Lo sarebbe stato sì: bastava se non altro non dismettere quelle attive prima del tempo come abbiamo fatto noi da cialtroni ai tempi di Chernobyl e come stanno facendo, da cialtroni al quadrato, i tedeschi oggi.
I francesi, con il loro piano fatto di 6 nuove centrali + non so quanti miliardi messi sulle rinnovabili, ringraziano e si apprestano a diventare il fornitore di ultima istanza dell'energia di tutta Europa (oltre a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione eoni prima di tutti)...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Beh se togliamo la parentesi comunistoide togliamo il periodo iniziato con la rivoluzione e che dura ancora oggi (a meno che non vogliamo dichiarare finito il periodo comunistoide perchè non esiste più "socialiste" nel nome dello Stato...).
Se invece ne facciamo una questione meramente economica la Russia finisce direttamente in mezzo agli "altri".
L'unico senso che ha il legame con la Russia è dato, come dicono i geopolitici, dal cagarsi nelle mutande al pensiero che ci dichiarino guerra (cosa ovviamente impossibile, oggi e ancora per un pezzo, stante il quadro delle alleanze globali).
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
ingresso delle forze armate russe nel territorio delle province separatiste ucraine di Lugansk e Donetsk “rappresenta una grave violazione del diritto internazionale”. Con queste parole il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha condannato la prova di forza voluta dal presidente della Federazione russa Vladimir Putin. Coerente con quanto concordato con (o secondo alcuni osservatori con quanto imposto da) il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Scholz ha reagito alla zampata dell’orso russo ordinando al ministero dell’Economia guidato dal vicecancelliere dei Verdi Robert Habeck di compiere i passi amministrativi necessari affinché il gasdotto non possa essere certificato per il momento. "E senza questa certificazione, Nord Stream 2 non può entrare in funzione", ha messo in chiaro il cancelliere. La sua decisione non farà piacere a chi, soprattutto nei Länder orientali della Germania, sperava in un rilancio dell’economia al traino dell’indotto creato dalla pipeline. Ma questo è il momento della politica, l’economia parlerà nelle prossime ore.E la politica ha parlato per voce del neo co-presidente dei socialdemocratici tedeschi Lars Klingbeil: “È stato giusto tentare la via diplomatica ma la mano che abbiamo teso è stata presa a schiaffi”. Parole che tradiscono la frustrazione di uno Scholz che nei giorni scorsi ha fatto la spola nella regione, volando anche a Mosca, nel tentativo, poi silurato da Putin, di trovare una via pacifica alla tensione sul confine russo-ucraino. Il congelamento del Nord Stream 2 era stato sollecitato poco prima anche dal ministro verde all’agricoltura Cem Özdemir mentre il capogruppo dei Liberali al Bundestag, Christian Dürr, ha parlato di un Putin “imprevedibile: ecco perché è tanto più importante che l'occidente sia unito - e lo è”. Soddisfatto sarà invece il leader del Partito popolare europeo, il bavarese Manfred Weber, che non senza una punta di veleno ha sollecitato Scholz “a emanciparsi da Gerhard Schröder”, e cioè dall’ex cancelliere della Spd vicinissimo al gasdotto, a Gazprom e financo allo zar Putin. La presa di distanza da Schröder “e da quelle parti della Spd a cui Schröder piace” è un passo “atteso anche dai partner europei”, ha continuato Weber rivolto alla Bild. “Nord Stream 2 non ha futuro a causa della politica guerrafondaia di Putin. Il governo federale deve fermare il progetto immediatamente. Il tempo della pacificazione è finito. Si tratta di guerra e di pace". Di pari tenore il commento su Twitter di Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri di Kiev: “Accolgo con favore la mossa della Germania di sospendere la certificazione di Nord Stream 2. Questo è un passo moralmente, politicamente e praticamente corretto nelle circostanze attuali. La vera leadership significa prendere decisioni difficili in tempi difficili. La mossa della Germania dimostra proprio questo”. Precorre i tempi invece l’ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk, che sempre alla Bild ha sottolineato come lo stop al gasdotto arrivi in ritardo e che Kiev aspetta ulteriore misure antirusse.
Mosca risponde così alla sospensione del gasdotto Nord Stream 2:
"Benvenuti nel nuovo mondo, in cui gli europei pagheranno 2.000 euro per mille metri cubi di gas"
Il prezzo è circa il doppio di quello attuale.
Tralasciando che probabilmente è una situazione temporanea, ma se non lo fosse come potremo superare la crisi energetica nelle prossime settimane/mesi? Che alternative abbiamo? Non è una mossa suicida da parte nostra?
La mia è solo una domanda da inesperto del settore, non una presa di posizione![]()
Nessuno ha mai detto che sarebbe indolore.
Solo che Putin vede la pagliuzza nell'occhio dell'europa mentre non si accorge della trave che gli arriverebbe per direttissima da dietro.
imho
In tutto questo, vorrei far notare una cosa.
Intorno al 10 febbraio, fonti d'intelligence USA, fecero trapelare sui mass media la notizia che erano in possesso di informazioni secondo le quali una probabile invasione russa (senza specificare dove e di che grandezza) fosse prevista per il 16 febbraio.
La Russia aveva risposto che si trattava di informazioni false, ha accusato l'Occidente di isteria ed ha organizzato di lì a poco un ritiro delle truppe molto, molto dubbio.... tanto per screditare gli USA/NATO e confondere tutti.
Quindi da una parte gli USA che danno notizie trasparenti, dall'altra confusione e tentativi di divisione.
Venendo al punto .....
Col senno di poi: non è che le informazioni trapelate fossero corrette e l'aver spiattellate davanti a tutti abbia fatto guadagnare qualche giorno?
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