Simpatica sta cosa che nevearoma con nome italianissimo sostiene l inglese mentre R"ws" lo ripudia![]()
Battute a parte, Rws, hai pienamente ragione che gli inglesi giocano in 12 con questo vantaggio linguistico che hanno, e chi non é in grado di comunicarci allo stesso livello fa fatica anche ad esprimersi professionalmente. Ahime, noi italiani siamo fra questi.....anche se devo dire i giovani li vedo molto meglio di "noi vecchietti"....
Adesso, giusto o sbagliato che sia, tant é, e noi italiani come al solito paghiamo quei buoni 30 anni di ritardo.
Personalmente non credo che la brexit ci salvera dagli inglesi e dall inglese, ne che i nostri figli parleranno l esperanto.
E dio ci salvi poi dal cinese o dal cirillico, molto ma molto più complicate dell inglese per noi!
Per cui, rimboccarsi le maniche, e somministrare ai nostri pupi dosi da cavallo di inglese fin dall asilo nido, con insegnanti madrelingua (direi un 50 di italiano e un 50 di inglese ogni giorno). Un bimbo fino a 4-5 anni puo facilmente diventare trilingue se vi é esposto massicciamente.
In questo modo li aiuteremmo a non fare la fine dei cojxxx laureati che molti di noi fanno.
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Vero, questo viene sicuramente prima. Resta il fatto che l'italiano (come tutte le lingue nazionali) è una lingua che andava bene nel 19esimo secolo ma ora è sostanzialmente obsoleta: l'abbinata lingua locale + lingua globale è molto più efficiente oltre che espressiva, ma le lingue nazionali ce le teniamo comunque per forza sino a che le forme di organizzazione politica rimarranno le stesse di 100 anni fa, come adesso, volenti o nolenti. A questo riguardo, un interessante post che ho letto ieri: >> “It is time for a Europe of Regions”
(poi, a dirla tutta, in realtà io farei proprio a meno di qualsiasi lingua non sia globale o quasi-globale, ma so che in ben pochi sono d'accordo con me)
Ultima modifica di NoSync; 20/12/2016 alle 10:34
Lou soulei nais per tuchi
Ed esattamente perché?A me francamente fa quantomeno sorridere questa affermazione.
In virtù del fatto che prima il Regno Unito e poi gli USA sono stati i paesi più potenti del pianeta la lingua parlata da loro si è spontaneamente diffusa nel resto del mondo. Ok, all'inizio non tanto spontaneamente, ma all'epoca non era ancora lingua globale, lo è diventata dopo.
Shit happens. Tu anche sei avvantaggiato perché fai parte della classe media europea e per imparare l'inglese ci metti un attimo. Resta il fatto che l'inglese è una lingua globale e questa cosa sta bene alla stragrande maggioranza della popolazione mondiale, come dimostrato dal semplice fatto che viene usata a tale scopo, per cui puoi benissimo dire che sia "antidemocratico", ma rimane una posizione assolutamente insensata.A te sta bene? Buon per te!
Io l'inglese lo mastico ma niente di che. E ne ho bisogno il giusto.
C'è gente al mondo, di altri continenti, che ha serie difficoltà. E' quello che mi racconta un amico che va spesso in Cina, ingegneri coi controcoglioni che a causa della difficoltà linguistica sembrano degli idioti.
Un ragazzo inglese parte avanti, sempre. Dici di no? Vuoi dirmi che non è così? Si può dire che lo trovo, come ti pare, antidemocratico o non democratico?
Perché, secondo te il Giappone, la Germania, la Corea o l'Italia stessa non guadagnano buone cifre dall'esportazione della loro lingua e della loro cultura?Senza considerare poi che, l'ho letto da qualche parte, l'insegnamento dell'inglese in madre patria agli stranieri vale il 3% del PIL...
Sai che l'italiano è la quarta lingua più studiata al mondo?
Facciamo così, non impariamo più nessuna lingua straniera, sia mai che i paesi di riferimento possano guadagnarci qualcosa, sarebbe terribile.
A me questo sembra nulla più che stantio antiamericanismo da facebook.
Ultima modifica di nevearoma; 20/12/2016 alle 14:51
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Continuiamo
a) a non capire la norma di legge regionale veneta (che ripeto non è sul bilinguismo);
b) a non capirci tra di noi, dato che semmai l'ho detto io per primo che bisognerebbe imparare altre lingue oltre l'italiano es. il tedesco molto usato in Europa
c) ad insultare il "dialetto" senza alcun reale motivo.
