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Discussione: Nuovo Virus Cinese

  1. #103461
    Vento forte
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Comunque io dopo essere stato sotto i 37 per la maggior parte della giornata ieri tra stanotte e stamattina sono arrivato a 37.5, ora di nuovo a 37 ma missà che varia di continuo...la cosa strana è che nemmeno mi sento particolarmente strano, solo un po' più accaldato del solito probabilmente. Ovviamente nient'altro, ma sono abbastanza perplesso....

    Consigliate di prendere la tachipirina?
    Ultima modifica di ale97; 23/08/2021 alle 10:59

  2. #103462
    Vento forte
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    No e si sa da subito, altrimenti se così fosse non avremmo avuto le tre ondate che abbiamo avuto
    Ma si è detto che i contagi principali avvengono nel privato, siamo fuori da questo, e il virus non si teletrasporta.

  3. #103463
    Vento forte
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    Ma si è detto che i contagi principali avvengono nel privato, siamo fuori da questo, e il virus non si teletrasporta.
    Ma veramente non lo ha mai detto nessuno....se si parla di banche o supermercati poi posso anche capire, ma che bar, ristoranti, mezzi pubblici e scuole siano luoghi sicuri non lo hai mai detto nessuno, nessuno che non facesse demagogia almeno.

    Lo abbiamo visto pure ad aprile dove a dispetto del fatto che fossero tutti "in giro" e che non ci fossero controlli la chiusura di determinate attività influiva positivamente sull'andamento dell'epidemia, è chiarissimo

  4. #103464
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da AbeteBianco Visualizza Messaggio
    Ma si è detto che i contagi principali avvengono nel privato, siamo fuori da questo, e il virus non si teletrasporta.
    Avvengono principalmente dove c'è interazione di persone, in modo nettissimamente prevalente al chiuso, se ogni gruppo familiare fosse una monade (nel senso leibniziano del termine) non esisterebbero né Covid19 né gran parte delle malattie infettive dell'albero respiratorio... Il virus passa attraverso mezzi di trasporto, ambienti di lavoro, scuola, locali (bar, ristoranti, centri commerciali, negozi) ma poi i grandi numeri li fa generando cluster dove l'interazione è intensa e meno protetta, ossia dove ci sono prossimità e "familiarità". Poi è ovvio che se una famiglia di 3 persone adulte abita in una villetta con 3 appartamenti indipendenti, ogni componente si chiude in uno di essi, comunicando con i familiari mediante telefono/web e praticando l'astinenza sessuale, ecc. allora non si genererà alcun cluster familiare, al massimo si ammalerà chi di loro sarà entrato in contatto con un positivo andando al lavoro o al bar (o magari l'"untore" sarà il commesso che porta loro la spesa a domicilio). Ma parliamo di realtà o di fanta-cazzate? Perché nelle realtà che conosco io l'interazione tra figli (in età scolastica)/genitori (in età lavorativa)/nonni (pensionati e con molto tempo libero) è abbastanza intensa e nei paesi è anche intensa quella tra fratelli, tra cognati e magari pure tra cugini di primo grado, ognuno con le loro relative famiglie.
    Ultima modifica di galinsog@; 23/08/2021 alle 11:21

