Quello che non riesco a capire è questa spasmodica ricerca di un "senso" alle cose: il senso della vita è la vita stessa, ognuno trova qualcosa che dia senso alla propria vita e per cui valga la pena vivere, cosa che varia da persona a persona, la pretesa di trovare un "senso generico" alle cose secondo me è destinata a rimanere una ricerca vana.
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Ma dire che le cose che avvengono per caso non hanno senso è un errore intrinseco alla frase stessa. Non ha senso sì dire che non ha senso \as\
Si vis pacem, para bellum.
Il problema è anche semantico: cosa vuol dire "senso"?
Dato che tutto avviene secondo precise leggi scientifiche, tutto ha un senso.
Secondo me l'errore che compiono le religioni è il solito trito e ritrito antropocentrismo: perchè dovremmo occupare una posizione particolare nel cosmo? Siamo nati per caso, in una regione periferica di una delle centinaia di miliardi di galassie che popolano l'universo, è statisticamente probabile che, in 14 miliardi di storia dell'universo, da qualche parte in esso, possa nascere una forma di vita dotata di autocoscienza, no?
Il fatto che ancora non conosciamo esattamente come le cose siano andate, non ci dà il diritto di inventarci un essere superiore e di crederci.
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Secondo noi credenti,ognuno di noi è espressione di un progetto divino e nel suo percorso esistenziale ha la possibilità di scoprirlo e di realizzarlo.Quindi,il senso della ns.vita esiste ed è persino oggettivo ma va ricercato(se si vuole farlo).
C'è un Salmo che esprime questo concetto,cioè che noi siamo noti a Dio in ogni ns.risvolto.Se vuoi,te lo cerco.
Eccolo qua:
24 - Salmo 139
"Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno".
E ancora:
"mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
4 la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci tutta.
5 Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano".
Per cui potrei concludere che per noi cristiani Dio è sempre presente ed immanente,al cospetto delle ns.azioni ma ciò non esclude la libertà umana.
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