Originariamente Scritto da
Stau
Il motivo è semplice, così come in ogni altro settore con maggiore concorrenza i produttori con prezzi più elevati e struttura dei costi meno efficiente vengono penalizzati , allo stesso modo la concorrenza funziona nel settore fiscale: i Paesi che hanno tassazione meno elevata attraggono più capitali quelli che hanno tassazioni più elevate e una fiscalità più complessa (non conta solo la pressione fiscale ma anche il numero di tasse che ci sono) vedono rifuggirli.
Diminuendo la concorrenza fiscale questo fenomeno selettivo dei capitali diminuisce e di conseguenza i governi, non temendo la concorrenza, possono alzare le aliquote al rialzo senza troppi problemi. Così come un soggetto imprenditoriale che diviene monopolista nel suo mercato può, specie se vi sono barriere legali all'entrata, alzare i prezzi. Il discorso è' identico.
Non sta funzionando la concorrenza fiscale in questi ultimi tempi? Insomma...a parte il fatto che non siamo in pieno regime di concorrenza fiscale perché molti Paesi a livello internazionale sono stati costretti (ad esempio la Svizzera) a uscire dai regimi di paradiso fiscale (che solo in Italia sono così odiati come fossero la peste bubbonica).
Ma a parte ciò a me pare che invece funzioni eccome, dato che in Italia e Francia (paesi tassatori per eccellenza) i capitali se ne vanno in modo ormai continuo, mentre in Paesi come Singapore e Hong Kong, per citarne due, non fuggono di certo (anzi).
Puo essere evitata l'unione fiscale? Certo. Perché no? Una confederazione di Stati può funzionare benissimo anche senza: e lo dimostrano proprio i casi di Usa e Svizzera, dove non c'è, come rilevato anche da Josh e nevearoma, un unione fiscale bensì un regime di concorrenza tra i singoli stati. Io però non ho letto una proposta del genere nei post precedenti il mio intervento ma ho letto piuttosto proposte del tipo: avere tutti le stesse tasse (ecco perché mi sono espresso cosi criticamente). Che rispetto a Usa e Svizzera è tutto un altro par di maniche.
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