Non ho mai capito perchè il fatto che la Cina detenga il debito pubblico americano sia chissà quale arma di ricatto per i cinesi nei confronti degli USA (lo dico perchè non è la prima volta che leggo sta cosa, sarà almeno la 20esima).
Il valore del debito pubblico americano, come ogni altra cosa, è determinato dall'incontro tra domanda e offerta. Se un domani le banche cinesi decidessero di sbarazzarsene vendendolo nel mercato , il debito pubblico americano troverebbe comunque una buona domanda nel mercato secondario...stiamo pur sempre parlando del debito pubblico della prima economia mondiale, non di quello del Mozambico.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Perché acquistare il debito
Acquistare il debito americano è un’attività assolutamente sensata per Pechino. Avendo un enorme surplus commerciale con gli Usa, può usare le riserve di dollari, valuta pregiata per eccellenza, al fine di acquistare securities. Le riserve di valuta estera possono essere impiegate anche per influenzare il valore della moneta. Ad esempio, acquistare debito americano farebbe aumentare il valore del dollaro, rendendo le proprie esportazioni in Yuan più competitive. È una questione sottolineata più volte anche da Donald Trump, che ha più volte accusato il Dragone di manipolare la propria valuta .
Che accadrebbe se la Cina vendesse il debito Usa?
La Cina potrebbe utilizzare lo strumento del debito in due modi per colpire l’avversario.
In primo luogo, potrebbe cedere le obbligazioni sul mercato, usando il credito come misura coercitiva. Tale mossa potrebbe però rivelarsi di scarso effetto: i titoli di Stato americani hanno molta richiesta sul mercato. Nel 2015 Pechino vendette circa 180 miliardi di debito ed il mercato reagì a malapena. Nel 2018 anche la Russia ha ridotto le proprie riserve in dollari per 81 miliardi di dollari, pari all’84% dei titoli complessivi. Anche qui la risposta dei mercati finanziari fu di scarso interesse.
Un’altra possibilità sarebbe quella di non rinnovare gli acquisti di titoli a scadenza. Ma il governo americano emette sempre nuovo debito per rifinanziare quello in scadenza. Anche nella remota ipotesi in cui gli operatori privati non decidessero di acquistare il debito venduto, potrebbe intervenire in ultima istanza la Fed( ormai principale creditrice del governo federale) per fagocitare le obbligazioni cedute e mantenere i tassi a livelli contenuti.
Anche se la Cina decidesse di vendere tutto il debito americano in suo possesso, questo creerebbe una fortissima turbolenza nel sistema finanziario globale, andando a danneggiare anche le proprie esportazioni, che hanno negli Usa il principale mercato di sbocco, nonché il principale “contributore” in materia di investimenti esteri sul suolo sinico.
In conclusione
Un’altra ragione di ansia per il debito americano in mano ai cinesi è la reputazione che il colosso asiatico ha di “diplomazia del debito”. A tal proposito, ci si riferisce ai prestiti erogati ai paesi in via di sviluppo, non tanto per lo scopo ufficiale di aiutare le economie locali, ma per garantirsi il possesso in futuro di determinate infrastrutture strategiche, ponendo queste ultime come ipoteca qualora i prestiti non venissero onorati.
Si è parlato moltissimo di questo rischio anche in Italia, a seguito del memorandum d’intesa siglato dal Belpaese per l’adesione alle Nuove Vie della Seta, mastodontico progetto commerciale e geopolitico varato nel 2013 dal leader cinese Xi Jinping.
In sintesi, le due potenze sono ancora molto interdipendenti ed un atto valutario sconsiderato come la cessione del debito provocherebbe gravi danni anche al suo fautore. I costi di una tale azione sarebbero dunque molto superiori ai benefici
Cina ,il debito come arma contro gli Usa - Spazio Politico
Altra strategia americana e il buy back in pratica si auto comprano il debito in questo modo stampano nuova moneta è quello che fa il Giappone che nonostante il debito stellare è una valuta rifugio, infatti che succede in questi giorni di crisi, gli investitori vendono dollari e comprano Yen Giapponese come valuta rifugio, e uno dei termometri della crisi finanziari, il passaggio da un mercato Toro ad un Orso.
Ultima modifica di Lake; 28/02/2022 alle 16:43
“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
Socio Meteonetwork.
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Premesso che in un'unione o una confederazione non c'è uno che dà ordini, se vuoi trattare alla pari non devi avere un'economia stagnante, magari pure di dimensioni ridotte, e non essere iperindebitato.
Nel primo caso con'un economia che è meno di metà di quella tedesca ovviamente ad alzare la voce fai la figura del solito chihuahua isterico.
Il secondo invece non riguarda la Russia (per ora), ma un altro Paese che si crede grande, il top del top perchè ai tempi di Giulio Cesare regnava su mezzo mondo...
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Che belli certi articoli...
Allora è "già" o sta sviluppando? Non sarebbe male:
1. decidersi
2. se proprio non si riesce a decidersi almeno lasciare le affermazioni lontane che magari uno si dimentica...
A proposito...
6G - Wikipedia
Leggo qui che manco sono ancora stati definiti gli standard, ma i cinesi hanno già il 6G.
E mio zio che fa il pugile ha il 7G...
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“Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.”
HUGO EUGENIO PRATT
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Testimonianze da un collega ucraino, che ha la famiglia giù. Si trovano nella zona più occidentale del Paese, vicini a poche ore di macchina dal confine con l'Ungheria e la Romania.
Nella sua città i russi hanno solo bombardato l'aeroporto, ma in altre zone stanno abbattendo edifici civili. La sua famiglia ha radunato le cose e sta cercando di capire se scappare o no: alle frontiere ci sono 2 giorni di attesa per passare, hanno paura di rimanere imbottigliati allo scoperto. Si stanno coordinando per capire il da farsi, se decidono di partire lui affitta un furgone e va a prenderli alla frontiera.
Ci ha anche raccontato che un trasportatore romeno in zona (ma non sarà l'unico) ha trasportato una famiglia al di qua del confine.
Lou soulei nais per tuchi
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