Ok, ma con questo ragionamento allora gli immigrati "sensibili" come dici tu in Italia sono poco più' di mezzo milione (in stragrande maggioranza marocchini). Guardando i dati saranno 700 mila o giu' di li. Poco più' di uno ogni 100 italiani. Capisco stare attenti ai potenziali criminali, ma non sono queste le cifre che dovrebbero destare preoccupazione.
#NousAvonsDéjàGagné
Concordo. Suppergiù il numero è quello (anche se stiamo parlando di prima generazione, e i problemi sappiamo bene che spesso nascono dalla seconda in poi).
Seguendo lo stesso ragionamento, il numero è intorno ai 100k in UK, difficile da stimare in Germania (sarebbe 300k, ma anche molti turchi si stanno recentemente estremizzando) e di fatto milioni in Francia. Non è un caso che sia lì che stanno succedendo i peggiori casini: il resto d'Europa (tolto forse il Belgio) lo vedo relativamente al sicuro.
Io non sto dicendo che dobbiamo dire "poverino, piccolino" come dici tu. Anzi, sono della tua opinione a riguardo. Una persona che ha bisogno viene sempre aiutata dallo Stato. Parlo di Stato sociale, che esiste per tutti, tranne per gli immigrati irregolari sotto molti aspetti. Perché l'opinione pubblica allora si lamenta solo del fatto che aiutiamo anche gli immigrati regolari? Non giudico la bontà' o meno del nostro stato sociale. Parlo del fatto che se dai qualche euro al mese a una persona che ha poche possibilità, ma e' bianca, allora ok. Se invece li dai a una marroncina, allora "sono qui a rovinarci, sono pericolosi, dove andremo a finire...". E' una cosa che non concepisco.
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#NousAvonsDéjàGagné
Qualche dato interessante: http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs...graphic_en.pdf
Tolti i paesi irrilevanti (Lussemburgo, Estonia, etc) Italia e Spagna sono i due paesi europei con la più alta percentuale di residenti provenienti da paesi fuori dall'Unione Europea (che, comunque la si veda, sono del tutto inoffensivi dal lato della sicurezza nazionale). La Francia è ben più sotto; la Lombardia potrebbe facilmente essere la regione europea con la più alta incidenza in assoluto.
Questo non fa altro che confermare la mia idea che gli immigrati di prima generazione non sono assolutamente un problema - lo sono invece le seconde (e forse terze) generazioni qualora non vengano integrate adeguatamente, e la Francia è l'esempio principe di ciò, avendo prima fatto entrare in numeri altissimi (peraltro ok le colonie, ma non mi è ben chiaro il perchè abbiano aperto le maglie così tanto) e poi ghettizzato i propri stessi cittadini di origine araba. Recipe for a disaster. Noi alla terza generazione non ci siamo ancora arrivati, e la seconda generazione tende ad essere ancora prevalentemente sotto i 18 anni, ma siamo ugualmente sulla "buona" strada dei cugini, solo a scoppio ritardato.
Ma tu stai a guardare l'opinione pubblica?
Guarda che sono gli stessi del gomblotto e delle sciekimike
Non parliamo di opinione pubblica, ma di cose concrete. Tutti gli immigrati regolari hanno accesso ai servizi quanto i cittadini italiani, e hanno tutti pari opportunità. E tutti, allo stesso modo, possono beneficiare di aiuto. Non mi risulta che alla Caritas un non-italiano venga cacciato. O sbaglio? E, indoviniamo un pò, chi è che fa le donazioni alla Caritas? Tutti i cittadini che, indirettamente, sostengono le persone in difficoltà (immigrati e nostrani).
Che l'immigrato irregolare non abbia accesso a questo mi sembra più che giusto! Ma vorrei ben vedere! Con quale titolo dovrebbe usufruire dei servizi collettivi quando lui per primo non ha alcun titolo per stare qui? Ma non scherziamo!
Lou soulei nais per tuchi
Per approfondire con qualche altro numero più o meno omogeneo: il 17% della popolazione residente a Milano comune proviene da paesi extra-EU (la seconda incidenza percentuale in Europa tra le major cities e, caso particolare per l'Italia, con pochi immigrati europei); lo stesso dato per Parigi comune è del 10% (ma lo ritengo un dato fallace, perchè la distribuzione degli stranieri è sicuramente sbilanciata verso l'Ile de France, per la quale però non trovo dati) mentre per Londra (in questo caso area metropolitana) è del 24% (la prima incidenza percentuale in Europa). Questo indica con una certe evidenza che le migrazioni non sono un problema; la mancata integrazione degli immigrati invece lo è, ed è molto grosso.
Sulla carta sì. Il problema giace però nell'atteggiamento delle persone: se il comune sicuramente non discrimina nell'erogazione dei servizi, il comune cittadino lo fa: fa sentire lo scuretto un diverso, non gli dà un lavoro se ha un'alternativa dalla pelle più chiara, fa battute discutibili. E l'italiano medio lo fa più di tanti altri, in un continente che è comunque profondamente razzista in generale.
Questo è esattamente quello che porta alla ghettizzazione e alla conseguente estremizzazione, a cui noi non stiamo ancora assistendo più di tanto perchè nel nostro caso, a differenza di quello francese, l'immigrazione è un fenomeno più recente. Dagli tempo e vedrai.
In tutta franchezza la discussione mussulmano si mussulmano no mussulmano da dove, come e perchè è esattamente ciò che si aspetta e vuole, tra le varie altre cose, chi organizza gli attentati.
E cercare le cause che spingono gli attentatori nati e cresciuti in casa a fare ciò che hanno fatto lo trovo ingenuo.
Semplicemente perchè se non li avessero trovati li ( e sempre se ciò che ci raccontano sia vero) sarebbero stati trovati altrove, basta guardare agli attentatori della versione ufficiale 11 settembre.
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