Farlo saltare per aria significherebbe generare un'esplosione di 10 kilotoni, quanto quello delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki secondo un calcolo dell'Accademia delle Scienze moldava.
Sarebbe il perfetto pretesto per i russi per usare ordigni tattici nucleari o armi chimiche. Oltre a inimicarsi Moldavia e pure Romania.
Solo il 57% delle armi nell'arsenale è obsoleto inoltre. Quindi 10mila tonnellate sarebbero utilizzabili e relativamente moderne.
E perchè mai? Creare un ponte aereo è ampiamente praticabile se volessero. Il fatto che lo spazio aereo ucraino sia appunto ucraino per un breve tratto di qualche decina di km potrebbe non scoraggiare i russi.Non metto in dubbio che i russi stiano pensando di fare un intervento di quel tipo, dico solo che non ne hanno i mezzi.
Può darsi che ci stiano solo pensando, preparando il terreno. Ma sottovalutare il rischio non è prudente nè lungimirante a mio modo di vedere.Se disperdessero ulteriori forze su quel fronte comprometterebbero la loro (già scarsa) capacità di avanzare in Donbass, ottenendo solo qualche settimana di tempo nel sud dell'Ucraina ma sacrificando la loro repubblica sovietica fuori tempo massimo. Può essere che facciano una ennesima scelta strategica suicida, non sarebbe la prima in questa guerra quindi non si può escludere, ma sarebbe soltanto un diversivo con un costo immenso per i transnistriani.
Ultima modifica di burian br; 27/04/2022 alle 11:03
Ah, ecco.
Il parallelismo con oggi con Putin lo vedo più che altro perchè è un classico di ogni totalitarismo: mai ammettere sconfitte, mai dire la verità, mai scendere a compromessi. Una dittatura cela le magagne a sè stessa e agli altri. E l'impreparazione, l'incapacità e il fallimento tattico dell'esercito russo, che si sono resi palesi in questi due mesi di guerra, sono proprio quelle magagne che il regime si auto-nasconde. Non a caso - a mio avviso - ritiene oniricamente di poter aprire un altro fronte in Transnistria. Ma questo è un mio punto di vista...
Lou soulei nais per tuchi
Ma sai leggere il resto o solo quel che conviene?
Combattere in montagna è da sempre più difficile, pensa che gli Alleati ebbero serie difficoltà nelle Ardenne nel 1944 contro una Germania ormai in forte crisi militare. Figuriamoci sulle Alpi e con un esercito quale quello italiano contro quello francese.
Ma non è impossibile, lo ripeto. Nè ci azzecca nulla con Mussolini!Il parallelismo con oggi con Putin lo vedo più che altro perchè è un classico di ogni totalitarismo: mai ammettere sconfitte, mai dire la verità, mai scendere a compromessi. Una dittatura cela le magagne a sè stessa e agli altri. E l'impreparazione, l'incapacità e il fallimento tattico dell'esercito russo, che si sono resi palesi in questi due mesi di guerra, sono proprio quelle magagne che il regime si auto-nasconde. Non a caso - a mio avviso - ritiene oniricamente di poter aprire un altro fronte in Transnistria. Ma questo è un mio punto di vista...
Oh, quel che ho scritto ho scritto, se uno poi non vuole vedere le nettissime differenze del contesto mi arrendo.
Notizia degna di nota …
L'esercito russo ha preso di mira le armi mandate dall'Europa e dagli Usa in Ucraina
“11:03Il vicepresidente di Gazprombank si unisce alla resistenza in Ucraina
Il vicepresidente di Gazprombank Igor Volobuev ha lasciato la Russia per l'Ucraina dove ha dichiarato che si unira' ai ranghi della difesa contro le truppe di Mosca. In un'intervista al sito The Insider, il manager ha ricordato di essere originario di Akhtyrka, nella regione di Sumy, e di aver deciso di tornare in Ucraina per difendere la sua patria.
"Non potevo piu' stare in Russia. Sono originario dell'Ucraina, non potevo piu' osservare dall'esterno cosa sta facendo la Russia alla mia patria. Voglio rimanere in Ucraina fino alla vittoria", ha detto Volobuev, che ha definito l'aggressione della Russia contro l'Ucraina un crimine di guerra.
Volobuev ha anche messo in dubbio le versioni ufficiali degli omicidi-suicidi ravvicinati dell'ex vicepresidente della Gazprombank Vladislav Avaev a Mosca e dell'ex top manager del gigante energetico Novatek Serghei Protosenya in Spagna.”
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Suvvia Burian, siamo seri, un deposito di armi non è una singola bomba, non esploderebbe tutto insieme e non produrrebbe danni a distanze significative.
Il ponte aereo sarebbe rischiosissimo, per evitare le difese antiaeree ucraine dovrebbero passare a ridosso della Romania (quindi a pochi km da un territorio NATO) e ogni aereo abbattuto comporterebbe la morte di molti soldati. Tutto il territorio transnistriano è alla portata delle difese antiaeree ucraine, quindi potrebbero essere abbattuti anche in fase di atterraggio (che è inevitabilmente prevedibile perché devi allinearti alla pista). È impossibile fare questa operazione di nascosto e dopo il primo aereo l'esercito ucraino potrebbe prendere delle contromisure.
Ma soprattutto non avrebbe alcun senso dal punto di vista militare, se hanno le forze per attaccare la regione di Odessa possono farlo tranquillamente via terra o via mare, senza andarsi a imbarcare in un complesso ponte aereo, a quel punto le truppe stanziate in Transnistria potrebbero andare a rinforzare quel contingente via terra. Questo era il piano originario esposto anche da Lukashenka quando ancora pensavano ad una marcia trionfale in Ucraina ed è l'unico modo in cui abbia senso ipotizzare un coinvolgimento di quel territorio.
La realtà è che non hanno i mezzi né per attaccare via terra né per fare un ponte aereo, al più potrebbe essere un diversivo (ai danni dei transnistriani stessi che avrebbero tutto da perdere da questa situazione).
Ultima modifica di snowaholic; 27/04/2022 alle 12:58
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Comunque chapeau![]()
Progetto fantasioso…
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