Fermandosi però ai "dialetti", la lingua delle classi colte italiane non è mai stata l'italiano![]()
@nevearoma confondi letteratura e lingue parlate: le classi colte parlavano le lingue locali, il francese (come anche V E II e Cavour) o il latino, l'italiano era raramente usato nelle comunicazioni tra persone (comunque colte) di differenti stati fino al '700. Quando cominciò a diffondersi anche in Europa come lingua della musica. Ancora nell'800, il Manzoni dovette andare a "risciacquare i panni in Arno" cioè a perfezionare il proprio italiano, evidentemente ancora molto lombardizzato. Mentre nella Marina Austriaca a Lissa, è cosa nota che con equipaggi in gran parte di veneti, friulani, istriani e dalmati (oggi diremmo italiani, sloveni e croati) e con ufficiali austriaci formati a Venezia, gli ordini a voce fossero dati in veneziano: il veneziano è il parigino del Veneto, se così vogliamo (il francese era la lingua di Parigi in origine).
Se diciamo che l'italiano è la lingua ufficiale dell'Italia e bisogna studiarlo, ci mancherebbe che non fosse così. Se aggiungete che bisogna studiare di più le lingue straniere anche per ragioni pratiche, con me sfondate una porta aperta. Io sono d'accordo perfino a mantenere il latino nei licei (anzi ogni scuola superiore, con nome di liceo, dovrebbe prevederlo) per ovvie ragioni culturali. Tuttavia le lingue locali non sono, ripeto, semplici eventi folkloristici, né roba da contadinotti ignoranti; anzi alcune hanno, nella loro storia, avuto piena dignità letteraria ed amministrativa. Non riesco proprio a concepire che non sia possibile dar loro una minima dignità locale, specie laddove siano ancora più parlate dell'italiano (che mi risulta in Veneto, ma non in Emilia ad esempio, anche se i dialetti emiliani non sono certo morti).
Non è che non la capisco, è che la parte non riferita al dialetto non m'interessa. Io parlavo proprio della questione dialetto, che per come è stata posta nel caso specifico è da boari ignoranti e superficiali e serve soltanto a svilire l'argomento stesso della conservazione del dialetto, che meriterebbe un'attenzione diversa da quella che questo genere di iniziative becere permette.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Nutro qualche dubbio sul grassettato, esattamente come sul fatto che il dollaro come valuta privilegiata per eccellenza, in particolare per il petrolio, stia bene alla stragrande maggioranza della popolazione mondiale.
Sul fatto che sono avvantaggiato sono d'accordo, ovviamente. Anzi, io, come te, sono avvantaggiato praticamente su tutto.
Basta saperlo.
Abbi pazienza ma questo non c'entra nulla. C'è una bella differenza tra passione e "necessità".
Riguardo l'ultima frase: ecchè ddu palle!![]()
Ma che c'entra adesso il dollaro, che comunque è meglio delle alternative disponibili? Lo vedi che scadi sempre nell'antiamericanismo latente da facebook e fai un mischione di argomenti? Ad ogni modo nutri tutti i dubbi che vuoi, ma sta di fatto che la maggioranza della popolazione mondiale impara l'inglese e si regola con l'inglese senza sentire il bisogno di affidarsi ad altre lingue globali. Modificare questa situazione sarebbe sì antidemocratico, ma poi a che pro? A parte, per l'appunto, l'antiamericanismo, il motivo esattamente quale sarebbe? Che così gli inglesi non sarebbero più avvantaggiati? Embè? Siano pure avvantaggiati, vivo lo stesso
Ecco, appunto, e ripeto: embè?Sul fatto che sono avvantaggiato sono d'accordo, ovviamente. Anzi, io, come te, sono avvantaggiato praticamente su tutto.
Basta saperlo.
Onestamente non vedo nessun altro motivo per contrastare la diffusione dell'inglese, che svolge egregiamente la sua funzione di lingua globale da decenni.Riguardo l'ultima frase: ecchè ddu palle!![]()
Se mai si sentirà il bisogno di un'altra lingua globale sarà un processo che verrà dal basso, ossia dai parlanti, non certo da qualcuno che vuole imporne una dall'alto. Almeno è quello che spero.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
A te mi sa che l'inglese ti sta facendo dimenticare l'italiano...
a)Nello specifico il dollaro non c'entra niente, è un semplice paragone per dire che una cosa universalmente accettata non vuol dire che sta bene a tutti.
b)Embè lo dico io prima, nel caso...io ho fatto una semplice considerazione sulla differenza tra un madrelingua e il resto del mondo.
Che non c'entra una emerita cippa con quanto io sia avvantaggiato rispetto al resto del mondo esclusi i madrelingua.
c)Mai detto che non svolge la sua funzione, ho semplicemente fatto una considerazione. E mai parlato di imposizione.
Dire che un madrelingua è avvantaggiato e che per questo motivo c'è diseguaglianza tra un ragazzo inglese e uno cinese è antiamericanismo?
Bravo, hai vinto!![]()
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