"La diamo" chi? Forse io e te... Perchè le narrazioni più diffuse sono andate dall'entrare a Kiev in una settimana, alle ritirate strategiche, al "ma non si stanno impegnando, se volessero conquisterebbero anche Marte"
Ma i giorni e i mesi passano. Le sanzioni fanno male, nonostante svariati le aggirino. L'economia di guerra, una volta che ti sei convertito, non può spingere il PIL in eterno. Nel frattempo le risorse scarseggiano sempre più, l'inflazione morde e i tassi di interesse soffocano il business.
Vediamo se andando avanti il pendolo oscillerà maggiormente tra i pochi che la danno per finita e i tanti (o i pochi molto rumorosi) che ancora magnificano (il che va oltre il concetto di fede).
Eccome no. Un PIL che è 2/3 di quello italiano e una popolazione minore di quella di Italia e Germania messi assieme.
Comunque se i russi si accontentano di mangiare polvere da sparo può anche succedere.
Ne riparliamo nella malaugurata ipotesi dovesse succedere. E comunque in stato di guerra di solito non si vota. Neanche in Occidente.
E per fortuna non tutti i popoli e le classi dirigenti sono come quelle italiane...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Si accontentano eccome, la stragrande maggioranza di loro vive a patate, cavoli e vodka, chi vive fuori dalle città non ha nemmeno la lavatrice e cesso in casa. Un'economia di guerra ad un popolo che ha sempre e solo piegato la testa e si è bevuto insieme alla vodka ogni genere di propaganda fa un baffo, dovessero finire a mangiare erba di campo lo farebbero e zitti, come di fatto hanno già fatto con molte altre cose dal 2022 in avanti. Tolto qualche protesta e la fuga di qualche intellettuale (fisiologica in questi casi) non succede nulla.
Riguardo l'ultima parte: proprio il fatto che non si vota in stato di guerra è la miglior arma della disinformazione per sostenere l'illegittimità di qualsiasi cosa (vedasi come fa la Russia con l'Ucraina, narrazione che peraltro si beve a gran sorsate anche gli Stati Uniti).
Lou soulei nais per tuchi
I primi dati affidabili sui soldati russi uccisi in Ucraina - Il Post
I numeri sono sempre quelli.
Leggo spesso i commenti che si rivelano più interessanti degli articoli stessi, perchè sul post per commentare devi pagare:
"ho approfondito un po' anche con qualche conoscente russo (che abita in Italia da quando aveva 5 anni ma che ha parenti e amici lì.
In pratica c'è un lavaggio del cervello collettivo e l'informazione non è libera e racconta solo una parte della storia. In qualche modo dice che la Russia è stata costretta ad attaccare e il parallelo è con la Grande Guerra Patriottica contro i nazisti.
Ma c'è di più.
Persone allo sbando, delinquenti o anche solo giovinastri senza arte né parte vanno al fronte per guadagnare tanti soldi (anche 2 o 3 mila euro al mese quando lo stipendio in certe zone è 500 euro).
Con le loro rimesse comprano case e tirano fuori dalla povertà le loro famiglie di origine o mogli.
Che sono anche orgogliose, vista la propaganda, del compito dei loro familiari e mariti. Mentre prima erano dei reietti.
Se sopravvivono hanno una discreta rendita, fatto i soldi che fanno la differenza nel posto di origine e una certa reputazione favorevole a determinati impieghi statali.
Tralasciamo ogni considerazione di un veterano di questa guerra e come si reinserisce in un contesto civile.
Se poi muoiono la pensione di stato è generosa verso le famiglie che a quel punto sono grate al morto al fronte e rispettate nella loro comunità.
E ribadisco, a parte alcuni giovani idealisti e convitti dalla leva, la grande maggioranza prima di questa guerra era poco di buono e fonte di grande imbarazzo per i familiari.
Ecco lui mi spiegava anche così la mancanza di opinione pubblica sfavorevole. Oltre al fatto che protestare in Russia, specie quella rurale fuori dai riflettori è molto rischioso e praticamente inutile."
"Nella società russa le uniche teste in grado di pensare autonomamente e liberamente e in grado di organizzare proteste risiedono nelle grandi città, che non sono quasi state toccate dalla mobilitazione (tra loro abbondano gli "agenti stranieri" e quelli finiti in carcere per aver espresso sui social o in altri contesti opinioni contrarie alla guerra). Gli uomini finiti al fronte sono per la maggior parte abitanti delle sconfinate campagne, minoranze etniche (per esempio tantissimi buriati, denuncia la Novaja Gazeta Europa) e delinquenti comuni. Pur di non reclutare in gran numero abitanti di Mosca, San Pietroburgo ed Ekaterinburg, Putin ha chiesto aiuto ai nordcoreani."
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Probabilmente aiutò anche il fatto che i giapponesi non approfittarano per attaccare sul fronte orientale e stalin potè spostare truppe per dar manforte.
C'è anche da dire che in tutto ciò l'Italia era una palla al piede ed i generali stessi consigliavano a Mussolini di aspettare almeno altri 2 anni prima di entrare in guerra per poter ammodernare le forze armate. Anche la marina fu subito messa sotto dagli inglesi a Taranto nei primi mesi di guerra.
Se Giappone e Germania si fossero coordinati forse sarebbe finita diversamente.
Tutto questo comunque per rispondere a chi dice che la Russia non ha mai perso sui campi di battaglia; i giapponesi li suonarono già 40 anni prima
Probabilmente con scelte diverse tutta la guerra sarebbe finita diversamente.
Per fortuna è andata così.
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Gli imbattibili, quelli che schiaccerebbero solo volendo tutto il mondo sotto le atomiche che non sono manco in grado di proteggere.
Ma noi dobbiamo dargli tutto quello che chiedono perché hanno già vinto.
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Ultima modifica di Gianni78ba; 01/06/2025 alle 17:17
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Le prime proiezioni delle 23 (presidenziali polacche) danno in lieve vantaggio il candidato sovranista Nawrocki col 50.7% e l'europeista Trzaskowski al 49.3%.
Entrambi rivendicano la vittoria, in mattinata ci saranno i risultati definitivi, sarebbe un colpo non da poco per gli equilibri europei se vincesse il sovranista, vedremo...
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