
Originariamente Scritto da
FilTur
Se 1/4 dei cittadini italiani vota compatto (intendo: maggioranza degli aventi diritto, grande maggioranza dei votanti) per il SI' allora la pressione politica comincia a divenire molto forte anche a Roma. A scanso di equivoci, intesa come sede di parlamento, ministeri, presidenze, direzioni ecc. dove si concentra il 30% ca. della spesa statale italiana: anche questo un dato senza paragoni in Occidente

(non è che spendiamo più di tanti altri, ma spendiamo decisamente male). I 30 anni e passa da quando la Liga Veneta elesse i primi parlamentari, all'epopea (fake) bossiana, alla Lega post-padana di Salvini ma anche Zaia e Maroni hanno avuto almeno il pregio di portare sulle prime pagine certe questioni, ed ora anche al voto (con un prezzo alto da pagare come credibilità...) Comunque in Veneto ed immagino anche in Lombardia, il richiamo all'autonomia è largamente maggioritario e trasversale, tranne un blocco di duri&puri del PD di sinistra (e novelli fuoriusciti). Non è un referendum sull'indipendenza, sia chiaro; anzi qualche gruppo indipendentista vorrebbe boicottarlo. Vediamo intanto il voto, e poi se Zaia&Maroni sapranno usarlo bene.
Ve lo confesso però: io voglio lo "stato libero" come la Baviera, e anche di più, la mia nazionale come la Scozia

Solo che vorrei uno "stato libero" che vada dall'Adda (o almeno dall'Oglio) al Timavo, per cui sono anche del tutto d'accordo con certi progetti di riduzione del numero di regioni...
Quanto all'Emilia-Romagna: a Padova la più grande/famosa strada urbana è C.so Stati Uniti, a Bologna Via Stalingrado, un motivo ci sarà

Da tovarish, vse bol'she i slava sovetskoy sotsialisticheskoy respubliki Emiliya-Roman'ya!
Segnalibri