sempre molto laconico? Uno straccio di argomentazione no eh?
Io ho espresso la mia inconfutabile: le esperienze non sono tutte uguali, e terminare la propria vita con l'esperienza della morte in aereo, magari precipitando da quota di crociera, penso sia l'esperienza più tremendamente angosciante possa esistere, forse paragonabile solo all'angoscia di una lunga malattia terminale. Minuti interminabili in cui sei perfettamente sano e in salute, non sei ferito, eppure sai che c'è un problema irrimediabile, che stai per schiantarti e con tutta probabilità sarai ridotto a brandelli. mentre in auto un evento del genere è di pochi secondi ed è sempre possibile una tua azione risolutiva, o almeno lo credi (ad esempio vedi un tir che ti viene addosso, pensi in una frazione di secondo a fare qualcosa per evitare). Nell'aereo invece sei un topo in trappola, nelle mani di uno sconosciuto e di una tecnologia che non conosci. Ti sei semplicemente "affidato" ad altri, quelli che hanno costruito l'aereo, quelli che lo conducono, e il destino. In misura minore anche treno e nave sono così, solo il contatto con il suolo, ti fa pensare che all'ultimo puoi fare qualcosa.
Quindi, le esperienze non sono tutte uguali, non c'è statistica che tenga. Tutti viviamo e moriamo, eppure nessuno si sogna di dire che siccome tutti nasciamo e moriamo, abbiamo tutti le stesse esperienze di vita. C'è vita e vita, e c'è morte e morte. E se uno può escludere al 100% di vivere una seppur remotissima esperienza non ci vedo niente di male nel farlo. Certo se il proprio lavoro, la propria carriera, richiede di prendere quel mezzo amen...c'è poco da fare, ma finchè si può evitare...
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non convinco nessuno. mi sono solo inserito nella diatriba sulle statistiche, dicendo che chi ha paura dell'aereo di sicuro non lo fa per le statistiche, ma per il tipo di esperienza, che seppure ha un livello di probabilità bassissimo, è pur sempre presente. La gente gioca al superenalotto anche se le probabilità di fare 6 sono paragonabili a quelle di morire in un incidente aereo, questo significa che la possibilità già di per se è un motivo per agire in un certo modo.
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Nessuno dice però che con lo spropositato aumento di compagnie, vettori e voli negli ultimi 30 anni, si sia (forse) abbassata l' asticella dei requisiti per divenire pilota d' aviazione civile. E non mi parlate di "procedure ed esami comunque molto restrittivi" .....
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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Sestriere 8/12/14
Fede http://webgis.arpa.piemonte.it/webme...DTOT=001191902
Stasera ho volato su un A319, e, a parte l headwind a 140 nodi che ci ha fatto impiegare 35 min piu del solito, non ho notato nessuna procedura particolare a bordo.... Come al solito la capo hostess é entrata in cabina di pilotaggio durante il volo, per 3 volte, mentre un'altra hostess restava ferma davanti la porta bloccando l accesso anche al wc.
Requisiti psicologici non lo so, ma il mio amico pilota l'anno scorso pensava di aver finito con le ore di volo di addestramento e invece proprio in quel periodo le hanno aumentate (circa 500 in più). Dopo un incidente come questo è facile dire tutto ed il contrario di tutto, se non fosse successo niente nessuno si sarebbe posto il problema...
Si vis pacem, para bellum.
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