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Risultati da 51 a 60 di 109
  1. #51
    Vento forte L'avatar di Gdr
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Ciccio Scozzese Visualizza Messaggio
    ... sono partito da un paese di 1500 vecchi...ops abitanti, e ricordo perfettamente come il primo mese il tuo cervello faccia un "upgrade" pazzesco.
    Hai centrato un punto nevralgico di tutta la questione; mentre negli anni 30 si pensava spesso che la forza di una nazione fosse fare quadrato contro gli stranieri, oggi è esattamente l'opposto. E torno su un argomento a me caro; un giovane italiano che si avvia al mondo dello studio superiore o del lavoro dovrebbe avere l'opportunità di vivere una esperienza in un paese estero, con priorità in un paese di lingua anglosassone. Tu hai avuto la fortuna (e l'intelligenza) di fare un salto qualitativo mentale. La tua esperienza, se diffusa a larga scala, è produttiva per il paese di origine, nel nostro caso l'Italia perchè se è possibile che tu applichi nel tuo paese di origine schemi e modalità innovative, e se questo viene fatto da tanti, non può che essere uno stimolo positivo al sistema originario, non so se mi sono capito...

  2. #52
    Vento forte L'avatar di Gdr
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da fabry72 Visualizza Messaggio
    (vabbe'.. a quelli del gdr c'era ancora la pangea....)
    http 404

  3. #53
    Burrasca L'avatar di Cliff
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Il problema non è il quanto ma il come, a mio avviso. Il numero di ore di insegnamento non è così scarso oggigiorno, ma il modo in cui si insegnano le lingue (molto teorico e poco pratico) non è produttivo. Peraltro è un problema comune all'insegnamento in tutti i paesi di cultura neolatina; non è un caso che gli svizzeri italiani e francesi parlino male l'inglese rispetto agli svizzeri tedeschi.
    Si possono anche fare 20 ore settimanali di inglese a scuola sia teoriche che pratiche, ma se non si ha la possibilità di parlarlo avendoci a che fare nella vita quotidiana, possibilmente in un paese madrelingua (perché l'inglese parlato da stranieri non-inglesi è mooolto più comprensibile...), è molto difficile perfezionarsi ed essere fluenti nella conversazione....
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  4. #54
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Cliff Visualizza Messaggio
    Si possono anche fare 20 ore settimanali di inglese a scuola sia teoriche che pratiche, ma se non si ha la possibilità di parlarlo avendoci a che fare nella vita quotidiana, possibilmente in un paese madrelingua (perché l'inglese parlato da stranieri non-inglesi è mooolto più comprensibile...), è molto difficile perfezionarsi ed essere fluenti nella conversazione....
    E perchè gli sloveni, come tanti altri popoli, lo parlano quasi tutti bene pur potendolo praticare con persone madrelingua molto meno di quanto capiti qua? Il sistema scolastico è importantissimo, poche balle.


  5. #55
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da fabry72 Visualizza Messaggio
    se non altro ora si incomincia ad insegnare inglese gia' dall'asilo... sicuramente non arriveremo a livelli eccelsi... ma almeno e' un passo avanti... rispetto ai miei tempi (vabbe'.. a quelli del gdr c'era ancora la pangea....) quando l'inglese si vedeva alle medie per la prima volta....
    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Il problema non è il quanto ma il come, a mio avviso. Il numero di ore di insegnamento non è così scarso oggigiorno, ma il modo in cui si insegnano le lingue (molto teorico e poco pratico) non è produttivo. Peraltro è un problema comune all'insegnamento in tutti i paesi di cultura neolatina; non è un caso che gli svizzeri italiani e francesi parlino male l'inglese rispetto agli svizzeri tedeschi.

    Quoto sia il Panzer che il NoSync...

