Posso provare a cercare, ma ne dubito fortemente. Essendo la religione un dato sensibile mi aspetto poche informazioni anche solo statistiche. Ma hai visto mai.
EDIT: CVD; non ho trovato niente del genere (anzi... Neanche lontanamente simili) sul DB del fu Eurostat. Attendo suggerimenti.
Considerato che non più di 4 gg fa ho visto donne arabe sfilare a volto scoperto e relativamente vestite in mondovisione non credo proprio che il "tutte" sia rappresentativo della realtà lavorativa.
Fortunatamente non tutto il mondo islamico è Arabia Saudita, talebani e sharia.
Io fortunatamente con simili ritardati non ho a che faree il mio tempo libero ho modi migliori di spenderlo che non leggere i suoi deliri.
Come, restando tra noi purosangue, non leggo quelli di Adinolfi e di sua moglie...
Ma il punto non è la presenza dei deficienti o dei trogloditi. Il punto è quanti siano. Finchè son pochi va bene.
Che li faccia fuori prima che ci arrivino...
Mi sa che non ho capito la domanda.
Ultima modifica di FunMBnel; 09/08/2016 alle 08:47
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Non c'è "scienza" e non c'è "dimostrazione".
Ci sono "visioni del mondo" a confronto.
E' qui che io dico che si può arrivare al paradosso: considerare tutte le culture uguali e di pari diritto (e quindi anche accettare che in altri mondi ci siano diversità tra uomini, ad esempio, o altre cose per noi aberranti), oppure ammettere con serenità che esistono culture "più evolute" e quindi verso i quali traguardi è fisiologico che tutti tendano (ma da qui a pensare di accelerare la tendenza, sino a portare direttamente la civiltà, il passo è breve e il rischio alto).
Ci muoviamo fra questi due estremi possibili, ed entro essi dobbiamo trovare un equilibrio.
Vedi? è tutto relativo... di fronte alla perdita della bistecca, riscopri anche tu antichi valori, dai quali ti professavi razionalmente libero!
Infatti. Vedi sopra. E' qui il paradosso davanti al quale nulla è più ovvio e scontato, ma occorre ragionare e soppesare, per individuare la via di equilibrio. E' il punto di crisi, quello che ci obbliga a pensare.
Nel momento in cui nella mia tolleranza accetto il comportamento di un intollerante, va bene /non va bene? tollerare gli intolleranti, o venir meno alla tolleranza, per difenderla eliminando gli intolleranti?
Al mio paese ci hanno provato. C'è stata una specie di rivolta degli abitanti, poi hanno dovuto digerire la cosa. Qualcuno se ne è andato subito, prima che fosse troppo tardi. Altri che successivamente hanno dovuto vendere perché trasferiti altrove, hanno trovato i prezzi crollati, e da una casa pagata un botto si sono trovati con in mano una casa nella media.
Crollano i prezzi e la richiesta: questo succede. Intanto gli edifici sono già più vecchiotti e meno dotati, quindi il loro valore diminuisce di anno in anno già fisiologicamente. Prima o poi divengono abbordabili per la fascia emergente dei "popolari", che intanto si è formata, e che quando può compra nelle ex-case degli sciuri, ormai superate... alla fine, si riproduce il quartiere popolare.
A parte questo, nelle zone residenziali il terreno costa in partenza molto di più, quindi non è facile farci su case popolari... a meno che non si voglia farsi del male...
Non lo dico io. Lo dicono gli architetti, credo...
D'altra parte, puoi anche fare una casa di buona estetica ma in edilizia popolare; quello che cambia, sempre per problema di costi, è lo spazio attorno. Case con grande giardino (terreno, piante, giardiniere, bambini che possono andare a fare sport/attività anziché devastare i lprato etc.), accanto a esteticamente validi palazzoni senza giardino (no spese per terreno vuoto, no manutenzione, ragazzini che giocano in strada, ragazzini che invadono i giardini "riservati ai condomini" dei palazzi "bene" etc.). Sin dalla base, delinei comunque la non integrazione. Perché, seguendo l'educazione ricevuta, i bambini sono i primi a discriminare, a partire da "io ce l'ho firmato, tu non vali un c...".
ma puoi anche tenerlo a contatto, dipende quanta paura gli incuti. Le donne che non possono uscire sul balcone, quelle che possono girare solo velate, quelle che non possono imparare la lingua, e non possono parlare con gli altri, quelle che girano in due o più al seguito di un solo uomo con bambini in proporzione... insomma, io ne vedo tante in giro. Troppe, anche fossero solo il 0,000000001 % per un paese la cui Costituzione dichiara pari diritti per tutti.
Non ci vedo nessun paradosso tra il riconoscere parità di diritti e l'affermare che dal punto di vista dei diritti civili la nostra (intesa come occidentale, non come italiana purtroppo...) sia la più evoluta tra quelle esistenti.
E il fatto che sia la più evoluta rende, o meglio dovrebbe rendere, il passaggio "dell'esportazione" meno breve.
