Ritardi pagamenti P.A., ok dell'Ue: decine di miliardi per le imprese - Quotidiano Net
Non sono in grado di valutare appieno. E' attinente al tema del thread?
La liquidazione di debiti commerciali da parte dello Stato a favore delle imprese “potrebbe rientrare tra i fattori attenuanti” nel momento in cui sarà valutata la conformità del bilancio pubblico italiano con i criteri di deficit e debito del patto di stabilità". E’ quanto affermano in una nota comune i commissari Ue agli affari economici Olli Rehn e all’industria Antonio Tajani. E’ la prima volta che l’esecutivo europeo indica chiaramente che i pagamenti ritardati alle imprese possono essere ‘scontati’ ai fini della vigilanza europea sui conti pubblici.
La liquidazione del debito commerciale pregresso si rifletterebbe in un corrispondente aumento nel debito pubblico e la parte di questo corrispondente a spesa per investimenti avrebbe anche un impatto sul deficit pubblico.
Rehn e Tajani ricordano che “il quadro normativo europeo in tema di sorveglianza di bilancio pubblico non prevede uno speciale trattamento per specifiche voci di spesa che incidono sul debito e sul deficit”, ma aggiungono che il patto di stabilità e crescita permette di prendere in considerazione fattori significativi” quando viene verificato se il bilancio pubblico di uno Stato membro è in linea con i criteri di deficit e di debito. La Commissione Ue, “è pronta a cooperare con le autorità italiane per aiutare l’attuazione tecnica del piano di liquidazione del debito commerciale pregresso e accoglierebbe con favore la disponibilità di informazioni più dettagliate ed aggiornate sull’attuale ammontare di tale debito da parte di ogni livello di amministrazione pubblica”.
La linea della Commissione europea, indicano i due responsabili delle politiche di bilancio e dell’industria, è che vanno incoraggiati “gli investimenti produttivi” e vanno ristabiliti “i flussi di prestito all’economia reale”.
Condizioni di finanziamento eccessivamente restrittive, soprattutto nei Paesi meridionali quali Spagna, Portogallo e Italia, “stanno ostacolando il flusso di credito verso le famiglie e le imprese e ciò frena la crescita delle esportazioni e l’attività economica”. Per questo “dobbiamo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per assicurare che le imprese vengano pagate per i beni e i servizi che hanno fornito, anche per rispondere alle attuali esigenze di liquidita’”.
La direttiva sui ritardi dei pagamenti alle imprese non si applica necessariamente all’ammontare del debito commerciale pregresso. Nel caso dell’Italia, “le autorità hanno deciso che le nuove regole si applicheranno solo ai contratti conclusi a partire dal 1 gennaio 2013”. Bruxelles indica che “una soluzione realistica al problema dell’ammontare di debito commerciale pregresso deve, probabilmente, prevedere un piano di liquidazione avente come obiettivo quello di portare tale ammontare di debito pregresso a livelli non attribuibili a ritardi nei pagamenti (livelli fisiologici) in tempi relativamente brevi”. Secondo i due commissari tale piano “dovrebbe prevedere adeguate misure contro il rischio di comportamenti opportunistici (azzardo morale) da parte delle pubbliche amministrazioni titolari del debito pregresso”.
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Secondo me lo dici perchè non hai ben presenti quelle vere. Come non le ho presenti io del resto. E non ho nessuna intenzione di sperimentarle.
Però una cosa è certa: qualcuno diceva che ci sarebbero voluti anni e anni di fatica inenarrabile per uscire dalla merda in cui ci siam ficcati. Vediamo se c'è ancora qualcuno che lo accusa di cassandrismo.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Quello che dici è vero, ma bisogna calarlo sulla situazione reale.
Ora... Nel caso di Cipro bisogna capire che tipi di "buchi" abbiamo. Sicuramente ce n'è uno: quello generatosi nei bilanci bancari dopo la crisi finanziaria. Tappare questo è un una tantum, ma se non si tappa le banche cipriote rischiano... E se saltano dopo dobbiam parlare di ben altri buchi. E non più solo a Cipro. Visto che siamo abituati a ragionare in miliardi (assoluti) forse è sfuggito che il buco che si è generato è dell'ordine del 50% del PIL del Paese. Sarebbe come dire che le banche italiane hanno buchi di bilancio per 800 miliardi di Euro, più di 1500000 miliardi di vecchie lire...
Questo tipo di buco voglio ben sperare che essendo nato come descritto dall'articolo sia a sua volta una tantum e che chi gestisce il settore investimenti delle banche cipriote abbia capito la lezione e la prossima volta sia quel filino più accorto in modo da non saltare in aria nell'eventualità di un'altra crisi...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
produzione industriale CRESCIUTA dello 0.8% rispetto a Dicembre...![]()
"Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"
Ciao Tub.
Va male.Tranne per gli irlandesi,ormai fuori pericolo e con lo spread costantemente sotto i 200 punti.
Questo per quelli"niente da fare,l'euro deve finire sennò non ne usciamo".
Gli irlandesi con riforme(non rivoluzioni,riforme)e compattezza ne stanno uscendo:
SPREAD Titoli di stato Europei Vs BUND
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