Mi accorgo di aver inaugurato la pagina 10 mila![]()
Wimbledon: finali con tribune piene, dal 28 giugno capienza al 50%
Le finali del singolare di Wimbledon si giocheranno in un Centre Court gremito, di fronte a 14.979 spettatori. A darne comunicazione sono stati gli organizzatori, che potranno contare anche su una capienza del 50% degli impianti fin dal primo giorno del torneo, il prossimo 28 giugno. Niente tradizionale 'ballot' per i biglietti: si apre la vendità giovedì e per poter accedere a Church Road si dovrà dare prova di aver completato il percorso vaccinale da almeno 2 settimane, oppure presentare l’esito negativo di un tampone. Per tutto il torneo la capienza sarà del 50% su tutti i campi, ma il governo ha confermato che per le finali - maschile e femminile - il Centrale sarà al completo.
domenica scorsa, 808 casi, oggi già 647 e mancano 10 regioni
Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..
Per passare in zona gialla servono almeno 50 positivi ogni 100.000 abitanti; oggi la "peggiore" è la Sicilia con 21 positivi ogni 100.000 abitanti, siamo ancora lontani mi pare...poi bisogna vedere che senso ha tenere ancora in vigore questo decreto a colori.
Cosa succede se mi contagio in vacanza in Spagna, Portogallo, Gran Bretagna? Le regole per rientrare in Italia dall’estero
Cinque elenchi di Paesi con diverse disposizioni, un questionario da compilare online, un modulo per la localizzazione: la giungla di disposizioni per capire come muoversi da e per l’Italia ai tempi della pandemia
Cosa succede se mi contagio in vacanza? Viaggiare ai tempi del Covid è più complicato che in passato, anche per questo motivo. Tra certificazioni, autorizzazioni, controlli e pass il rischio di trovarsi impreparati è dietro l’angolo. Ma bisogna considerare il fatto che il rischio di rimanere bloccati all’estero, come successo agli studenti a Malta, esiste.
Se malauguratamente ci si contagia o si viene sottoposti a quarantena per contatti stretti con positivi, scattano le disposizioni che impediscono il rimpatrio: e a quel punto il Green Pass è revocato, ed è previsto l’isolamento nei Covid hotel o nelle strutture previste dal Paese ospitante, generalmente (ma non sempre) a spese del governo che accoglie, ma con l’assistenza dell’Ambasciata italiana. Pur contenendo alcune eccezioni per chi viaggia regolarmente per lavoro o motivi di studio, le disposizioni per rientrare in Italia sono chiare, e severe. E, al di là delle regole estere, una persona contagiata in vacanza o a rischio contagio deve comunque sottostare alle regole di ingresso italiane.
Per chi crede di poter rientrare in Italia, è comunque sempre possibile contattare l’ambasciata o il consolato del Paese dove ci si trova, per verificare le possibilità per il rimpatrio in collaborazione con l’Unità di crisi della Farnesina. Bisogna ricordare, però, che nel caso degli studenti italiani bloccati a Malta questa opzione sembra non essere percorribile.
La disciplina generale per gli spostamenti da e per l’estero è contenuta in una serie di provvedimenti: nel Dpcm 2 marzo 2021 e nell’Ordinanza 14 maggio 2021 del Ministro della Salute, in vigore dal 16 maggio al 30 luglio 2021, e nell’Ordinanza 18 giugno 2021, in vigore dal 21 giugno al 30 luglio 2021.
Il primo passo per capire come muoversi in tema di vacanza (e rientri) è compilare il questionario sul sito Viaggiare sicuri, che dopo alcune semplici domande spiega cosa fare e quali certificazioni sono necessarie. Si consiglia sempre di verificare anche le norme previste dai Paesi in cui si sta andando, ma il nostro ministero degli Esteri indica cinque elenchi di Paesi per i quali sono previste differenti misure. Ci sono Paesi in cui non sono previste limitazioni per gli spostamenti in entrata e in uscita, Paesi considerati a
I Paesi del gruppo A
Al momento, non sono previste limitazioni per gli spostamenti da/per gli Stati e i territori contenuti nell’elenco A, ovvero San Marino e Città del Vaticano.
I Paesi del gruppo B
Dell’elenco B fanno parte Stati e territori a basso rischio epidemiologico, ma nessuno Stato al momento ne fa parte.
I Paesi del gruppo C
L’elenco C è invece corposo: ne fanno parte Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Israele.
Gli spostamenti da/per i Paesi dell’elenco C sono consentiti senza una motivazione particolare. Ma nel caso di soggiorno o transito dai Paesi dell’elenco C nei 14 giorni precedenti è richiesta la compilazione di un formulario online di localizzazione (denominato anche digital Passenger Locator Form - dPLF). E in base all’Ordinanza 18 giugno 2021, dal 21 giugno è inoltre obbligatorio presentare la Certificazione Verde Covid-19.
Nel caso in cui non sia possibile presentare la Certificazione verde Covid-19, è comunque possibile entrare in Italia. Come? Ci si deve sottoporre a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per un periodo di dieci giorni, informando il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria e fare un test molecolare o antigenico al termine della quarantena.
Per chi rientra dal Regno Unito, è obbligatorio isoalrsi di 5 giorni e un secondo tampone antigenico indipendentemente dal possesso del Green pass. I bambini al di sotto dei sei anni sono sempre esentati dall’effettuazione del test molecolare o antigenico, ma non dall’obbligo dell’isolamento. I minori di diciotto anni sono esentati dall’obbligo di isolamento solo nel caso in cui siano accompagnati da un genitore o un accompagnatore in possesso di Certificazione verde Covid.
I Paesi del gruppo D
L’elenco D comprende Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Tailandia: anche in questo caso non servono motivazioni specifiche per entrare, ma oltre al tampone da effettuare entro 72 ore dal rientro in Italia, bisogna sottoporsi ad una quarantena di 10 giorni, raggiungendo la destinazione solo con mezzo privato. Questo non vale per chi è in possesso di Green Pass e viene da Canada, Giappone e Usa: in questo caso si può entrare in Italia senza essere soggetti agli obblighi di test e isolamento fiduciario, ma solo compilando il modulo per localizzarsi e comunicando alle Asl il proprio arrivo in Italia.
I Paesi del gruppo E
L’elenco E comprende il resto del mondo: il rientro o l’ingresso in Italia, in caso di soggiorno o di transito nei 14 giorni precedenti da questo gruppo di Paesi, è sempre consentito ai cittadini italiani, dell’Unione europea o dell’area Schengen e ai loro familiari, così come a chi ha lo status di soggiornante di lungo periodo e ai loro familiari (o alle persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile). Serve sempre un tampone negativo entro le 72 ore prima del rientro e osservare un isolamento fiduciario di 10 giorni.
Il regime speciale
Il nostro Paese ha stabilito il divieto di ingresso in Italia per tutti coloro che provengono da Brasile (con alcune rare eccezioni), India, Bangladesh o Sri Lanka, che sono soggetti per o che vi abbiano soggiornato o vi siano passati nei 14 giorni precedenti il tentativo di ingresso in Italia.
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