    Ho avuto un sacco di fortune a questo mondo,una è di aver fatto un corso introduttivo all'inglese fin dall'asilo,proseguito poi con 8 anni di bilinguismo (ing fra) fino alla 3a media...il tutto in a Crevacuore,grazie all'intuito di certe insegnanti. Sembra una troiata ma a 6 anni sei una spugna, apprendi come un fulmine soprattutto inconsciamente.

    Per quanto riguarda il come si apre non un capitolo ma una Bibbia.
    Il livello degli insegnanti di lingua straniera a livello di licei/istituti tecnici che ho visto in questi anni è davvero davvero mediocre. Una laurea in lingue non basta, non serve inchiodarsi su 34 forme di present perfect,ecc serve SAPER CONFRONTARSI E DISCUTERE.
    Non è ammissibile che in 5a liceo il programma di lett.inglese venga fatto IN ITALIANO! La prof deve spiegare in inglese e gli alunni devono essere interrogati in inglese! Se gli alunni non capiscono si sforzino di farlo.
    Ho visto verifiche "dei vocaboli" in 5a liceo, gente che non sa chiedere informazioni però si ricorda come si dice "stufato di cavoli". Qui sta il problema.

    Aggiungiamoci poi che quando un prof. si azzarda a proporre un progetto di scambio si levano proteste perchè "si perdono 3 ore di matematica e si resta indietro nel programma"...per non parlare di quei genitori che si lamentano di 300 euro (ho fatto 10 giorni tra Kuopio e Tallinn) tutto compreso e poi comprano le scarpe di Paciotti ai figli: evidente problema di priorità,in my opinion.

    Non serve arrivare a sembrare Oxfordiano di nascita ma almeno evitare di usare i gesti.
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

  6. #56
    Brezza tesa L'avatar di Fdg
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    In teoria sì... per quello non mi spiego come i ragazzini di oggi continuino a parlare un inglese da handicappati nonostante siano molto più esposti ad esso. Ed abito nella città italiana dove si parla il "miglior" inglese...
    Un motivo è anche IMHO da cercare nella doppiatura di praticamente tutti i film e serie televisive (ad es. anche adesso che con il digitale terrestre si potrebbero vedere programmi americani, anche i più stupidi, si preferisce sempre doppiarli). ANche in Germania (magari escludendo le città più al confine ovest) cmq non si parla un inglese eccezionale, proprio perchè pure lì quasi tutto viene doppiato...ok questa è una mia teoria ma penso abbia un certo senso

    torno su un argomento a me caro; un giovane italiano che si avvia al mondo dello studio superiore o del lavoro dovrebbe avere l'opportunità di vivere una esperienza in un paese estero, con priorità in un paese di lingua anglosassone. Tu hai avuto la fortuna (e l'intelligenza) di fare un salto qualitativo mentale.
    Eh, ci vogliono anche gli schei però :D io non mi sarei potuto far prestare neppure un soldo dai miei...ma probabilmente esistono anche borse di studio e similia.
    Solofilo - freddofilo e seccofilo in inverno, caldofilo e variabilofolo in primavera, caldofilo e seccofilo in estate, tiepidofilo e variabilofilo in autunno - mi piacciono 6 ore di sole dopo 1 ora di temporale, o le giornate secche ed anticicloniche invernali dopo 1 giorno di neve fitta

  7. #57
    Mad
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Cliff Visualizza Messaggio
    Si possono anche fare 20 ore settimanali di inglese a scuola sia teoriche che pratiche, ma se non si ha la possibilità di parlarlo avendoci a che fare nella vita quotidiana, possibilmente in un paese madrelingua (perché l'inglese parlato da stranieri non-inglesi è mooolto più comprensibile...), è molto difficile perfezionarsi ed essere fluenti nella conversazione....
    Tedeschi e olandesi, però, lo parlano mediamente in modo fluente. In Olanda mi hanno detto che metà dei programmi televisivi (o comunque dei film) sono in in inglese (e quindi uno si abitua anche da piccolo), ma in Germania? Sicuramente l'educazione è diversa. Ma poi boh, l'apprendimento di una lingua è un processo estremamente soggettivo. In ogni caso, in Italia, l'insegnamento dell'inglese resta sempre ad un livello molto basso ("the dog is barking"; anzi, credo che barking sia già un verbo ignoto alla maggior parte dei diciottenni), e gli studenti stessi lo prendono decisamente sottogamba. E come dici viene insegnato l'Italenglish, non l'inglese. Gli insegnanti non sono all'altezza.

