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  1. #5311
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    Personalmente in 13 anni di scuole pubbliche in italia non ho mai visto insegnanti comprare la carta igienica o portare i fogli da casa, con questo non dico che non esistono casi del genere, anzi;
    Fidati che esistono. Anche alle elementari, non solo alle medie. E lo dico da padre di una che le elementari le ha finite un anno e mezzo fa (quindi non delle mie elementati ) e di una zona che in teoria non dovrebbe essere il Burundi...
    La carta igienica viene da casa.
    La carta per fotocopie e stampanti pure.
    Anche parte della cancelleria.

    Che poi tra presidi e insegnanti viga sovente una legge che in casa di Riina sarebbe considerata troppo mafiosa è altrettanto vero...
    O che ci fossero puttanate tipo "si esce alle 16 quindi dalle 15:30 non si va più in bagno altrimenti i bidelli devono lavorare troppe ore"...
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  2. #5312
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Confermo quanto detto dal Bax: ho il figlio in seconda elementare e la figlia all' asilo, con mia moglie portiamo spessissimo, su richiesta delle maestre stesse, carta di stampe "sbagliate", da impiegare a scuola secondo l' ottimo assunto di un imprenditore delle mie parti, che, analizzando un post-it gettato nel cestino da un suo impiegato, lo 'riesumo' ' profferendo nel contempo la frase "si scrive anche sul retro!" .
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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  3. #5313
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Ah, en passant, già che ci siamo, una dedica per Ilio ..... Fitch taglia il rating dell'Argentina Da «B» precipita a «CC» - Corriere.it
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  4. #5314
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    In Italia, dove c' é sempre il modus facendi "all' italiana" (sì, Fenrir), idee teoricamente buone come gli ospedali azienda (con i D.S.) e le scuole azienda (con i presidi manager) si sono rivelat dei disastrosi boomerang, accelerando lo sfascio ed alimentando il clamoroso buco nero dei 2000 €Bln.

    UIn po' per quelle nomine "ad minchiam" evocate da Ciccio, un po' perché, come nel caso delle scuole azienda, si ricorreva (e non so se ancora lo si faccia) a sotterfugi / artifizi per tirar su finanziamenti che cozzavano, oltre ch col buon senso, pure con la costituzionalità dei provvedimenti stessi: un esempio su tutti, l' abbassamento dell' asticella del "filtro" promozioni/bocciature, tanto per alzare la media promossi per poter così comparire istituto che attirava piu' alunni (e quindi piu' finanziamenti).

    Fidatevi, é stato causa di diversi mal di fegati del sottoscritto quando venti anni fa ebbi la malsana idea di mettermi a fare supplenze di materie tecniche in ITIS ed IPSIA ....
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  5. #5315
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Vero anche questo. Personalmente io farei fare agli insegnanti, come avviene anche altrove, orario di ufficio (dove si fa di tutto: insegnamento, correzione, incontri con i genitori, etc) ed una volta fuori dalla scuola pace e relax.
    No, Alessio, non sono d' accordo: la correzione dei compiti io ad esempio l' ho sempre vista come un lavoro da far in "conclave", isolati dal mondo, esattamente come l' imprenditore/dirigente che si porta carte delicate a casa, da analizzare in pace (magari anche la sera dopo che ha smesso di giocare con i figli, che so) e nella massima concentrazione. Le aule insegnanti negli istituti spesso non sono adatte a tale funzioni. L' attività a scuola deve a mio avviso essere di sola relazione (le ore di insegnamento, corsi di recupero, olloqui con i genitori, attività logistihe per il mantenimento/miglioramento della struttura scolastica, ecc.)
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  6. #5316
    Uragano
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    Predefinito Dura salita o "discesa" verso il default?

    Chiaro che a compiti maggiori in sede dovrebbero corrispondere strutture adeguate. Uno non puó certamente correggere in un'aula chiassosa.


  7. #5317
    Vento moderato L'avatar di Matteo C.
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    E riguardo al problema sollevato da Monti sulla sanità, posto che è innegabile che sia una cosa veritiera nonchè preoccupante...come pensereste di porvi rimedio? Balduzzi ipotizza di togliere i ticket sostituendoli con un sistema a franchigie dove al salire del reddito sale il costo annuo da coprire interamente per le proprie spese sanitarie, ma la cosa non mi convince, non foss'altro che dai calcoli che ho fatto si pagherebbe all'anno addirittura meno di quanto si paghi oggi sommando i ticket!
    A me verrebbe in mente inveceun sistema di questo tipo: ogni anno il singolo cittadino ha a disposizione una o massimo due visite/esami di ogni tipo (es: 2 visite oculistiche, 2 TAC, 2 esami del sangue...); dal terzo, li paga interi. Così lo Stato assicurerebbe comunque un'assistenza gratuita di base, al sorgere di ogni problema medico; al contempo il cittadino, sapendo di rischiare di esaurire presto il "bonus", eviterebbe di farsi prescrivere i mille esami inutili che si fa fare oggi (vedi ad es. "ho un dolorino alla spalla, dottore. Mi prescrive una radiografia?"). Che dite?

