sì infatti, è pazzesco come si parli a convenienza, onestà intellettuale zero.
sono più di 10 anni che la Russia si fa le gite nello spazio aereo scandinavo e non solo, giusto per far sentire la presenza.
anzi, godo come un matto se entrano nella NATO perché è proprio a causa di questi comportamenti che poi succede.
Senza questi continui sconfinamenti e senza l'invasione di uno stato indipendente democratico probabilmente Finlandia e Svezia manco ci pensavano ad entrare nella NATO, o almeno non così in fretta.
Si vis pacem, para bellum.
Quando ho scritto quell'articolo non c'era ( e anche ora a me non lo fa vedere in apertura ma sotto il divieto di burkini in Francia..)
In ogni caso non ci sono i toni isterici da terza guerra mondiale imminente della stampa italiana, che come al solito sono frutto del ripetere pedissequamente la posizione del governo russo.
Ancora non abbiamo capito che mentono spudoratamente ad ogni frase e minacciano vuoto per cercare di intimidire? Invece no, oggi dichiarazione di Putin diventa prima pagina senza nemmeno un minimo di contestualizzazione.
a sto punto fa bene la stampa italiana, come vedi ci sono diverse persone che ci cascano a piedi uniti e si terrorizzano, obiettivo raggiunto e una marea di click.
win-wina perdere è solo l'onestà giornalistica, ma dopo il covid penso abbiamo capito tutti che praticamente solo il Post l'ha mantenuta intatta
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Si vis pacem, para bellum.
Sul tema Kaliningrad aggiungo solo qualche considerazione sul perchè ritengo non sia così secondario e da sminuire troppo dal punto di vista geopolitico.
Noi ragioniamo in modo estremamente diverso dai russi, abbiamo una visione completamente diversa del mondo: non è un caso che ciò che a noi sembrava assolutamente irrazionale e controproducente (invasione dell'Ucraina) si sia poi nei fatti verificato. I russi, al di là dei sensi di inferiorità su molti aspetti ed una visione imperialistica da 1800 (che noi abbiamo superato ma loro no), sono estremamente paranoici e ci sono questioni che anche se a noi sembrano irrilevanti loro ritengono esistenziali. C'è tantissima propaganda ma non è solo propaganda.
Non si tratta di giustificarli, secondo me bisogna capire con chi si ha a che fare e fin dove ci si può spingere nel far loro (molto) male senza finire per scottarsi troppo (e finire come quello che si taglia gli zebedei per fare un dispetto alla moglie).
Mi taccio![]()
Ma fanno anche peggio che ripetere la propaganda russa, prendo giusto Repubblica, uno a caso.
C'è una "crisi nella crisi" che rischia di portare il conflitto in Ucraina verso un'escalation incontrollabile dello scontro tra Russia e Occidente:*il blocco imposto dalla Lituania*all'esportazione di una serie di merci da e per l'enclave russa di*Kaliningrad. Per Mosca si rasenta il casus belli, mentre per Vilnius non esisterebbe alcuna restrizione al transito delle merci, ma solo l'applicazione delle sanzioni Ue.
Escalation incontrollabile, casus belli, sono assolutamente toni isterici è direi anche irresponsabili. Il tutto perché i russi hanno parlato di "gravi conseguenze", esattamente come quando Finlandia e Svezia discutevano di aderire alla NATO, poi quando hanno avanzato realmente la richiesta ai russi non interessava più.
Questo genere di comunicazione ha i suoi effettivi, basta vedere la la piega surreale che ha preso questa discussione, i russi creano una tempesta in un bicchier d'acqua e da noi ci caschiamo in pieno.
Repubblica è incommentabile in effetti ma è una cosa circoscritta. Ho sentito anche i TG parlarne ma non in questi toni
Intanto
Le autorità di Kaliningrad hanno pubblicato un elenco di merci vietate al trasporto attraverso la Lituania, compresi prodotti siderurgici, impianti di liquefazione del gas, cherosene, sigari, profumi, elettrodomestici oltre 750 euro, caviale, alcol etilico, fertilizzanti e legno.Le restrizioni al transito di merci sanzionate attraverso la Lituania a Kaliningrad si applicano anche al trasporto su gomma.
Le autorità russe denunciano l'azione lituana come illegale basandosi sul testo dell'accordo UE-Russia del 2004: "in base all'articolo 19 dell'APC, i divieti o le restrizioni sulle merci in transito possono essere imposti solo se giustificati, da motivi di pubblica sicurezza o di protezione della salute e della vita delle persone o di protezione della proprietà intellettuale, industriale o commerciale. Riconosciamo inoltre che tali divieti o restrizioni non devono, tuttavia, costituire un mezzo di discriminazione arbitraria o una restrizione dissimulata al transito, nei limiti della competenza comunitaria."
No, assolutamente, ma se ti poni questa domanda rispetto al loro ingresso nell'UE allora è un motivo più per accogliere la loro candidatura ed essere severissimi nella valutazione dei requisiti e nel pretendere la cancellazione di provvedimenti come questi. La situazione della minoranza russa nelle repubbliche baltiche (che era discriminata in particolare in Lettonia) è enormente migliorata proprio perché questi paesi hanno dovuto affrontarla da un punto legislativo, eliminando le discriminazioni normative istituite al momento dell'indipendenza all'inizio degli anni '90, anche se ne rimangono alcune socio-economiche che richiedono molto più tempo per essere superate. L'Ucraina dovrà fare altrettanto. E comunque di certo le minoranze russe e/o russofone dei Paesi baltici hanno più problemi ora di quanti non ne avessero prima del 24 febbraio e il merito è sempre di Don Vladimiro...
Non ho mai scritto che qualcuno si augura la guerra. Ho scritto che credo che a mio parere bisognerebbe fare di tutto per non cercare di finirci, credo sia davvero l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno (tutta Europa), anche perchè non risolverebbe la questione ucraina. Questo a prescindere dai fatti di Kaliningrad ma in generale.
Non conviene prima di tutto la Russia? Certo, ma non gli conveniva neppure la guerra in Ucraina, eppure sta continuando e il perchè lo sanno solo loro
Molti non sono d'accordo? Pace, io espongo la mia opinione comunque
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