Non credo che sia "necessario" arrivare al punto di crisi per capire che certe cose non funzionino.
Sul principio di tolleranza in realtà io non posso dare lezioni a nessunoperchè più passa il tempo meno lo sono. Sono tra quelli convinti che sia oltremodo abusato anche il principio fondamentale della libertà di opinione...
Figuriamoci come la penso degli intolleranti...
Questo intendevo. Se lasci fare "alla natura" (o nel caso specifico lasci tutto nelle mani del mercato) i ghetti de facto sono inevitabili. E lasciar fare alla natura è sicuramente la via più facile. Il ghetto prima di formarsi e magari prendere la deriva peggiore ha bisogno di tempo quindi la patata bollente toccherà poi a chi viene dopo.
Così nel frattempo son tutti contenti, poi dopo qualche anno o qualche lustro saltan fuori le Molenbeek e tutti cascano dal pero...
Nell'esempio che hai fatto il problema non sono i bambini... Non conosco nessun bambino che naturalmente discrimini. Cominciano a farlo quando gli viene insegnato o quando lo apprendono da soli frequentando chi discrimina (adulto o coetaneo che sia). Insomma... Non darei ai bambini le colpe dei genitori...
E comunque piuttosto delle Molenbeek io il rischio di far stare qualcuno meno abbiente vicino a quelli più abbienti lo correrei.
Il problema non è la costituzione in questo caso.
Nel momento in cui all'interno delle mura è tollerato questo stato di cose in base a cosa puoi imporre qualcosa di diverso? Ci pensa il tempo... Con la moglie cresciuta nell'oscurantismo funziona. Con i figli invece cresciuti qui diventa più difficile. E si itera con il passare delle generazioni. Quindi o sei un criminale e appartieni a quei pochi che "ammazzano la figlia o la sorella perchè vuol vivere all'occidentale" oppure sei uno normale e col tempo 'ste cose son destinate a sparire.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
la badante e donna delle pulizie lo faceva la mia ex polacca. Non ci sono problemi a farlo, lei non se ne vergognava
faceva un lavoro onesto
e sai perché ti ho citato questi lavori? perché è più facile, non serve un diploma o una laurea
non serve una certificazione che ti abilita a pulire un appartamento
ti sei domandato quante persone straniere vengono in Italia che non hanno un diploma? tanti, non tutti
se vai all'estero e vuoi vivere, qualcosa devi fare
a meno che non campi d'aria
sbagliato. Proprio la mia ex aveva il diploma per fare l'infermiera
c'ha provato a fare domanda ma... è difficle trovare lavoro in Italia (e che servono le infermiere in Italia? ma non sia mai... ti lascio immaginare il perché)
comunque qualcuna c'è, la competenza qualche volta viene premiata in Italia, meglio così
che strano, mi dici
sono razzista ? no, altrimenti non mi sarei messo con una straniera
ma la risposta la vedi sopra
qui non si sta parlando di avvocati e dirigenti di azienda, quelli li abbiamo nei board di tutte le aziende di tutto il mondo
qui si sta parlando di persone che sono sbarcate con gommone o che si sono presentate alla frontiera in cerca di un lavoro e di un nuovo futuro
quanti dirigenti e avvocati stranieri vedi alla Caritas? ve ne saranno, chi dice di no, ma la percentuale sfiora lo 0,0... %
ah, 2 ingegneri ucraini conosciuti personalmente perchè nel 2014 abbiamo venduta la macchina di mio padre fanno: lei la badante e donna delle pulizie, il marito imbianchino, muratore, aggiusta computer
sono 2 tipi in gamba. Hanno un figlio di 8 anni e ho consigliato loro di fargli imparare ANCHE la lingua del loro paese perché aiuta sia il bambino che la società
non capisco perchè un egiziano si faccia i conti e un rumeno no
come se i rumeni e i polacchi vivano nell'agiatezza
ma mi spieghi perché debbano essere emarginati rispetto a un figlio di un filippino o di un cinese?
ma li emargini tu? sei selettivo?
visto che mi parli di emarginazione spiegami perchè 2 culture differenti dalla nostra sono:
- una integrata
- l'altra emarginata
e non mi venire a dire che i cinesi hanno lo stesso nostro punto di vista sennò vengo a Somerset e ci facciamo 2 chiacchere in un pub
sei andato fuori tema
ma concludendo: ancora non hai risposto alla domanda iniziale che ti avevo posto inizialmente
se vuoi puoi rispondermi, altrimenti chiudiamo qui il discorso
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
che fai rilanci nel mio campo? il succo della questione con Kima era proprio su questo
sei intervenuto e i suggerimenti me li aspettavo da te
esitono, il Mondo è bello perché vario
sul fatto "finchè son pochi va bene": anche qui tra "purosangue" c'è gente che metterebbe nei lager chi la pensa in modo differente da loro
non li considero folklore locale, ma qualcuno da cui bisogna prendere le distanze pochi o tanti che siano
ma non decido io
ripeto la domanda:
il termine moderato islamico a cosa lo stai paragonando?
perché ultimamente ho scoperto che i buddisti (che notoriamente è la religione della pace, così dicono, eh) se si arrabbiano sono come gli altri (vedere Birmania)
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il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Il senso del mio intervento è che i casi di ogni nostra singola esperienza personale non possono fare statistica.
