
Originariamente Scritto da
alexeia
Cioè, non so... magari da qualche parte in qualche università è così... però non è normale se conosci università così, non sono normali.
La tesi di laurea è opera del laureando, sia pure guidata - ma non sempre perché i docenti spesso hanno altro a cui pensare - ma deve essere opera originale e inedita, con delle conclusioni "nuove" rispetto a quello che si sapeva sull'argomento trattato.
E' un'esercitazione per imparare a fare una ricerca, partendo da premesse, cercando lo stato dell'arte, raccogliendo e analizzando dati, per cercare di concludere con una qualche apporto nuovo all'argomento.
Una volta era così per la laurea in quattro anni, ma anche adesso non cambia. La tesina della triennale serve per imparare a scrivere in italiano, organizzare un discorso, comporre una bibliografia. E' un esercizio compilativo di cui in passato non c'era bisogno perché gli studenti sapevano già scrivere e organizzare un testo dalle scuole superiori.
Ma oggi serve proprio a questo. Per mettere in grado chi continua di poter fare una tesi di laurea come dio comanda.
Tant'è che in molti settori quelle che dicono qualcosa non solo di nuovo ma anche di significativo e interessante, vengono poi riprese dopo la laurea e pubblicate.
...60 m di pergamena contabile in latino e francese antico scritta - a zampa di gallina - a fine '300, mai analizzata in dettaglio da nessuno... e mi vieni a dire che non c'è elaborazione... SGRUNT...

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