Fidati che esistono. Anche alle elementari, non solo alle medie. E lo dico da padre di una che le elementari le ha finite un anno e mezzo fa (quindi non delle mie elementati) e di una zona che in teoria non dovrebbe essere il Burundi...
La carta igienica viene da casa.
La carta per fotocopie e stampanti pure.
Anche parte della cancelleria.
Che poi tra presidi e insegnanti viga sovente una legge che in casa di Riina sarebbe considerata troppo mafiosa è altrettanto vero...
O che ci fossero puttanate tipo "si esce alle 16 quindi dalle 15:30 non si va più in bagno altrimenti i bidelli devono lavorare troppe ore"...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Confermo quanto detto dal Bax: ho il figlio in seconda elementare e la figlia all' asilo, con mia moglie portiamo spessissimo, su richiesta delle maestre stesse, carta di stampe "sbagliate", da impiegare a scuola secondo l' ottimo assunto di un imprenditore delle mie parti, che, analizzando un post-it gettato nel cestino da un suo impiegato, lo 'riesumo' ' profferendo nel contempo la frase "si scrive anche sul retro!" .![]()
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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Ah, en passant, già che ci siamo, una dedica per Ilio .....Fitch taglia il rating dell'Argentina Da «B» precipita a «CC» - Corriere.it
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In Italia, dove c' é sempre il modus facendi "all' italiana" (sì, Fenrir), idee teoricamente buone come gli ospedali azienda (con i D.S.) e le scuole azienda (con i presidi manager) si sono rivelat dei disastrosi boomerang, accelerando lo sfascio ed alimentando il clamoroso buco nero dei 2000 €Bln.
UIn po' per quelle nomine "ad minchiam" evocate da Ciccio, un po' perché, come nel caso delle scuole azienda, si ricorreva (e non so se ancora lo si faccia) a sotterfugi / artifizi per tirar su finanziamenti che cozzavano, oltre ch col buon senso, pure con la costituzionalità dei provvedimenti stessi: un esempio su tutti, l' abbassamento dell' asticella del "filtro" promozioni/bocciature, tanto per alzare la media promossi per poter così comparire istituto che attirava piu' alunni (e quindi piu' finanziamenti).
Fidatevi, é stato causa di diversi mal di fegati del sottoscritto quando venti anni fa ebbi la malsana idea di mettermi a fare supplenze di materie tecniche in ITIS ed IPSIA ....
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No, Alessio, non sono d' accordo: la correzione dei compiti io ad esempio l' ho sempre vista come un lavoro da far in "conclave", isolati dal mondo, esattamente come l' imprenditore/dirigente che si porta carte delicate a casa, da analizzare in pace (magari anche la sera dopo che ha smesso di giocare con i figli, che so) e nella massima concentrazione. Le aule insegnanti negli istituti spesso non sono adatte a tale funzioni. L' attività a scuola deve a mio avviso essere di sola relazione (le ore di insegnamento, corsi di recupero, olloqui con i genitori, attività logistihe per il mantenimento/miglioramento della struttura scolastica, ecc.)
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Chiaro che a compiti maggiori in sede dovrebbero corrispondere strutture adeguate. Uno non puó certamente correggere in un'aula chiassosa.![]()
E riguardo al problema sollevato da Monti sulla sanità, posto che è innegabile che sia una cosa veritiera nonchè preoccupante...come pensereste di porvi rimedio? Balduzzi ipotizza di togliere i ticket sostituendoli con un sistema a franchigie dove al salire del reddito sale il costo annuo da coprire interamente per le proprie spese sanitarie, ma la cosa non mi convince, non foss'altro che dai calcoli che ho fatto si pagherebbe all'anno addirittura meno di quanto si paghi oggi sommando i ticket!
A me verrebbe in mente inveceun sistema di questo tipo: ogni anno il singolo cittadino ha a disposizione una o massimo due visite/esami di ogni tipo (es: 2 visite oculistiche, 2 TAC, 2 esami del sangue...); dal terzo, li paga interi. Così lo Stato assicurerebbe comunque un'assistenza gratuita di base, al sorgere di ogni problema medico; al contempo il cittadino, sapendo di rischiare di esaurire presto il "bonus", eviterebbe di farsi prescrivere i mille esami inutili che si fa fare oggi (vedi ad es. "ho un dolorino alla spalla, dottore. Mi prescrive una radiografia?"). Che dite?![]()
Che in questo modo "vesseresti" chi ne ha realmente bisogno, ovvero il cittadino con patologia cronica. Cioè quello che difficilmente (se non in maniera impossibile) si vedrebbe tutelato anche da un'assicurazione privata.
Inoltre il sistema non deve indurre il cittadino ad autolimitarsi ma piuttosto deve incentivare il medico a limitare le prescrizioni alle reali necessità. C'è da dire che in questo senso il propagarsi di agenzie che promettono cause ai medici per ogni cosa non è certo un invito a non avvalersi di prescrizioni fatte solo per pararsi il sedere.
Per come la vedo io la strada è quella del pagamento della prestazione in base al reddito, con esenzione per i redditi più bassi e per determinate patologie. Di pari passo controllo stretto sulla spesa e taglio (dove possibile) del superfluo. Tra l'altro non è ammissibile che in certe regioni la spesa sanitaria sia esageratamente più altra che in altre, ove l'efficienza è pure maggiore; così come non è ammissibile che in certe regioni ad elevata efficienza si richiedano tagli drastici così come li si richiedono a regioni dove il margine per tagliare è molto ma molto maggiore
Qua, come in Veneto o in Emilia, non c'è da porvi rimedio perchè i bilanci sono a posto. Gli altri si ispirino alle soluzioni funzionanti e mettano mano ai loro sistemi.
In generale, vorrei vedere una centrale acquisti nazionale, con autonomia regionale di spesa ma ordini che passino da lì.
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