Il bombo ha una superficie alare di 0,7 cm² ed un peso di 1,2 grammi. Secondo i vigenti principi dell'aerodinamica è impossibile volare con tali caratteristiche. Ma il bombo non lo sa e quindi continua semplicemente a volare!
Questo è facile: perchè siamo l'unico Paese del mondo occidentale ad avere la prescrizione per il processo.
Nel resto del mondo davvero civile la prescrizione si calcola da quando iniziano le indagini a quando inizia il processo; se passa più di X tempo tra le indagini e il processo scatta la prescrizione, ma una volta che il processo è iniziato questo deve finire.
L'articolo (palloso eh) postato in altro post in questo stesso 3d chiarisce la differenza. Che nel caso nostro e anglosassone, per esempio, è proprio filosofica.
Tra l'altro se ho letto bene siamo anche gli unici ad avere 3 gradi di giudizio e la possibilità di appellarsi ad una sentenza dei primi gradi a prescindere. Il tutto nel segno dell'efficienza e della garanzia (per vittime e a volte persino imputati).
Qui sì bisognerebbe buttare tutto al macero e riscrivere le regole dalle fondamenta.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
e chi le dovrebbe riscrivere queste regole?...i nostri membri!....ehm del parlamento?...campa cavallo,hai mai visto un topo entrare nella bocca di un gatto di sua volonta?...sono proprio i politici la causa del caos sicurezza in italia,le leggi le fanno loro...il bello e' che sull'immigrazione,sull'insicurezza,sull'impunita, gli stessi soggetti ci costruiscono sopra carriere politiche....![]()
La domanda è chiara, ma la risposta può essere estremamente complessa. Siccome non è mio interesse far addormentare i lettori (), sarò brevissimo (e parlerò in modo molto semplice). Queste cose non succedono solo in Italia e la prescrizione è un istituto molto diffuso, soprattutto tra gli ordinamenti più evoluti (e il nostro, in termini di diritto, lo è, anche se ad alcuni può sembrare strano). Immagina di essere nei panni di un innocente ingiustamente accusato di aver compiuto un reato per il quale si applica la prescrizione. Se quest'ultima non ci fosse, la macchina della giustizia non avrebbe alcun interesse ad instaurare un processo dalla ragionevole durata e lederebbe, così, un diritto inalienabile dell'individuo addirittura costituzionalmente sancito (insieme a molti altri in grado di produrre effetti considerevoli in ambito penale). Vivremmo l'esaltazione del metodo inquisitorio con una parte dello Stato che, tramite gli uffici delle varie procure, sarebbe legittimata a "mettere pressione" ad un individuo vita natural durante (caso limite estremo) e senza che venga posto l'obiettivo primario della pena, che è sempre quello di rieducare il reo per re-inserirlo nella società. Ma allora dove sta il problema? A mio avviso non nella prescrizione in sé ma, semmai, negli elementi su cui la prescrizione stessa va ad incidere. Essa estingue il reato, con tutta una serie di conseguenze facilmente immaginabili. Si potrebbe invece rendere il reato sempre imprescrittibile (e non solo in alcuni casi, come oggi è previsto), apponendo però un limite di tempo per l'esercizio della mera azione e del processo legati all'accertamento dell'illecito e delle relative responsabilità. Si scinderebbero così gli aspetti legati agli effetti del reato da quelli connessi alle implicazioni connaturate agli aspetti soggettivi dello stesso. Il problema non è di poco conto tanto che, all'estero, si vedono soluzioni diverse che "sacrificano", dilatano o comprimono, a seconda dei casi, le garanzie che devono comunque essere concesse ad ogni individuo, compreso un potenziale reo.
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