ma che discorsi sono, non siamo sotto processo, l'onere della prova non c'è l'ha nessuno se si creda o meno (né tantomeno l'ha l'agnostico), nessuna delle parti chiede una punizione dell'altra o chiede di essere riconosciuta la propria innocenza, solo si esprime la propria idea. In base a quale logica si nega l'esistenza di un dio? In base a quali motivi si crede? La prova nessuno la pretende dato che non può esservi una prova dell'esistenza o meno di un dio, semplicemente si discute.
L'osservazione è così meritevole di riflessione che provo ad articolare una risposta anche dal centro commerciale in cui mi trovo,sperando che la connessione col mio cell. del 3 a.C. regga.
Simo89-rettamente-voleva dire che tecnicamente l'onere della prova dell'esistenza di Dio non può certo gravare sul non-credente,giacchè esso costituzionalmente spetta a chi asserisce,non a chi nega.
Nessun credente onesto può dire di riuscire a superare tale onere ma attenzione:"fede"ha la stessa radice di "fides",che vuol dire fiducia.La fede in qualcosa di dimostrabile,Simo89,sarebbe un ossimoro in piena regola.
Se è vero che i cristiani sono ancora oggi perseguitati in non pochi Paesi,è altrettanto vero che,in ogni caso,in nome di Dio si sono commesse e si commettono atroci nefandezze.
Nel romanzo"Il nome della rosa"Umberto Eco mette in bocca a frate Guglielmo la seguente riflessione:l'Anticristo,quando verrà,potrebbe venire dalla stessa cristianità,dall'eccessiva pietà,dallo smodato amor di Dio.
E infatti,dice,è forse compito di chi ama l'uomo insegnare a ridere della Verità,a far ridere la Verità,per non restare schiavi delle nostre verità.
“Temi i profeti e coloro che sono disposti a morire per la verità, ché di solito fan morire moltissimi con loro, spesso prima di loro, talvolta al posto loro […] ”
Ultima modifica di Josh; 25/05/2013 alle 11:00
nessuno può affermare, nè mai potrà, l'esistenza di un dio o di Dio in base alla scienza umana, essendo una ipotesi che va oltre gli strumenti umani a disposizione per la dimostrazione di essa o del contrario di essa con metodo scientifico. Nessun credente ( sano di mente) difatti si spinge a questo, al massimo si spinge a dire che ci sono eventi o guarigioni inspiegabili scientificamente in base alle conoscenze mediche e scientifiche a nostra disposizione attualmente. ( Ci sono anche eventi inspiegabili di altro tipo come gli u.f.o., inoltre, per intenderci). Né essendovi ipotesi di reato riguardo il ritenere o meno veritiera l'esistenza di una entità al di sopra delle leggi della fisica, sussiste l'onere della prova della dimostrazione dell'esistenza di tale entità in capo achi l'affermasse, per avventura. Neppure da un punto di vista psichiatrico si può ritenere che una persona che fa un’ affermazione basata solo sulle proprie idee e quindi senza dimostrazione scientifica con prove ripetute, abbia problemi di infermità e instabilità mentale, trattandosi di materia (cioè l’esistenza di una divinità o meno) per sua natura indimostrabile scientificamente, a meno di poter affermare che si possa richiedere a un dio di manifestarsi in laboratorio ogni volta che lo si invoca………..ooops si fa la sperimentazione. Quindi chi si dichiara credente in una divinità qualunque sia, esprime un pensiero rispettabile e logico, non illogico. Allo stesso modo chi dichiara semplicemente di non sapere se esista o meno una entità soprannaturale, e non si esprime con atteggiamento di fede o non fede verso questioni metafisiche, ma comunque sia con atteggiamento irrazionale in questi ultimi due casi. Chi invece afferma che non esista una divinità fa un’affermazione indimostrabile e quindi non solo illogica ma anche antiscientifica, e ne andrebbe accertata la sanità di mente all’occorrenza. Chi invece dice di non credere nell’esistenza del soprannaturale qualunque esso sia, esprime una sua idea su una questione che non sarà mai provata, quindi esprime semplicemente una propria idea e non una certezza razionale e scientifica dimostrata né dimostrabile, allo stesso modo di chi dice che esista, basandosi cioè sulle sue sensazioni e convinzioni personali, affidandosi ad esse. Quindi entrambi fanno un atto di fede. Fede in qualcosa di indimostrabile. Però sono entrambe categorie che seguono un pensiero logico ,insieme agli agnostici, ma solo con questi ultimi del tutto razionali sull’argomento.![]()
Ultima modifica di Diamandis; 25/05/2013 alle 13:05
Infatti si discute, cosa c'entra il processo? :D
Nessuno è sotto processo, ti sto dicendo come la vedo e perchè non trovo buoni motivi per credere.
L'argomentazione "la religione è fede, quindi non si può dimostrare l'esistenza di dio" non mi è mai sembrata una buona argomentazione e tutt'ora continuo a pensarla così.
Sto solo dicendo che se io affermo una cosa, spetta a me dire perchè dico quello che sto dicendo, è insensato "scaricare" l'onere della prova su chi nega una cosa affermata senza prove.
Comunque, al di là di questi discorsi sulle prove o no, in generale mi interessa un altro discorso: ritengo piuttosto superfluo il concetto di Dio, l'uomo può benissimo vivere facendone a meno ed elaborando una propria etica e morale completamente avulsi dal concetto di religione.
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beh davi l'onere della prova a chi crede nel divino, semmai dovresti attribuirlo a chi afferma sia provato che esiste, non mi pare ce ne siano tra quelli intervenuti che abbiano affermato qualcosa del genere, ma hanno, quando è avvenuto, solo parlato di credere in un dio per motivazioni sottratte alla razionalità scientifica. Per cui allora perché ne hai parlato, se non ve ne erano motivi per farlo?
non è chiara la tua obiezione ma ancora una volta, chi ha affermato una cosa del genere fin'ora? Non si capisce cosa tu voglia dire
l'unica frase comprensibile
Questo mi basta e mi va bene così, per il resto non ho nessuna voglia di rispondere per spiegare ulteriormente frasi già abbastanza chiare di per sè.
D'ora in poi mi concentrerò sul dibattito a proposito sulla laicità dello Stato, tanto ho già capito che il dibattito religione-ateismo è un vicolo cieco.
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Questo Papa Francesco sta suscitando grandi simpatie fra gli atei, e tutti i "lontani" con i suoi gesti e le sue parole.
Sarebbe da meditarci su...![]()
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Veramente leggo dei commenti molto diffidenti, e persino cattivi, di tanti atei su fb... lo chiamano "Papa Furbesco" e pensano sia solo una mossa di marketing, un cambio di vestito...
Sinceramente, qualunque cosa se ne possa pensare, mi viene da dire : ma non è un po' PRESTO per giudicarlo?![]()
Diamo tempo al tempo...
Personalmente mi è simpatico (ma mi era simpatico, nonostante le idee, anche il predecessore, mentre ho avuto sempre in antipatia il "santo subito"... ). DI quel che sinora gli ho sentito dire ho apprezzato alcuni discorsi e sono stato deluso da altri (su *****, gay, famiglia, contraccezione ecc... mi sa che le idee son sempre le stesse, inutile illudersi... )
C.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
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