Se hai la possibilità di staccarti dai tuoi e provare a vivere per un po' da solo devi sfruttarla subito, specie a 19 anni, senza un lavoro stabile e senza più lo studio.
Io, per via dell'università vicina a casa, ho scelto di stare ancora a casa con i miei per comodità (soprattutto economica). Ora, terminati gli studi, sento però il bisogno di andarmene, possibilmente all'estero e possibilmente in un posto un po' più vivo del cimitero dove attualmente risiedo.
Nel tuo caso comunque mi intimorisce la destinazione: città piccola, zona abbastanza disagiata in ottica lavorativa... non so, se fossi in te staccherei in maniera più netta con l'opzione estero, come ti è già stato consigliato.
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Continuo a dire che se Stefano sente che vuole Isernia, e ha la possibilità di provare, può, anzi deve farlo. Non capisco questa cosa per cui un giovane deve vivere per forza in una metropoli, conosco delle eprsone anche giovani a cui non piacciono le città troppo grandi. Anche questa cosa che un giovane a 19-20 anni deve staccarsi dalla famiglia, discorso tirato fuori da alcuni, bisogna vedere pure se ha la possibilità di farlo. Apparte che molti a quell'età vanno all'università, e dite può studiare fuori sede così si stacca dalla famiglia, è vero, ma non è che tutti se lo possono permettere. Io vado all'università (dovrei terminare entro l'autunno, ho cominciato tardi come età ma questo è un altro discorso) qui nella Capitale, se avessi dovuto fare il fuori sede, probabilmente non avrei potuto studiare dato che fuori sede costa e non me lo sarei potuto permettere lontanamente. Si può di re uno può andare fuori sede e lavorare assieme a studiare, vero, ma dipende dal corso di laurea, non tutti lo permettono (ingegneria, fisica, chimica, a meno che non si decida he ci si laurea dopo 10 anni).
Anche con il viaggio di studio all'estero, siamo sempre lì, non tutti hanno la possibilità di farlo.
Qui nessuno sta dicendo che deve per forza andare a vivere in una grande città. Ognuno è libero di scrivere quello che meglio crede, sarà ovviamente Stefano a decidere il da farsi.
E questa è una balla che fa comodo a molti. E' condivisibile nel caso si stia studiando e dunque si abbia poco tempo per mantenersi lavorando per il resto entra in gioco la pigrizia e la scarsa intraprendenza.
Il viaggio di studio è un'altra cosa; un'esperienza lavorativa all'estero invece è alla portata di tutti. Mica per forza bisogna andare in Australia.![]()
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Alb, forse vivi in una zona dove i costi delle case sono accessibili, a Roma o a Milano, con lo stipendio di 8-900 euro di un giovane ai primi anni di lavoro, non ci fai nulla, ti bastano appena per pagare casa
Poi all'estero non tutti sanno bene le lingue o sono portati per fare tali esperienze. Poi, devi mettere in conto, che ti serve comunque un budget per il frattempo che trovi lavoro. Perl'erasmus stesso discorso, i miei non possono lontanamente permetterselo di farmi andare (con le lingue aggiungiamo pure che sono una capra)
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