  8. #58
    Vento forte L'avatar di nevearoma
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da NoSync Visualizza Messaggio
    Non siamo messi bene, ma in Spagna e in Francia (e in Portogallo, ma va beh, manco lo considero un paese del genere) sono allo stesso livello. Purtroppo i paesi neo-latini sono un po' sfigati da questo punto di vista.
    Invece i portoghesi sanno l'inglese molto meglio di quanto si creda. Sicuramente meglio degli italiani e degli spagnoli
    "In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."

  9. #59
    Uragano
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da nevearoma Visualizza Messaggio
    Invece i portoghesi sanno l'inglese molto meglio di quanto si creda. Sicuramente meglio degli italiani e degli spagnoli
    Non nella mia esperienza, nè nelle classifiche europee. A loro discolpa c'è però da dire che quasi sempre conoscono comunque abbastanza bene una seconda lingua, ovvero lo spagnolo; cosa che non accade in Italia, Francia e Spagna.


  10. #60
    Burrasca L'avatar di Ciccio Scozzese
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    Predefinito Re: Mollare tutto e andare all'estero

    Citazione Originariamente Scritto da Gdr Visualizza Messaggio
    Hai centrato un punto nevralgico di tutta la questione; mentre negli anni 30 si pensava spesso che la forza di una nazione fosse fare quadrato contro gli stranieri, oggi è esattamente l'opposto. E torno su un argomento a me caro; un giovane italiano che si avvia al mondo dello studio superiore o del lavoro dovrebbe avere l'opportunità di vivere una esperienza in un paese estero, con priorità in un paese di lingua anglosassone. Tu hai avuto la fortuna (e l'intelligenza) di fare un salto qualitativo mentale. La tua esperienza, se diffusa a larga scala, è produttiva per il paese di origine, nel nostro caso l'Italia perchè se è possibile che tu applichi nel tuo paese di origine schemi e modalità innovative, e se questo viene fatto da tanti, non può che essere uno stimolo positivo al sistema originario, non so se mi sono capito...

    Assolutamente d'accordo,Ste.
    E' proprio una questione di crescita personale, di arricchimento.
    Ci si tuffa in una cosa totalmente nuova il che costringe a rivedere ogni propria convinzione. Si sviluppa uno spirito di adattabilità che prima uno raramente possiede.
    Poi cavoli, è un'esperienza di vita...la stupidata più stupidata che ci sia,ovvero gestirsi le finanze,capire cosa uno può permettersi di fare,oppure quali cose si possano sacrificare...tralasciando poi tutto il lato "umano" che non si può nemmeno riassumere.

    Per quanto riguarda poi l'aspetto "formativo" lo scambio di conoscenze, la capacità di sviluppare professionalità, il confronto con metodi radicalmente diversi...è tutto oro da incamerare.

    Io sarei tremendamente felice, come credo lo sarebbero tutti gli italiani emigrati qui, se potessero tornare e portare con loro stessi il bagagli di esperienza acquisito per applicarlo degnamente.

    Ogni tanto, ultimamente molto spesso, medito di fare un ulteriore salto, probabilmente oltreoceano...per confrontarmi con un'ulteriore realtà diversa...e vedere cosa posso fare mio di un sistema per certi versi antitetico rispetto al nostro.
    "Se le sciocchezze fossero materia imponibile, alcuni personaggi subirebbero aliquote confiscatorie"

    Ciao Tub.

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