  5. #103465
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Cosa succede con il coronavirus in Sicilia
    Dopo aver evitato di poco la zona gialla, i contagi sono cresciuti, molti ospedali sono in difficoltà e la campagna vaccinale continua ad andare a rilento
    23 agosto, 2021
    Da martedì 24 agosto e fino al 6 settembre, in 55 comuni della Sicilia sarà obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto nei luoghi affollati, saranno vietati gli assembramenti, e chi partecipa a banchetti o feste private dovrà sottoporsi a un tampone. Fino al 2 settembre in due comuni, Barrafranca e Niscemi, torneranno le misure previste dalla zona arancione. Le nuove regole sono contenute in un’ordinanza pubblicata domenica sera dalla Regione nel tentativo di limitare la diffusione dei nuovi casi di coronavirus, che negli ultimi giorni sono stati tantissimi: dalla seconda settimana di agosto in Sicilia sono stati trovati oltre mille contagi al giorno, un quarto di tutti i casi italiani, e l’andamento è ancora in crescita.
    Oltre ad essere la regione con più contagi in assoluto in Italia, più del doppio rispetto alla Toscana seconda, la Sicilia ha il maggior numero di ricoverati in terapia intensiva, 84, i ricoverati con sintomi sono 704 e le persone in isolamento domiciliare 22.672. Secondo gli ultimi dati, le province con la più alta incidenza settimanale di contagi sono Ragusa con 337 nuovi casi ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni, Enna con 264 e Caltanissetta con 256.
    I 55 comuni individuati dalla Regione, di cui la metà si trovano nelle tre province con la situazione epidemiologica peggiore, sono quelli in cui la percentuale della popolazione vaccinata è inferiore al 60 per cento e con un’incidenza settimanale superiore a 150 contagi ogni 100mila abitanti. Oltre alle misure restrittive come l’obbligo della mascherina all’aperto, l’ordinanza prevede anche l’istituzione di un “tavolo tecnico” a cui parteciperanno i capi delle aziende sanitarie e i rappresentanti dei medici di famiglia per vaccinale almeno il 70 per cento della popolazione.
    Concretamente, l’azienda sanitaria dovrà assumere medici e personale amministrativo per incentivare la vaccinazione casa per casa. Se non verrà raggiunto il 70 per cento dei vaccinati entro il 6 settembre, giorno di scadenza dell’ordinanza, saranno introdotte nuove misure di contenimento.
    La nuova ordinanza contiene provvedimenti molto simili all’ordinanza che era entrata in vigore il 14 agosto in tutta la regione per cercare di limitare le occasioni di assembramento nei giorni di Ferragosto. Tra le altre cose, era stato introdotto l’obbligo di utilizzo della mascherina «nei luoghi turistici particolarmente frequentati».
    Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, aveva annunciato maggiori controlli nei locali e sulle spiagge, ma molti giornali locali hanno pubblicato notizie e foto che mostrano come le regole siano state disattese in molte località dell’isola. Nonostante questo, Musumeci ha definito le nuove misure sui 55 comuni «sofferte, ma ragionate» e ha detto che questo provvedimento è stato pensato per mantenere un giusto equilibrio tra gli obiettivi di tutela della salute pubblica e il diritto delle attività economiche a operare in sicurezza.
    Finora tutti i provvedimenti decisi dalla Regione non hanno dato i risultati sperati e già dalla scorsa settimana si era parlato di un possibile passaggio della Sicilia dalla zona bianca alla zona gialla. L’inasprimento delle misure restrittive era stato evitato di pochissimo. Per passare in zona gialla è necessario che l’incidenza settimanale dei contagi sia pari o superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, e che contemporaneamente l’occupazione dei posti letto in ospedale per pazienti ricoverati per la COVID-19 sia superiore al 15 per cento e quella dei posti in terapia intensiva sia superiore al 10 per cento.
    La Sicilia, che già dalla scorsa settimana aveva superato le soglie che determinano il passaggio in zona gialla, è rimasta in zona bianca perché le decisioni del ministero della Salute si basano sul monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, i cui dati sui letti disponibili delle terapie intensive vengono aggiornati una volta al mese e non giornalmente. Grazie a questo criterio, il tasso di occupazione delle terapie intensive siciliane era del 9,2 per cento, al di sotto della soglia critica decisa dal ministero. Negli ultimi giorni questa percentuale si è ulteriormente alzata e a breve la cabina di regia potrebbe decidere il passaggio in zona gialla.
    Peraltro, secondo gli ultimi decreti in vigore, le misure da adottare nell’eventuale futura zona gialla saranno meno restrittive rispetto a quelle previste per le precedenti zone gialle: se non verranno cambiate le norme, in zona gialla sarà solo obbligatorio indossare le mascherine anche all’aperto e sarà introdotto un limite di capienza per gli spettacoli e negli impianti sportivi. Non si parlerebbe invece di coprifuoco e limiti di orario o di capienze per i locali. Sarebbero quindi misure assai blande, che con molta probabilità riuscirebbero solo parzialmente a contenere la diffusione del contagio.
    Gli effetti dell’epidemia sono già evidenti negli ospedali, in particolare a Palermo, Catania e Messina dove i reparti di pronto soccorso sono in difficoltà a causa dell’alta richiesta di interventi che oltre ai casi di coronavirus riguardano anche tutti gli altri infortuni o malori accusati dalle decine di migliaia di turisti in vacanza sull’isola.
    Molti posti letto, medici e infermieri sono stati spostati dai reparti ordinari alle terapie intensive per affrontare l’emergenza: per evitare sovraffollamenti e tempi lunghi per i ricoveri, a Palermo l’azienda sanitaria ha firmato un protocollo che consentirà di portare i pazienti dei pronto soccorso pubblici nelle cliniche private. L’intesa prevede il riconoscimento di un budget extra alle strutture private e soprattutto nessun controllo da parte degli ispettori dell’azienda sanitaria sui criteri di ricoverabilità dei pazienti.
    Secondo Massimo Geraci, primario del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo, questa possibilità non risolverà l’emergenza. «Era fondamentale raggiungere l’80 per cento di vaccinazioni per evitare l’aumento di ospedalizzazioni da Covid e lasciare dunque i posti letto ai pazienti normali», ha detto a Repubblica Palermo. «I risultati della campagna di vaccinazione sono chiari: la Sicilia è ultima e una delle conseguenze sono i pronto soccorso in grave difficoltà».
    In effetti la Sicilia è tra le regioni peggiori per popolazione vaccinata: al momento il 61,9 per cento ha ricevuto almeno la prima dose e il 54,4 ha completato il ciclo vaccinale. Sono 236mila le persone con più di 60 anni, le più a rischio, che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale e i tentativi fatti finora – con un maggiore coinvolgimento*dei medici di famiglia, i camper vaccinali nei quartieri e gli open day – non sono stati efficaci.

