Ieri sono uscito con un mio amico della sardegna che studia qua a milano, nella zona di vimercate ,verso sera tardi
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Quando sono andato a prelevare i soldi nella banca a vimercate , nel corso , in centro città c'era un po di gente che passeggiava e una compagnia di 3 ragazze sedute affianco alla banca dove stavo prendendo i soldi,che fumavano una sigaretta
Mentre aspettavamo che anche l'altro nostro amico prendesse i soldi , il mio amico sardo mi ha fatto notare che queste ragazze continuavano a guardarmi
Al inzio mi son sentito un attimo a disaggio perchè pensavo di avere qual cosa che non andava , poi sentendole parlare ,ho capito che mi trovavano carino![]()
Mi è sempre stato rimproveratto dai miei amici che non vado a parlare e a fare conoscenza con le persone che non conosco soppratutto alle ragazze ,quando usciamo nei locali, che do più attenzione al bicchiere , e che questo e uno dei modi che si ha qua di soccializzare
In realta io oltre a essere timido non saprei che dire alle persone e alle ragazze che non conosco
Se qualcuno ha dei consigli su come tentare approcci , o casa dire sono ben accettivisto che mi lascio sfuggire un sacco di occasioni
Ringrazio in anticipo , e chiedo scusa se ho fatto degli errori di ortografia
Un saluto gimmy![]()
non ci sono discorsi o argomenti particolari per attacccare bottone con chi incontri per la prima volta.
certamente che se con le ragazze, più che coi ragazzi, fai scena muta e ti chiudi in te stesso parlando o rispondendo a monosillabi, beh non è che puoi pretendere sempre che siano gli altri a spingerti a parlare, se è questo che intendi.
l'educazione e le buone maniere sono la regola base per un buon approccio con l'altro *****.
ovviamente questo vale anche per la controparte.
io mi auguro che tu possa sempre incontrare gente disponibile a socializzare, a fare amicizia, e che ti tratti per quello che sei, apprezzando di te pregi e difetti come li abbiamo tutti.
poi gli argomenti vengono, tranquillo che ce ne sono...come si dice: l'appetito vien mangiando..
qualsiasi caxxata sia alla portata di una persona magari brilla va bene. L'importante è non attaccare discorso con argomenti seri.
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Mi è capitato delle volte che quando trovo una ragazza che non conosco , se ci devo fare conoscenza , inzio a fare domande del tipo , di dove sei? che fai nella vita? che squadra tifi? ecc ecc
é sbagliato???? cosi??
uff son talmente impacciato che non so nemmeno io come fare![]()
è giusto invece.
proprio stasera, uscendo in centro con mia moglie, ho conosciuto una sua collega di lavoro che era a spasso col marito,
dopo esserci presentati, per un attimo io e il marito di questa siamo stati in silenzio, mentre mia moglie e la collega attaccavano a parlare di fatti loro
rotto il ghiaccio, abbiamo iniziato a parlare del tempo
..anzi, del tempaccio, visto che per 2 giorni sembrava ottobre qui, tra temporali ed acquazzoni
come vedi, gli argomenti per parlare si trovano sempre...e abbiamo persino fatto 2 passi assieme prima di lasciarci per tornare a casa
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Il discorso qui però è un tantino diverso! Si sta parlando di un primo approccio da affrontare tra due persone, di ***** opposto, totalmente sconosciute tra di loro.
Solitamente, se entrambe le persone sono già parecchio timide di suo, la cosa diventa ancora più complicata.. e quindi il più delle volte si finisce lì ancor prima di iniziare. Sono le così dette "occasioni perse", dove la voglia di non fare brutte figure o semplicemente di non mettersi in mostra prevale su quella che dovrebbe essere la cosa più normalissima a questo mondo.. l'approccio tra uomo e donna, appunto.
Io sono un tipo esageratamente timido, se non ho un input iniziale finisco per passare per il grandissimo pirla di turno.
Quando mi apro cambio totalmente, ma se non c'è "corrente" è praticamente impossibile che mi si accenda la "lampadina".
Per me in determinate situazioni ti deve capitare il giusto momento con la giusta cazzata da dire!
Trovo/troverei assolutamente ridicolo dover attaccar bottone per forza; rischio elevato di fare un altrettanto elevata, figura di M..
Hai ragione Stefano.
l'esempio che ho fatto sopra azzecca poco quanto niente, perchè è ovvio che il contesto è completamente diverso.
Ma non è tanto l'esempio in sè quanto il fatto che a prescindere da chi abbiamo di fronte, che sia uomo o donna , può capitare spesso a molti di non avere "argomenti" e di non sapere di cosa parlare lì per lì.
Succede pure a me ancora, e non solo con gli sconosciuti ma anche con gli amici stessi con cui mi vedo regolarmente.
