A me il governo greco sta diventando antipatico per questo continuo "chiagne e fotti".
Intanto la BCE ha dato loro altro ossigeno:
La Grecia presenta una nuova lista di impegni, Europa scettica. Altri 700 mln dalla BCE - Economia - Investireoggi.it
articolo che, condivisibile o no, secondo me è da leggere
Atene corre verso la bancarotta, ma la colpa è della troika - Repubblica.it
l'atteggiamento della Germania, francamente, non lo capisco più da parecchio tempo
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
A torto o ragione,la Merkel pensa che una Grexit non provocherebbe un terremoto nell'area euro:altri disposti a seguire Atene non se ne vedono e se ne vedranno ancor meno,una volta visti gli effetti della sovranità monetaria in un Paese che dovrà importare quasi tutto con una carta straccia chiamata dracma.
Inoltre,la dirigenza tedesca pensa che,se assecondasse le richieste di Atene,consentendo una seconda e più pesante ristrutturazione del debito sovrano,dopo qualche mese si troverebbe un Podemos di turno pronto ad avanzare analoghe richieste per un debito pubblico più grande di quello ellenico,in termini assoluti. Vuole quindi evitare di creare un precedente e,in secondo luogo,non alienarsi il proprio elettorato,che di pagare per i PIGS proprio non ha voglia.
Ma non è solo questo.E' che la Merkel(ma altri più di lei,nel suo partito)si è resa conto di quanto sia stata sciagurata la scelta di imbarcare i greci nell'euro e pensa che,se non c'è altro modo per rimediare alla superficialità di Fischer & Schroeder(politici accorti in molte cose ma non nella politica comunitaria),altro non resta che accettare la Grexit e puntare,per il futuro,ad un'area euro più ristretta e più aperta a nord e ad est(Paesi baltici in testa,come si è visto ed in futuro anche la Repubblica Ceca)che a sud.
Intanto Seminerio ritorna su uno dei Paesi-idolo dei sovranisti:
Argentina, indicizzati al fallimento - Phastidio.net
Infatti non condivido una sola parola di quello che c'è scritto nell'articolo. Già il titolo di per sé è una totale assurdità perché la Grecia non è un Paese fallito da oggi ma dal 2010, prima cioè di tutti i vari piani della Troika per calciare il barattolo (cioè rinviare al più avanti possibile l'inevitabile default). I piani della Troika, sono stati in realtà solo un modo per mettere provvisoriamente sotto il tappeto il default greco e rinviare il problema, che comunque ciclicamente si è ripresentato.
Il motivo per cui questi piani sono stati fallimentari comunque non è tanto l'austerità in sé ma il tipo di politiche fatte: pochi tagli di spesa e perlopiù inutili, tante tasse, insomma la solita litania spacciata x liberista dai pennivendoli nostrani ma in realtà volta a mantenere la classe politica greca e a far pagare il conto dei suoi debiti (di cui la pubblica amministrazione greca è l'unica responsabile) alla classe produttiva. Esattamente come quelli che ha adottato l'Italia dal 2011 in avanti: col risultato di aggravare la recessione.
La solita retorica del daje con l'austerità, con la troika e la Germania come responsabili di tutti i mali dell'universo, retorica senza dubbio utile ai giornalisti per vendere copie e ai politici del Sud Europa che così possono avere una scusa x la loro manifesta inettitudine, in realtà non tiene conto di una cosa: che chi paga e sta pagando per tutti da oltre 15 anni è la Germania, tramite una moneta decisamente più svalutata del Marco (specie da un anno a questa parte) e tramite i continui prestiti che devono essere fatti a Paesi falliti come la Grecia invece di lasciarli veramente fallire (ma secondo voi chi li paga questi prestiti se non i contribuenti tedeschi in primis?), cosa che sarebbe molto più sensata di calciare il barattolo il più a lungo possibile.
Ma poi l'articolo mi spiega dov'è che Tsipras farebbe queste famigerate riforme? Tsipras da quando è al governo ha dimostrato solo una cosa, ossia di essere il classico scroccone keynesiano, il quale ama vivere con i soldi degli altri e soprattutto fare i propri porci comodi con i soldi altrui. Ha tentato in tutti i modi di ottenere soldi dalla BCE per fare le proprie politiche assistenzialiste e stataliste (ma finanziate coi soldi europei...non con quelli suoi...proprio qui sta il bello dell'Euro). Resosi conto che la BCE non gli avrebbe ceduto pasti gratis senza nulla in cambio ha poi optato per la classica via alternativa: se non posso scroccare i soldi agli altri Paesi li scroccherò ai miei contribuenti.
Questo signore sarebbe quello che farebbe le riforme, il nuovo che avanza, ecc.?
Ma per piacere...
Fra l'altro non sono d'accordo neanche sulle previsioni. Ribadisco la mia ferma convinzione che la Grecia, purtroppo aggiungo, non fallirà nemmeno a sto giro. Figurarsi se l'UE sarebbe disposta ad assumersi i rischi derivanti. Finchè sarà in grado l'Unione Europea fermerà con tutti i modi possibili ogni rischio di default greco. Quando non sarà più in grado di farlo, altro discorso invece...ma non è ora, in una fase di tassi così bassi (ora basta semplicemente estendere il QE alla Grecia).
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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