  8. #5318
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    E riguardo al problema sollevato da Monti sulla sanità, posto che è innegabile che sia una cosa veritiera nonchè preoccupante...come pensereste di porvi rimedio? Balduzzi ipotizza di togliere i ticket sostituendoli con un sistema a franchigie dove al salire del reddito sale il costo annuo da coprire interamente per le proprie spese sanitarie, ma la cosa non mi convince, non foss'altro che dai calcoli che ho fatto si pagherebbe all'anno addirittura meno di quanto si paghi oggi sommando i ticket!
    A me verrebbe in mente inveceun sistema di questo tipo: ogni anno il singolo cittadino ha a disposizione una o massimo due visite/esami di ogni tipo (es: 2 visite oculistiche, 2 TAC, 2 esami del sangue...); dal terzo, li paga interi. Così lo Stato assicurerebbe comunque un'assistenza gratuita di base, al sorgere di ogni problema medico; al contempo il cittadino, sapendo di rischiare di esaurire presto il "bonus", eviterebbe di farsi prescrivere i mille esami inutili che si fa fare oggi (vedi ad es. "ho un dolorino alla spalla, dottore. Mi prescrive una radiografia?"). Che dite?
    La tua idea mi pare interessante . Una sorta di sanità a punti

    Forse penalizzante per chi soffre di qualche malattia debilitante e cronica ....


  9. #5319
    Vento teso L'avatar di belli83
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    E riguardo al problema sollevato da Monti sulla sanità, posto che è innegabile che sia una cosa veritiera nonchè preoccupante...come pensereste di porvi rimedio? Balduzzi ipotizza di togliere i ticket sostituendoli con un sistema a franchigie dove al salire del reddito sale il costo annuo da coprire interamente per le proprie spese sanitarie, ma la cosa non mi convince, non foss'altro che dai calcoli che ho fatto si pagherebbe all'anno addirittura meno di quanto si paghi oggi sommando i ticket!
    A me verrebbe in mente inveceun sistema di questo tipo: ogni anno il singolo cittadino ha a disposizione una o massimo due visite/esami di ogni tipo (es: 2 visite oculistiche, 2 TAC, 2 esami del sangue...); dal terzo, li paga interi. Così lo Stato assicurerebbe comunque un'assistenza gratuita di base, al sorgere di ogni problema medico; al contempo il cittadino, sapendo di rischiare di esaurire presto il "bonus", eviterebbe di farsi prescrivere i mille esami inutili che si fa fare oggi (vedi ad es. "ho un dolorino alla spalla, dottore. Mi prescrive una radiografia?"). Che dite?
    Che in questo modo "vesseresti" chi ne ha realmente bisogno, ovvero il cittadino con patologia cronica. Cioè quello che difficilmente (se non in maniera impossibile) si vedrebbe tutelato anche da un'assicurazione privata.
    Inoltre il sistema non deve indurre il cittadino ad autolimitarsi ma piuttosto deve incentivare il medico a limitare le prescrizioni alle reali necessità. C'è da dire che in questo senso il propagarsi di agenzie che promettono cause ai medici per ogni cosa non è certo un invito a non avvalersi di prescrizioni fatte solo per pararsi il sedere.

    Per come la vedo io la strada è quella del pagamento della prestazione in base al reddito, con esenzione per i redditi più bassi e per determinate patologie. Di pari passo controllo stretto sulla spesa e taglio (dove possibile) del superfluo. Tra l'altro non è ammissibile che in certe regioni la spesa sanitaria sia esageratamente più altra che in altre, ove l'efficienza è pure maggiore; così come non è ammissibile che in certe regioni ad elevata efficienza si richiedano tagli drastici così come li si richiedono a regioni dove il margine per tagliare è molto ma molto maggiore
    Ciao Tub!

    Le mie foto su flickr: http://www.flickr.com/photos/belli83/

  10. #5320
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    Predefinito Re: Dura salita o "discesa" verso il default?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo C. Visualizza Messaggio
    E riguardo al problema sollevato da Monti sulla sanità, posto che è innegabile che sia una cosa veritiera nonchè preoccupante...come pensereste di porvi rimedio?
    Qua, come in Veneto o in Emilia, non c'è da porvi rimedio perchè i bilanci sono a posto. Gli altri si ispirino alle soluzioni funzionanti e mettano mano ai loro sistemi.

    In generale, vorrei vedere una centrale acquisti nazionale, con autonomia regionale di spesa ma ordini che passino da lì.


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