In realtà dopo le riforme sulle regole il consenso per i DS era calato, ma a quanto pare le motivazioni sono più interne e meno internazionali. Articolo che ho trovato interessante: How the remorseless rise of the Swedish far right could leave the country ungovernable
E, nonostante il calo temporaneo dopo la riforma su tali regole, secondo me vale quello che è sinora valso per tutti i paesi europei: se insegui i partiti xenofobi sul loro territorio, alla fine la gente finisce per votare l'originale e non l'imitazione.
Il Corriere è anche quello che pubblica gli articoli spazzatura come quello della Gabanelli su spread e BCE, sputtanato ovunque, senza (almeno a quanto ho letto; potrei essermi perso qualcosa) sentire il bisogno di smentire/scusarsi. Non mi sorprende più nulla.
Vedo che questa cosa fa tendenza ai 4 angoli del globo: da noi sono la flat tax a più aliquote o l'obbligo flessibile...![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
I dati bilaterali non hanno alcuna rilevanza economica (è quello che non si riesce a far capire a Trump), anche se il surplus tedesco fosse interamente verso i Paesi extra-UE (o meglio, extra euro) sarebbe comunque un problema per svariati motivi, in primis perché spingerebbe al rialzo l'Euro ( per il momento questo non avviene solo per l'effetto del QE). E se l'Euro fosse libero di rivalutarsi ne risentiremmo molto di più noi e altre economie le cui esportazioni hanno una maggiore elasticità rispetto al tasso di cambio, quelle tedesche sono notoriamente più rigide.
Il saldo totale delle partite correnti è quello che ci dice che la domanda aggregata di un paese in surplus è inferiore alla produzione, quindi l'economia di quel Paese si appoggia sulla domanda estera (nell'ordine di grandezza dei 250 miliardi di euro annui nel caso tedesco). Visto che non si possono più appoggiare agli altri Paesi europei (austerity), si appoggiano agli USA e agli altri stati esterni alla zone euro, che potrebbero non esserne felici (in passato ci furono tensioni internazionali notevoli per molto meno, ad esempio quelle che portarono all'accordo del Plaza nel 1985).
Il saldo totale delle partite correnti è il dato rilevante anche in termini di flussi finanziari, visto che deve essere bilanciato dai saldi di conto capitale e finanziario (ovvero flussi finanziari che vanno in direzione opposta ai saldi delle partite correnti). Quindi i tedeschi devono esportare enormi quantità di capitali ogni anno (i 250 miliardi di cui sopra), con effetti potenzialmente destabilizzanti in termini economico-finanziari. Questo peraltro contribuisce ad alimentare gli squilibri TARGET2 (quasi 900 miliardi di surplus tedesco) che si generano quando il settore privato non è disponibile ad equilibrare la teorica bilancia dei pagamenti degli stati membri e quindi la BCE fa di fatto da intermediario tra i vari sistemi finanziari nazionali.
Non a caso nel Fiscal Compact è stato fissato un limite al surpus in termini complessivi, indipendentemente dagli squilibri bilaterali. I tedeschi ovviamente non hanno mai capito la ratio di porre un limite al surplus, per loro sono un problema solo i deficit, dimenticando che per ogni surplus deve esserci un deficit corrispondente altrove. Ma la regola esiste e non ignorarla completamente come fanno loro è un atteggiamento abbastanza ipocrita.
Poi se pensiamo di poter mandare avanti l'euro ignorando quel tipo di problemi forse è meglio cominciare a pensare a come tornare alle monete nazionali senza fare troppi danni.
E magari fare un downgrade alla vecchia CEE.
Guarda qua:
https://www.linkiesta.it/it/article/...e-orban/39362/
E quel che dicevamo io e te a luglio...
Il saldo delle partite correnti tedesco così alto è una novità degli ultimi 2 anni, prima era in linea con quello di diversi altri stati europei (Scandinavia in primis), o anche non europei come la Corea.
Ancora oggi Svizzera e Paesi Bassi la superano.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Non intendo bilaterali, intendo nel complesso della UE-27.
Anche se un discorso un po' più filosofico in effetti ci starebbe: in un contesto di una semi-unione (più disunione che unione
) magari bisognerebbe guardare solo i bilaterali...
Fosse l'unica cosa che Trump non è in grado di capire saremmo a cavallo...
Su questo son d'accordo: il problema a monte è sempre la semi-unione.
Vedo l'ossimoro...![]()
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Certo, ma di modi per ribilanciare il tutto ce ne sono diversi, a partire dall'allentare i dazi verso l'import che (almeno fino a prime delle ultime azioni di Trump) in EU erano percentualmente molto maggiori che in qualsiasi altra grande economia mondiale (media 5.3% EU vs 3.5% US nel 2016, ad esempio), a testimonianza della nostra impostazione comunque molto protezionista. Del resto, la soluzione per bilanciare l'export extra-EU quale potrebbe essere? La favoletta dell'aumento dei salari non incide un granchè in quel contesto. Anche dal pdv filosofico direi che l'obiettivo di un'unione dovrebbe essere di lavorare per far crescere gli altri paesi, non mettere i bastoni tra le ruote di quelli che lavorano bene.
Chiaro. Ma se i deficit sono prevalentemente fuori Europa il problema mi sembra di secondo ordine, anche se ovviamente ci espone a maggiori ripercussioni politiche internazionali. Che poi, andando a guardare, per quanto riguarda la bilancia intra-EU non mi sembra che (specie in relazione alla dimensione dell'economia) la Germania sia il primo paese a cui prestare attenzione, e la cosa diventerà ancor più evidente post-Brexit:
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Ultima modifica di NoSync; 10/09/2018 alle 12:46
mi dici un giornale italiano esente da pu..anate?(pensaci bene, non affrettarti, hai 10 anni di tempo...)
ma anche se la Gabanelli ha scritto una minchiata, il Corriere non è mai come il Giornale su qesto tipo di tematica (poi, per come li espone ci possiamo fare un ragionamento)
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
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Ti dice nulla l’Olanda come sede di multinazionali? Shell, Exor, Airbus... :-) Oltre a diverse altre aziende come Booking.com, Endemol, Heineken, Ing, Unilever, Kpmg... per un paese di quelle dimensioni fa paura.
In Belgio ovviamente AB-InBev, poi Agfa, Bekaert, Solvay e un’altra manciata di aziende chimiche e meccaniche.
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