20-25 anni pochi lo parlano comunemente, ma anche in veneto sotto quell'età non è che siano moltissimi...

    la tendenza è alla scomparsa, tra una generazione solo i 50-60 enni lo parleranno, è una cosa un pò triste per me, ma è così...

  7. #7
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Ritengo il dialetto un patrimonio culturale molto importante, ma come si fa a impedire la sua scomparsa?
    Di certo non lo si può insegnare a scuola, perchè QUALE dialetto si insegnerebbe?

    Per esempio, qui a Reggio (ma immagino anche in tutte le altre province) esistono almeno 4 grandi tipi: dialetto della bassa, dialetto cittadino, dialetto della collina e dialetto dell'alto appennino, tutti con le loro peculiarità e con pronunce e anche lessici diversi.
    Poi ovviamente cambia anche da paese a paese, nel giro di pochissimi km, dunque è impossibile stabilire un dialetto reggiano "standard" da insegnare, non ha proprio senso perchè è una contraddizione in termini.

    Qui in Emilia lo si sente parlare ancora abbastanza frequentemente, soprattutto nelle persone dai 35-40 anni in su, soprattutto fuori città, ma vedo che anche i giovani lo usano talvolta, e questo comunque mi fa molto piacere.

  8. #8
    Vento moderato L'avatar di virganevosa
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    qui nel mio paese non c'è nessuno che parli italiano, tutti, anche i più piccoli parlano il dialetto. Ma va anche detto che abito in un paese di 2000 abitanti.
    In città il numero di giovani che parlano dialetto è sicuramente più basso, ma anche qui bisogna distinguere le periferie (dove lo portano tutti) dai centri città (dove non lo parla nessuno tra in giovani anche se lo capiscono per fortuna).

    Cmq sta di fatto che certe volte quando devo parlare in italiano faccio anche un pò di faticanon sono ai livelli di mio papà che praticamente non sa dire una frase in italiano senza mescolarla al dialetto, ma ormai l'abitudine di 26 anni di dialetto si fa sentire
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  9. #9
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da meteo_vda_82 Visualizza Messaggio


    su questo concordo al 100% e spero sia fatto al più presto possibile! (magari!)
    Però per le lingue "nazionali" il discorso è un po più complesso.
    prima di tutto in molti stati hanno sopraffatto le lingue/dialetti locali (vedi ad esempio in Francia)
    e inoltre sono un mezzo di comunicazione di milioni di interlocutori.
    queste potrebbero essere mantenute come lingue di comunicazione "intermedia".
    l'ideale sarebbe, come dici tu, un europa composta da centinaia regioni (euroregioni) plurilingui (aventi come lingue ufficiali la parlata e il dialetto locale e la/le lingua/e della ex nazione in cui era inserita la regione e in più si ove si dovrebbero imparare 1-2 lingue di altre ex-nazioni europee e ovviamente l'inglese)
    Difatti la Francia ha un concetto di Nazione molto diverso da quello Italiano.
    Concetto che fonda le sue origini in un tipo di politica ben precisa, che ha permesso la Francia già dalla fine del 1500 di essere un popolo piuttosto omogeneo a livello religioso e culturale e che quindi si è identificato da qualche secolo ormai nello Stato.
    In Italia non è così e 150 anni non mi sembrano abbiano portato miglioramenti sostanziali, quindi, forse, sarebbe meglio fare un passo indietro e rivedere le istituzioni politiche Italiane, valorizzando le diversità piuttosto di tentare ciecamente di trovare l'omologazione.
    Non si può più fare come hanno fatto i Francesi, ovvero scegliere una parte della popolazione maggioritaria (cattolici) e mandare via i "diversi" (ugonotti) per omologare un territorio ampio, anche perchè al giorno d'oggi, oltre alle culture locali, grande impatto hanno i flussi migratori. Indi sarebbe più opportuno valorizzare TUTTE le dversità e non omologare tutti a un unico modello.

  10. #10
    Vento forte L'avatar di zeromillimetri
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    Predefinito Re: dialetto veneto

    Citazione Originariamente Scritto da Il_Priaforà Visualizza Messaggio
    Difatti la Francia ha un concetto di Nazione molto diverso da quello Italiano.
    Concetto che fonda le sue origini in un tipo di politica ben precisa, che ha permesso la Francia già dalla fine del 1500 di essere un popolo piuttosto omogeneo a livello religioso e culturale e che quindi si è identificato da qualche secolo ormai nello Stato.
    In Italia non è così e 150 anni non mi sembrano abbiano portato miglioramenti sostanziali,.
    La prima parte la quoto interamente
    Io in Francia ho vissuto e penso che sia una nazione che ho girato più dell' Italia.
    Nessun dialetto, solo una cadenza diversa (i parigini parlano lento e gli occitani veloce, quelli del sud est hanno il solo vizio di troncare le parole... ma cmq comprensibili)

    quindi in tutti gli anni passati in Francia nessun termine paragonabile ai nostri: guajò, li mortacci tua, va in mona, me ne batu u belin, o bel matot.

    Mai una parola diversa da quelle che esistono sul vocabolario e mai avuto un problema di comunicazione, che invece devo ammettere che ho, quando vado in altre regioni.
    Non me ne vogliate, ma talvolta quando sento un servizio al tg con una persona che parla in dialetto ed avrei bisogno dei sottotitoli per capire cosa diamine stia dicendo, la trovo una cosa aberrante, che ripeto, in Francia non mi è mai successa

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