E ti dirò anche un'altra cosa: ho un amico che è fin troppo loquace ed esuberante e mi da persino fastidio perchè parla troppo e di troppi argomenti...e seguirlo è un rompicapo...così alla fine parla sempre lui e io dico: si..si...si...
Questo per dire.. le situazioni e i caratteri.......
Tengo a precisare che anch'io sono, ancora oggi, fondamentalmente uno molto timido, e che in passato mi ponevo gli stessi problemi di giampy sopra:
avevo paura di non essere accettato, di essere escluso, di non sentirmi adeguato e all'altezza di niente.
C'ho messo molto per superare tutto, anche perchè mi costava sofferenza e solitudine in quanto io da solo mi autoescludevo, e prima ancora che fossero gli altri a mettermi da parte.
Poi, un po grazie ad alcuni amici davvero cari che mi hanno aiutato, un po grazie a me stesso soprattutto, col tempo, crescendo, mi sono aperto di più e ho superato tanti di quei problemi che mi affliggevano.
è solo questione di tempo e di buona volontà, e si supera tutto.
Ma io mi sono fatto forza da mè soprattutto, ragionando in questo modo:
io non ho nulla di meglio o di peggio rispetto agli altri. sono uguale a tutti gli altri, con pregi e difetti, perciò non sono un alieno e non ho nulla da temere stando in mezzo agli altri e al confronto con gli altri.
Poi, gli argomenti, i silenzi, la loquacità, la corrente, la spinta, sono tutte cavolate credimi e che si superano facilmente.
Perchè ho capito una cosa:
in fondo siamo tutti uguali. a tutti può capitare, in determinati contesti, di essere timidi e silenziosi, o al contrario, esuberanti e loquaci.
Dipende sempre dalle situazioni; basta non farsene un problema in continuazione....
concordo
certo che se poi dall'altra parte non c'è risposta si fa molto dura (come purtroppo mi è sempre capitato)
nel tuo caso, almeno nell'esempio che hai fatto, invece, sembra che comunque avessi un buon (anzi 3 buoni) interlocutori pronti ad ascoltarti
non so, potresti presentarti così almeno sapete i vostri nomi, è già un inizio
magare raccontare da dove vieni, chieder loro se magari sono state in Sardegna e così via...
certo, io sono l'ultimo che dovrei dare consigli, visto l'enorme quantità di figuracce rimediate
comunque, se da parte loro c'è già un tentativo di mettersi in contatto con te, approfittane e poi, un argomento tira l'altro
chi lo sa, magari sono ragazze che hanno le tue stesse passioni e a cui piacerebbe fare una vacanza dalle parti del tuo paese sardo (come è capitato a me con l'ultima ragazza che ho conosciuto)
non va bene una volta? non va bene due? non va bene tre?
e prima o poi andrà pure bene no?
l'importante è non perdere la fiducia in se stessi
scusa se magari ti ho fatto fare un po' di confusione ma, come detto, non sono molto bravo a dare consigli in questo campo
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Meda (MB) 241m slm
S. Nicolò Valfurva [Forbarida] (SO) 1335m slm
nell'avatar Signor Tigro, il gatto fulmine controlla la stazione
Volete una delle mie figuracce?
Ero a Londra, nel lontano 1991, in vacanza studio
una sera, stavo in un pub con alcuni amici italiani e accanto a noi c'erano, sedute ad un altro tavolo, 3 belle ragazze, 2 bionde e 1 bruna
erano sole, carine, ben vestite, piuttosto appariscenti ma non volgari.
all'apparenza sembravano straniere, comunque.
nella confusione, non si riusciva a capire nulla.
io che stavo più vicino di tutti, con una scusa feci cadere una forchetta, giusto per vedere se si riusciva a parlare con loro...
una delle 3 si girò per raccoglierla da terra, mentre io facevo lo stesso.
la ringraziai, in inglese ovviamente.
e lei mi rispose, in inglese pure.
stranamente, senza chiedere nè da dove venivano, nè come si chiamavano e niente, iniziammo a parlare in inglese con queste 3 fanciulle....ma argomenti alla cavolo..del tipo:
che bel pub, vero? piace anche a voi la birra? bella la musica!! venite sempre qui??
Insomma, dopo lo scambio di frivolezze e con non poche difficoltà, visto che dovevamo parlare in inglese, sentimmo una delle 3 che diceva alle altre 2, in dialetto:
Ma kist ki ssò?? ma ke volene da nnù???
ahahahaha....erano NAPOLETANE...ahahahahahahhah...e stavano anche loro in vacanza studio a Londra...
e noi dicemmo:
siamo ITALIANIIIIII pure noi.....ahahahahahah
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