Le potenzialità ci sono eccome, ma come ho potuto notare questa estate, vengono sfruttate forse al 25% al mare e al 5% in montagna. Pescara ad esempio potrebbe attirare molti più turisti, ma li "respinge" anche con prezzi decisamente fuori mercato (una matrimoniale in 4 stelle, va bene fronte mare l'albergo, ma a 130€/notte a settembre "non esiste"). Non mi sembra poi che ci sia tutta questa politica di attrazione di turisti stranieri né del Nord Italia, anche con voli charter verso Pescara stessa, poche famiglie che vanno per conto loro; per il 90% i turisti sono gli abruzzesi stessi e qualche laziale (da Roma più verso il Teramano). Le montagne sono belle, ma non c'è nulla di paragonabile all'organizzazione alpina di sentieri, rifugi ed anche paesi.
yes
per quanto riguarda la costa si stanno muovendo un po' di più adesso
mi ricordo negli anni '70 in provincia di Teramo i cartelli con le scritte in tedesco (frei zimmer) un po' timidamente apparivano, ma si sono fermati lì
poi manca la pianificazione anche dall'alto
per caso ieri nella sezione nowcasting Italia Centrale un utente ha postato delle immagini di castelli nella zona dell'Aquilano che non avevo mai sentito dire
alcuni di questi sono diventati B&B e a quanto pare anche con discreto successo
se la regione predisponesse una maggiore attenzione e divulgazione di ciò che si ha nel proprio territorio, ne guadagnerebbero tutti
altro esempio? nel Teramano ci diverse abbazie: una di queste è Santa Maria di Propezzano
la conosco perché i miei nonni si sposarono lì e nella ricorrenza delle nozze d'oro si rifece la cerimonia proprio dentro questa chiesa
arte romanica, semplice ma suggestiva, insomma da visitare
ma non è pubblicizzata, anzi quasi nascosta e non facilmente fruibile perché alcune volte chiusa ai visitatori...
se fossimo in Toscana avremmo quintali di depliant in tutte le lingue alla pari di San Galgano o Sant'Antimo (posti meravigliosi)
you don't need the Weatherman to know where the wind blows - bob dylan
il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile - woody allen
Si arrabbia qualcunose dico che la Puglia non mi ha entusiasmato tanto (a parte il Salento), mentre ho trovato molto carina la Lucania (provincia di Matera). Le periferie di alcune cittadine pugliesi sono davvero brutte, non ricordo il posto esatto (nei pressi di Bari), dall'autostrada si vedevano le periferie di queste città con case poco curate, spoglie, intonaco rovinato... Poi sicuramente il centro era diverso, ma le periferie di quelle zone (Bisceglie, Bitonto... non ricordo esattamente) mi hanno dato una brutta impressione, e c'era anche molta sporcizia lungo le strade. Una cosa particolare, non avevo mai visto le prostitute sul posto di lavoro alle 8 di mattina (e dopo che al sud non si lavora
).
Sono disponibile, ci mancherebbe.
Ecco alcuni concetti radicati in alcuni strati sociali della popolazione meridionale, alcuni sono assurdi: 1) il nostro cibo è migliore rispetto al resto della penisola; 2) le nostre spiagge sono più belle e il nostro mare è più pulito; 3) al Nord c'è sempre la nebbia ; 4) al Nord ci odiano; 5) a noi è tutto dovuto perchè i Savoia hanno depredato le nostre terre, riducendoci in miseria e facendo proliferare la mafia. Eccetera eccetera...
Ne erano soggette molto le generazioni passate, oggi si studia di più e un po' tutti hanno la possibilità di viaggiare; si è quindi diffuso quasi il concetto opposto, ovvero che questa terra non ha speranze e che altrove è tutto perfetto, nei casi estremi si arriva a rinnegare le proprie origini e a cambiare forzatamente accento per non farsi "riconoscere". E' questo che non sopporto di alcuni miei conterranei; anzi, quando mi è capitato di aver a che fare con gente del Nord che forse aveva qualche pregiudizio nei confronti dei meridionali ho sempre mantenuto orgogliosamente il mio accento, ricevendo addirittura complimenti sull'onestà e sulle buone capacità lavorative, come se questi pregi non ci appartenessero per natura.![]()
rinnegare le proprie origine e' forse il piu' grosso peccato che un uomo possa compiere ed e' inaccettabile...i difetti che hai elencato si possono riassumere in un forte senso di provincialismo,ma questo e' comune anche qui in Toscana,anche qui c'e la convinzione che il cibo,il mare sia il migliore..anche qui si il campanilismo la fa da padrone ...i fondo il provincialismo e' forse il difetto che piu' accomuna i 60 e oltre milioni di nostri compaesani....penso che il senso di inferiorita' presente al sud e' una conseguenza di scelte politiche e economiche fatte a livello nazionale,c'e la volonta' precisa di tenere depresse intere aree della nazione,non e' colpa dei suoi abitanti se il tenore di vita e' basso...in ogni nazione accade questo,in ogni nazione c'e un "nord sviluppato" e un "sud depresso"....questo per motivi strategici,ogni nazione ha bisogno di avere un vasto sotto-proletariato a poco prezzo da utilizzare nei lavori piu' umili e piu' rischiosi.
