Tornando on topic, il martellamento sulle raffinerie russe continua.
In questa mappa sono sintetizzati gli attacchi degli ultimi mesi e questa mattina è arrivato un nuovo attacco alla raffineria di Saratov.
Non è semplice continuare con attacchi efficaci, adesso che i russi hanno capito il pericolo e stanno proteggendo maggiormente le infrastrutture energetiche con difese anti aeree. Ciò nonostante, gli attacchi nella zona di San Pietroburgo nei giorni scorsi hanno colpito duro, con danni importanti alla raffineria Kinef.
Ultima modifica di snowaholic; 17/09/2025 alle 05:02
Non ho alcun interesse a vedere video del genere, come non ho interesse a rallentare in autostrada per vedere gli effetti dell'incidente con coda dall'altra parte.
Ma, per sentito dire, mi sento molto più empatico nei confronti di uno che viene ucciso dalla polizia che lo soffoca lentamente con un ginocchio sulla gola che non nei confronti di uno che viene freddato da un proiettile sparato da un suo simile.
E comunque la frase sull'empatia che è un'invenzione da fighette (semicit.) non è mia...
E no, mi dispiace. Non riesco ad essere empatico nei confronti dei seminatori di odio. Che sia un MAGA di estrema destra o un non so che di estrema sinistra è del tutto irrilevante. Ah... Su una cosa hai ragione: i personaggi di quella risma non li considero affatto miei simili, ma la prova che la combinazione di evoluzione e ambiente genera errori clamorosi... Se per questo sono snob con tendenze alla psicopatia me ne farò una ragione.Fortuna che in Italia la circolazione delle armi è strettamente regolamentata così non ammazzerò mai nessuno... (N.B. La sto buttando in ridere, per le forze dell'ordine che dovessero leggere eh...).
Ecco. Allora siamo profondamente diversi.
Perchè io ogni qual volta un propugnatore della legge delle giungla che si crede un leone improvvisamente si ritrova gazzella penso che il karma esista. Peraltro nel tuo esempio visto che si parla di 2 casi di violenza fisica viene persino a mancare la necessaria doverosa premessa che le idee si combattono con le idee.
Ecco... Hai già scritto tu la mia risposta così faccio meno fatica.
La realtà è che le parole sono come armi; ci sono 2 differenze:
1. non feriscono fisicamente subito
2. ci mettono molto più tempo a manifestare i loro effetti.
Hai presente il paradosso di Popper sulla tolleranza?
A me lo dici che continuo a interessarmi di vicende meteo-climatiche dopo tanti anni?
Le 2 cose però non sono legate.
Io per esempio che oramai sono vecchio e con un piede nella fossadi leggere minchiate che provengono da certe campane (notare: si parla di specifiche campane, non di "avversari"; e d'altra parte sui fatti non si discute; l'equivalenza che in tanti, specialmente nell'agone politico, hanno tentato di spacciare per anni tra "fatti" e "opinioni" è una delle peggiori puttanate del periodo contemporaneo) mi sono bellamente stufato.
Però mi guardo bene dal far cherry picking solo per il gusto di perchè questo significa mandare in vacca. Meglio sempre restituire l'iterazione del concetto espresso spingendolo alle estreme conseguenze. Di solito il risultato non piace mai...
Più che "non molte" direi quasi nessuno.
Ma questa non è certo una novità. Non è che i ricercatori o gli affamati di conoscenza siano mai stati la maggioranza in ogni epoca storica.
Il punto è che adesso è facile sfruttarli. E il mestiere dello sfruttatore non è mai stato particolarmente onorevole, diciamo...
Maronna oh... Quello dell'antico testamento in confronto a te è un'educanda.
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Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Mi permetto un angolo di temperacazzismo: i social sono un softwarenon fomentano nulla.
Chi fomenta sono quelli che utilizzano i social per sobillare masse enormi che un tempo sarebbero state irraggiungibili.
E secondo me fa una grossa differenza.
E' molto probabilmente vero che gli algoritmi tendono da una parte a favorire le bolle e dall'altra a favorire la contrapposizione perchè aumenta il numero di interazioni, ma non funzionerebbe gran che se non ci fosse chi soffia sul fuoco.
Ultima modifica di FunMBnel; 17/09/2025 alle 09:49
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La spinta finale è già stata data visto l'approccio di chi siede nella stanza dei bottoni nelle ore e giorni successive all'omicidio.
Ti pare che chi siede in posizioni apicali possa dire che chi non vuole appendere manifesti di cordoglio nei luoghi di lavoro possa essere licenziato? (semicit.)
Se non è ancora chiaro che questi stanno scientemente cercando di creare il caso per poi dire "visto adesso siamo costretti a militarizzare tutto lo Stato ecc. ecc. ecc." io non so che dire. E' proprio vero che bisogna pigliare a testate non il muro, ma l'Everest per convincersi che è duro...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
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27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Visto che il punto che ti preme è la questione della contrapposizione violenta con tendenza a degenerare capisci che derubricare a "infelici" certe uscite, come se le stessimo dicendo io e te davanti a una birra in un bar vuoto di periferia, è esattamente avallare l'anticamera di questa degenerazione?
Ma gli ultimi 30 anni d'Italia, nel nostro piccolo e, per ora, decisamente meno drammatico non hanno insegnato nulla in retrospettiva?
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
La spinta finale per me è questa:
"To my friend Charlie Kirk: Rest now, brother. We have the watch, and I’ll see you in Valhalla".
Frase pronunciata all'indirizzo di Charlie Kirk dal neo-direttore "trumpiano" dell'FBI Kashyap Pramod Vinod "Kash" Patel. E ovviamente il riferimento all'Aldilà norreno non è il punto della questione...![]()
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E io che pensavo che le democrazie avessero toccato il fondo in certi paesi dell'Asia orientale... posti in cui per generare crisi politiche, destituzioni di premier e proteste di piazza basta la parola "zio" pronunciata al momento sbagliato o in cui i presidenti fanno auto-golpe annunciandoli in diretta televisiva...![]()
Via Reuters: secondo notizie provenienti dall'industria petrolifera russa, il monopolista statale che gestisce gli oleodotti russi Transneft, avrebbe comunicato ai produttori di non essere più in grado di accogliere la produzione in eccesso nella sua infrastruttura e che potrebbero essere necessarie riduzioni di produzione nel prossimo futuro.
reuters.com
In altri termini, gli attacchi alle raffinerie e alle infrastrutture di esportazione hanno creato un eccesso di produzione e non sanno dove mettere il petrolio prodotto.
Ovviamente la notizia è stata smentita ufficialmente, ma sappiamo quanto vale una smentita ufficiale del Cremlino e delle entità strettamente controllate dallo stato russo. Una situazione di questo tipo sulla rete deve necessariamente essere comunicata ad una moltitudine di operatori privati dell'industria petrolifera (tra cui anche soggetti non russi) e difficilmente rimane riservata.
Ultima modifica di snowaholic; 17/09/2025 alle 11:26
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