Se poi di statistiche ufficiali pubbliche non ce ne sono, sarà mica colpa mia?![]()
Ecco... Sul "bello" potremmo discutere...
Se hai letto quel che ho scritto ad alexeia è il caso che pure io non decida... Forse è l'età, ma se fossi io il capo supremo almeno per un po' di tempo farei sembrare Erdogan un campione di democrazia e pluralismo...
Sul "prendere le distanze" son perfettamente d'accordo.
Ma rimaniamo sempre nell'ambito dell'opinione.
Diciamo ad un moderato religioso.
Ad uno che non si fa dettare da un qualsivoglia testo sacro il modo in cui vivere.
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Vai tranquillo che nel momento in cui l'atteggiamento discriminatorio prende il sopravvento non chiede la carta d'identità. Se "localmente" il gruppo più numero è quello filippino son loro "gli extra"; come lo sono i pakistani (tutti terroristi), i cinesi (tutti sfruttatori di bambini) ecc. ecc. ecc.
Quando parli di emarginazione a cosa ti riferisci in particolare? Perchè il caso (becero) dell'egiziano che hai citato non è esattamente un caso di emarginazione. L'hai detto tu stesso che lavorava, stava con gente ecc. ecc. ecc.
Qui il problema è nel ruolo della donna (e non per dire che sia un problema minore).
E non brillano certo per amalgama.
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assolutamente, Bax
mica ho detto che sei l'Istat
però se uno vive in una grande città vede le differenze. Minime? può darsi
ehhhh...
lassam perdere
ricordati: siamo amiciiiiii
prendo atto di ciò che hai scritto, che poi è quello che mi auspico pure io
per qualsiasi religione o ideologia
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caso dell'emarginazione? in realtà tutto è nato dal discorso fatto non ricordo da chi che parlava che c'erano gruppi emarginati
la mia risposta fu che se non provi a parlare la lingua del posto difficilmente riesci a integrarti facilmente, anzi, rischi proprio l'emarginazione
da lì è nata tutta la sequenza con Kima dicendomi che lui e altre persone italiane stanno in Inghilterra ma non si sforzano ad avere contatti con i locali e parlano in italiano esclusivamente (non riesco a capire se parlano a gesti al supermercato)
poi mi chiedi se può essere becero tutto ciò? direi frustrante e umiliante per chi la subisce
pronto soccorso di Ostia, una donna, presumibilmente araba, tentava di farsi capire allo sportello
ora: l'operatore del nosocomio può essere pure coatto/a e capire il romanesco e forse l'italiano non al 100%
ma giustamente diceva alla donna di parlare in italiano e non in arabo
la donna parlava esclusivamente arabo e neanche in inglese (almeno avremmo tentato di tradurre all'operatore)
e si vedeva nei suoi occhi l'impotenza, la rabbia ma nessuno di noi era in grado di darle una mano
francamente mi è dispiaciuto tanto, anche perché se stava lì un motivo non bello ci deve essere pur stato, ma cosa altro avremmo potuto fare?
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il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
[QUOTE=kima;1060399254]Fabio, mi riquoto per te.....
Rileggi con piu attenzione, é scritto tutto in italiano. Peró mi va bene lo stesso se tu ci leggi che noi si va di segnali di fumo con gli alieni locali 👽![]()
Ps: mi fate impazzire con questi vostri messaggi a risposta multipla!!!![]()
Pps: sull altra domanda gia ti avevo risposto, ma comunque posso aggiungere che li nel frusinate ho incontrato una marocchina che faceva la commessa in un negozio di scarpe, stava senza velo e parlava in italiano. Poi ad un matrimonio c era una ragazza tunisina fra gli ospiti, stava senza velo, parlava italiano, e s é bevuta una petroliera di alcolici. Poi qui in uk in ospedale é pieno di infermiere velate... Che parlano in inglese... O almeno credo...visto che non le capisco e se le chiamo in italiano non si girano(...ehmm...devo scriverlo che é una "battuta"
)...
Queste le mie opinioni/esperienze personali... Lungi da me volerti convincere, e la cosa non muta la mia stima e rispetto verso di te.
Ppps: in un tuo mess ricordo che mettevi i cinesi fra gli esempi di integrazione, se non erro.... Beh, qualche mese fa passavo per stazione termini.... In pratica nove negozi su dieci avevano solo le scritte in cinese e chi li gestiva non parlava una h di italiano... Integratissimi direi![]()
Pppps: mi autocensuro per la multirisposta orrenda di cui mi sono appena reso autore!![]()
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