Le decrescite economiche (o per meglio dire,i periodi di stagnazione dell'economia) le abbiamo sempre avute,e abbiamo sempre posto rimedio con una bella guerra,fin dalla notte dei tempi. E' uno dei pochissimi modi per far ripartire l'economia,e farla ripartire alla grande.
Non è etico,ma è così.
Venendo all'argomento "crescita infinita" o sostenibilità della crescita,secondo me il nocciolo della questione è uno solo: lo spreco. Nei Paesi sviluppati,quasi la metà del cibo prodotto viene buttato. Significa che c'è qualcosa che non va. Significa che c'è una sovrapproduzione,l'offerta non manca,ma la domanda è esigua. Più che al come aumentare la domanda,io penserei al come ridurre l'offerta. Pensiamo al cibo in ogni supermercato di ogni angolo d'Europa,pensiamo all'insalata,alla carne,ai latticini,a tutti quei prodotti che,non appena scadono,vengono presi e BUTTATI. E' questo il centro della questione. Uno spreco inutile di risorse: ce ne vengono proposte 100,ma a noi bastano 60. I 40 in più vengono prodotti ugualmente e infine buttati. Per cosa? Perchè si è arrivati a questo?
Parliamo anche di edifici,pubblici e non. Quanti sono quegli edifici che,in pieno inverno,hanno il riscaldamento a palla e le finestre aperte perchè fa troppo caldo? Quanti hanno le luci sempre accese quando non ce n'è bisogno? Pensiamo ad ogni singolo palazzo del nostro paese,della nostra provincia,della nostra regione,della nostra nazione e infine del mondo. Facciamo una somma. E il riscaldamento/la corrente costano,sia in termini di denaro sia in termini di risorse.
Perchè non partire da questo?
Lou soulei nais per tuchi
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