[QUOTE=kima;1060399990]
unico commento (mio personale) sulla parte in grassetto: sbaglia la ragazza, ma è una mia visione
come sbagliano gli inglesi (occidentali) ad alzare il gomito tanto
bere si, ma con moderazione anche perchè l'alcool non è che faccia poi tanto bene
ma ripeto è una mia visione del mondo
non voglio fare il puritano
[QUOTE=kima;1060399990]
anche da parte mia, Kima
si fa per parlare, anche perché non siamo noi che gestiamo il Mondo
[QUOTE=kima;1060399990]qui a Ostia mi vengono in mente, al volo, 3 negozi gestiti da loro (casalinghi) + 2 bar nelle immediate vicinanze (raggio di 1 km)
la conoscenza dell'italiano non è il loro forte, in uno si fa aiutare nella traduzione dai figli che vanno a scuola (circa 10-12 anni)
mentre al bar le ragazze apprendono e si sforzano di imparare (altrimenti non vendono)
proprio fianco a me abita una famiglia che ha il negozio di casalinghi
la cordialità è buongiorno, buonasera con sorriso (poi magari dicono peste e corna degli italiani)
PS: multirisposte??
caro Kima, si impara con anni e anni di frequenza del forum
e bisogna stare al passo con i tempi, altrimenti il Bassini di sotterra di messaggi(lui è il Re)
buona serata
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Sicuramente è fondamentale.
Compiere questo passo però, specie per chi non è un bambino, richiede aiuto. Conosco un paio di esperienze canadesi in merito. Non so niente di come funzioni da noi.
E' sicuramente un problema.
Ma non parlava 'na parola nè di ITA nè di ENG per scelta o magari perchè arrivata da poco? Perchè nel secondo caso poraccia... Nel primo chi è causa del suo mal...
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Ma, vedi, di per sé già nel considerarsi "la cultura più evoluta" si introduce un criterio di valore, e quindi di discriminazione; le altre sono "meno evolute" (se va bene) sino a "troglodite" (poverine... quindi abbattiamogli la foresta e costruiamogli case-dormitorio per portarle alla civiltà superiore... il risvolto, tragicamente, è questo. Per alcuni, diviene esattamente questo)...
C'è una contraddizione di fondo fra il pensarsi i più evoluti nei diritti civili, e il fare una classifica di merito fra "visioni del mondo". Anche avere la propria visione del mondo dovrebbe essere un diritto civile riconosciuto.
Infatti ho scritto: "seguendo l'educazione ricevuta"
Da lì non scappi: il bambino, non per colpa sua, ma crede e riproduce ciò che ha sentito a casa.
Se mi penso da bambina, mi faccio impressione.
E anche senza educazione esplicita- Il bambino esplora il mondo, e davanti a ciò che è sconosciuto guarda primariamente il comportamento di chi riconosce come "protettore". Ciò si cui ha paura la mamma, è da temere; ciò che la mamma vede come "buono", è buono.
Oltre al rischio devi metterci i soldi, anche, perché le zone residenziali hanno costi più elevati già a partire dal terreno.
Se sei un Comune, scegli 20 alloggi in edilizia popolare mettendo a disposizione terreni "marginali", o 5 su tereno che ti costa un patrimonio ad acquistarlo? Cosa risolve meglio il problema immediato?
Comunque, qualcosa di strano c'è.
Mia mamma insegna volontaria italiano ai corsi della Caritas. Ha le faune più varie, maschi e femmine di tutte le provenienze, e che inizialmente spesso non spiccicano una parola. Curiosamente, le uniche femmine non rappresentate sono quelle islamiche, anche se sappiamo che ce ne sono (a casa dei rispettivi compagni, frequentanti).
Non è statistica, ma solo campionamento a caso sul campo, nell'arco di anni e di centinaia di persone passate da quei banchi...
Ma infatti ognuno può legittimamente avere la propria visione del mondo finchè rimane nei confini della legge.
E non c'è nessun elemento discriminatorio nel considerare meno evolute altre culture o società: nel momento in cui uno è qui ha, anzi deve avere gli stessi diritti (civili per esempio) indipendentemente da dove provenga.
Discriminatorio è dire (o mettere in pratica) "tu donna che provieni da un posto dove le donne non hanno diritti te li scordi pure qui".
Hai proprio centrato il vero problema: il guardare gli effetti immediati senza curarsi dei problemi, molto verosimilmente peggiori, che si creeranno a lungo termine.
La classica politica del sondaggio che si vede ogni giorno come stia funzionando alla grande.![]()
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Bene.
Siamo giunti a un importante risultato. Diciamolo chiaro una volta per tutte: al diavolo le culture altre e tutto il politically correct, certe cose da noi o non le fai o torni a casa tua...
A partire dalle deroghe alle norme sulla macellazione indolore degli animali, passando per gli harem non registrati e senza alcuna tutela di legge o parità con la prima moglie, sino alle mutilazioni femminili che sottobanco anche i nostri chirurghi devono affrontare per evitare guai maggiori... tutte cose che non si dicono, che non sta bene dire...
può darsi che sia arrivata da poco
non so cosa successe, subito dopo entrai perché stavo accompagnando mio padre
ricordo il suo viso con l'espressione di sentirsi impotente (e anche di rabbia generica, non verso qualcuno in particolare) perché nessuno poteva darle una mano
si passa un brutto momento
a latere: quando andai in Polonia nel 2001 trovai una situazione simile (stavo da solo perché stavo andando da lei nel nord-est ai confini con la Bielorussia)
nessuno che parlava inglese o tanto meno italiano (solo 2-3 persone)
nazionalisti che neanche in Francia...
io mi ero portato in vocabolario italiano - polacco
(facevano finta) di non capirmi e io senza perdermi d'animo rompevo gli zebedei parlando sommariamente polacco con quel poco che stavo imparando
alla fine una risposta la ottenevo
ora so che la situazione è nettamente migliorata, l'inglese è "accettato" come linguaggio di scambi culturali
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Ah sicuramente lo sanno molto meglio di noi![]()
EF EPI - Il più ampio rapporto internazionale sulla competenza dell'inglese nel mondo
Va detto inoltre che il grado di consapevolezza della propria conoscenza di una lingua (come di altro) é direttamente proporzionale alla quantita e qualita di occasioni che si hanno di venirci in contatto.
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