Premetto che del sud Italia ho visto ben poco, infatti sono stato solo a Taormina nel 2009 per mezza giornata (ero in crociera), a Napoli nel 2012 per due giorni a trovare mio zio al Cardarelli e in questa occasione non ho avuto modo di vedere tutte le perle di Napoli: Mergellina, piazza del Plebiscito, Maschio Angioino ne tantomeno Pompei ed Ercolano, infine sono stato alle Eolie per una settimana l'anno scorso e a Catania per una mezza giornata.
Bene fatte queste promesse devo dire che Taormina mi è piaciuta moltissimo: avevo apprezzato soprattutto il teatro Greco-Romano, Napoli invece non mi è piaciuta per niente, l'unica cosa che ricordo con piacere è la pizza che abbiamo mangiato la sera nel centro a due passi da piazza del Plebiscito che però, come ho detto prima, non sono riuscito a vedere perchè quando dovevamo andarla a vedere mio zio si è sentito male e siamo dovuti andare all'ospedale. Per il resto mi avevano letteralmente scandalizzato sia i quartieri spagnoli (nei quali eravamo passati di sera) sia lo stile di guida dei napoletani, in particolare il fatto di non guardare minimamente se si usciva in retromarcia da un posteggio Inoltre durante la notte avevamo fatto fatica a dormire perchè davanti al nostro albergo c'era una tizia che continuava ad urlare: "Enrico se ti acchiappo, t'ammazzo, Enrico ecc...". Ricordo invece con estremo piacere la vacanza fatta alle Eolie (uno stage di Vulcanologia con la scuola), paesaggi davvero mozzafiato, in particolare la vista dalla cima di Vulcano e il tramonto visto da quella di Stromboli, gente molto cordiale, ottimo cibo (in particolare il pesce e i cannoli) ne hanno fatto una delle settimane (se non LA settimana) più belle della mia vita; unica nota negativa la visita di Catania, una città con molto potenziale, ma, a mio a parere, molto ma molto mal tenuta; se solo i suoi palazzi barocchi fossero restaurati sarebbe una città bellissima
Beh io non ho letto tutti i messaggi però posso raccontare la mia esperienza:
famiglia di origini abruzzesi, mio padre militare e quindi in giro in varie parti d'Italia poi è rimasto 18 anni in Liguria dove sono nato io, poi gli è venuta la nostalgia e a 18 anni siamo tornati tutti in Abruzzo e lui si é trovato un lavoro di ragioniere.
Beh che dire il mio imprinting mentale e linguistico è del nord,rivendico però le mie origini abruzzesi e guardo liguri ed abruzzesi senza peli sulla lingua,amo entrambe le regioni (ma la Liguria mi prende anche il cuore ).
Non sarei rimasto in Abruzzo se non avessi trovato le condizioni minime sindacali per il mio lavoro,paradossalnente le ho trovate più in Abruzzo,regione "cafona" ma in crescita negli anni 90 e 2000, piuttosto che nella Liguria "vecchia e ripiegata su se stessa".
Se fossi sceso altri 150 km più a sud(foggiano) avrei dovuto pagare il pizzo,e conoscendomi non avrei mai accettato.
In ogni caso preferisco il nord, quello vero,o Milano o Sud Tirolo,oppure in Germania dove mi trovo in sintonia su certi parametri di vita pratica (gli stessi per cui soffro un po' in Abruzzo).
Qui in Abruzzo faccio l'imprenditore edile e mi piace che si possa lavorare senza dover "ungere" e in un ambiente ancora sano (almeno la mia zona).(una realtà grezzotta ma plasmabile).
Linguisticamente basta vedere Wikipedia e si sa dove passano i confini linguistici nord centro e sud (confermati anche ad orecchio).
Le antiche dislocazioni dei popoli preromani hanno influenzato l'adozione del latino e la successiva nascita dei dialetti per cui l'area celtica ingloba Senigallia al nord, l'area osca fa risalire a latitudini da bassa Toscana i dialetti meridionali lungo l'adriatico (Teramo ma anche Ascoli), mentre il confine poi ingloba L'Aquila città (zona sabina) nei dialetti centrali e scendendo ancora più a sud anche parte della provincia di Frosinone è compresa nel centro.
Io personalmente ho sempre snobbato l'accento ligure,ed ancora di più il bruttissimo accento abruzzese delle mie parti (un oltraggio alla lingua di Dante).
Personalmente preferisco l'accento neutro , capisco ma non parlo i dialetti.
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 13/08/2017 alle 08:28
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