Non ci vedo nessun paradosso tra il riconoscere parità di diritti e l'affermare che dal punto di vista dei diritti civili la nostra (intesa come occidentale, non come italiana purtroppo...) sia la più evoluta tra quelle esistenti.
E il fatto che sia la più evoluta rende, o meglio dovrebbe rendere, il passaggio "dell'esportazione" meno breve.
Non credo che sia "necessario" arrivare al punto di crisi per capire che certe cose non funzionino.
Sul principio di tolleranza in realtà io non posso dare lezioni a nessunoperchè più passa il tempo meno lo sono. Sono tra quelli convinti che sia oltremodo abusato anche il principio fondamentale della libertà di opinione...
Figuriamoci come la penso degli intolleranti...
Questo intendevo. Se lasci fare "alla natura" (o nel caso specifico lasci tutto nelle mani del mercato) i ghetti de facto sono inevitabili. E lasciar fare alla natura è sicuramente la via più facile. Il ghetto prima di formarsi e magari prendere la deriva peggiore ha bisogno di tempo quindi la patata bollente toccherà poi a chi viene dopo.
Così nel frattempo son tutti contenti, poi dopo qualche anno o qualche lustro saltan fuori le Molenbeek e tutti cascano dal pero...
Nell'esempio che hai fatto il problema non sono i bambini... Non conosco nessun bambino che naturalmente discrimini. Cominciano a farlo quando gli viene insegnato o quando lo apprendono da soli frequentando chi discrimina (adulto o coetaneo che sia). Insomma... Non darei ai bambini le colpe dei genitori...
E comunque piuttosto delle Molenbeek io il rischio di far stare qualcuno meno abbiente vicino a quelli più abbienti lo correrei.
Il problema non è la costituzione in questo caso.
Nel momento in cui all'interno delle mura è tollerato questo stato di cose in base a cosa puoi imporre qualcosa di diverso? Ci pensa il tempo... Con la moglie cresciuta nell'oscurantismo funziona. Con i figli invece cresciuti qui diventa più difficile. E si itera con il passare delle generazioni. Quindi o sei un criminale e appartieni a quei pochi che "ammazzano la figlia o la sorella perchè vuol vivere all'occidentale" oppure sei uno normale e col tempo 'ste cose son destinate a sparire.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ma, vedi, di per sé già nel considerarsi "la cultura più evoluta" si introduce un criterio di valore, e quindi di discriminazione; le altre sono "meno evolute" (se va bene) sino a "troglodite" (poverine... quindi abbattiamogli la foresta e costruiamogli case-dormitorio per portarle alla civiltà superiore... il risvolto, tragicamente, è questo. Per alcuni, diviene esattamente questo)...
C'è una contraddizione di fondo fra il pensarsi i più evoluti nei diritti civili, e il fare una classifica di merito fra "visioni del mondo". Anche avere la propria visione del mondo dovrebbe essere un diritto civile riconosciuto.
Infatti ho scritto: "seguendo l'educazione ricevuta"
Da lì non scappi: il bambino, non per colpa sua, ma crede e riproduce ciò che ha sentito a casa.
Se mi penso da bambina, mi faccio impressione.
E anche senza educazione esplicita- Il bambino esplora il mondo, e davanti a ciò che è sconosciuto guarda primariamente il comportamento di chi riconosce come "protettore". Ciò si cui ha paura la mamma, è da temere; ciò che la mamma vede come "buono", è buono.
Oltre al rischio devi metterci i soldi, anche, perché le zone residenziali hanno costi più elevati già a partire dal terreno.
Se sei un Comune, scegli 20 alloggi in edilizia popolare mettendo a disposizione terreni "marginali", o 5 su tereno che ti costa un patrimonio ad acquistarlo? Cosa risolve meglio il problema immediato?
Ma infatti ognuno può legittimamente avere la propria visione del mondo finchè rimane nei confini della legge.
E non c'è nessun elemento discriminatorio nel considerare meno evolute altre culture o società: nel momento in cui uno è qui ha, anzi deve avere gli stessi diritti (civili per esempio) indipendentemente da dove provenga.
Discriminatorio è dire (o mettere in pratica) "tu donna che provieni da un posto dove le donne non hanno diritti te li scordi pure qui".
Hai proprio centrato il vero problema: il guardare gli effetti immediati senza curarsi dei problemi, molto verosimilmente peggiori, che si creeranno a lungo termine.
La classica politica del sondaggio che si vede ogni giorno come stia funzionando alla grande.![]()
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Bene.
Siamo giunti a un importante risultato. Diciamolo chiaro una volta per tutte: al diavolo le culture altre e tutto il politically correct, certe cose da noi o non le fai o torni a casa tua...
A partire dalle deroghe alle norme sulla macellazione indolore degli animali, passando per gli harem non registrati e senza alcuna tutela di legge o parità con la prima moglie, sino alle mutilazioni femminili che sottobanco anche i nostri chirurghi devono affrontare per evitare guai maggiori... tutte cose che non si dicono, che non sta bene dire...
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