Citazione Originariamente Scritto da Marco.Iannucci Visualizza Messaggio
Ancora con questa storia delle manifestazioni? Non è nella loro cultura manifestare (se non per motivi tribali religiosi).
Purtroppo a livello di società civile stanno quasi all'anno zero. è per questo che dovrebbero evolvere per conto loro. Nel senso che quando entrano in occidente, devono attenersi alle regole dei paesi civili, quindi niente carne halal nelle mense scolastiche, niente permessi speciali ramadan e stupidaggini simili. Nel loro paese invece in caso di guerre non vanno aiutati, devono imparare da soli il prezzo della sofferenza data dalla mentalità chiusa, retrograda, antiliberale, e lottare loro internamente per ottenerla. Insomma devono passare per una profonda loro crisi culturale, sociale, religiosa, senza la nostra interferenza.
Purtroppo partecipando a causa della globalizzazione a queste guerre, faremo si che la popolazione non prenda mai coscienza e non evolva mai riguardo al proprio potere in termini di "opinione pubblica"


Lo scontro di civiltà deve essere loro interno.
Quoto, e incornicio.
Il problema l'hai evidenziato bene: globalizzazione a cui aggiungo "interessi economici".
Non solo dei quattro magnati dell'industria degli armamenti, ma di interi Paesi.
Guardiamo il caso della Libia.
Avrebbe potuto essere una guerra civile "classica", nella quale, alla fine, il popolo ottiene il governo che si merita. E invece non è stato così, perchè l'Occidente ha bisogno di contratti più favorevoli per l'importazione di gas e petrolio, perchè le industrie delle armi hanno bisogno di un mercato di sbocco. E dunque, non appena si crea una qualsiasi guerra interna immediatamente ci sono mani straniere che la fomentano, sposando l'una o l'altra fazione. Con il risultato che, chiunque prenda il potere dopo, sarà sempre il risultato di un'interazione straniera, e non interna.
Ma accade anche con l'Isis, e direi quotidianamente. Stati Uniti e Russia in maniera indiretta forniscono armi e munizioni agli jihadisti, nel contempo armano anche i pasdaran curdi, l'Arabia Saudita fornisce supporto logistico all'Isis, la Turchia e in seguito l'Europa ne acquistano il petrolio a prezzo inferiore a quello di mercato, l'Iran drizza le orecchie e freme all'idea di un ennesimo stato sunnita come vicino di casa, gli Hezbollah libanesi spalleggiano Assad perchè anti-sunniti, i foreign fighters indottrinati da fanatici vanno lì a combattere da ogni angolo,e chi più ne ha più ne metta. Risultato? I siriani e gli iracheni sono ancora e sempre, per l'ennesima volta, in balìa di potentati stranieri.
Se vogliamo finirla una volta per tutte, sul piano ideologico e legislativo usiamo il pugno di ferro, e sul piano economico/di sviluppo ci liberiamo una volta per tutte dalla dipendenza dal petrolio e dal gas naturale e dalla dittatura delle industrie degli armamenti.