
Originariamente Scritto da
Senmut
Se una persona vuole lavorare tot ore al giorno e poi "staccare la spina", senza ulteriori preoccupazioni, si faccia assumere (per quanto sia difficile oggi).
Il lavoratore dipendente (anche se occorrerebbero i dovuti "distinguo) gode, inoltre, di garanzie e tutele precluse al lavoratore autonomo. Egli fruisce di permessi, ferie, rol, malattia retribuita, tfr, tredicesima (in alcuni casi, a seconda delle tipologie contrattuali, quattordicesima e quindicesima) e di tutti quegli ammortizzatori sociali che scattano, automaticamente, in caso di crisi aziendale e/o perdita del posto di lavoro.
Un lavoratore autonomo, nella maggior parte dei casi, non ha pace 7 giorni su 7 e, mentalmente, lavora anche nei periodi di "riposo". Egli deve procacciarsi il lavoro, organizzare il proprio e quello altrui, deve competere in un mercato globale "lottando", contemporaneamente, contro il fisco locale. Se sbaglia è finito (e, nella maggior parte dei casi, lo è per sempre perché perde tutto ciò che ha, senza alcun sostegno da parte dello Stato).
Aprire oggi una partita iva richiede una buona dose di ambizione e di incoscienza. Il tutto può essere sintetizzato come "pura follia", vincente solo in un caso su cento.
E' l'attuale sistema economico-sociale che crea queste aberrazioni. Meglio quindi pensare ad un sistema diverso piuttosto che insistere nel tenere in vita ciò che è già morto (ma questo è un altro discorso).
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