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  6. #103466
    Vento forte
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Ma veramente non lo ha mai detto nessuno....se si parla di banche o supermercati poi posso anche capire, ma che bar, ristoranti, mezzi pubblici e scuole siano luoghi sicuri non lo hai mai detto nessuno, nessuno che non facesse demagogia almeno.

    Lo abbiamo visto pure ad aprile dove a dispetto del fatto che fossero tutti "in giro" e che non ci fossero controlli la chiusura di determinate attività influiva positivamente sull'andamento dell'epidemia, è chiarissimo
    Sì io intendevo i primi dove mi sembra folle applicare qualcosa di diverso ai piani di protezione. I secondi comunque non devono essere chiusi con facilità anche se ciò porta a benefici.

  7. #103467
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Non dirlo troppo forte, c'è anche chi lo farebbe

    Allegato 572122
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  8. #103468
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Citazione Originariamente Scritto da Davide1987 Visualizza Messaggio
    Cosa succede con il coronavirus in Sicilia
    Dopo aver evitato di poco la zona gialla, i contagi sono cresciuti, molti ospedali sono in difficoltà e la campagna vaccinale continua ad andare a rilento
    23 agosto, 2021
    Da martedì 24 agosto e fino al 6 settembre, in 55 comuni della Sicilia sarà obbligatorio indossare la mascherina anche all’aperto nei luoghi affollati, saranno vietati gli assembramenti, e chi partecipa a banchetti o feste private dovrà sottoporsi a un tampone. Fino al 2 settembre in due comuni, Barrafranca e Niscemi, torneranno le misure previste dalla zona arancione. Le nuove regole sono contenute in un’ordinanza pubblicata domenica sera dalla Regione nel tentativo di limitare la diffusione dei nuovi casi di coronavirus, che negli ultimi giorni sono stati tantissimi: dalla seconda settimana di agosto in Sicilia sono stati trovati oltre mille contagi al giorno, un quarto di tutti i casi italiani, e l’andamento è ancora in crescita.
    Oltre ad essere la regione con più contagi in assoluto in Italia, più del doppio rispetto alla Toscana seconda, la Sicilia ha il maggior numero di ricoverati in terapia intensiva, 84, i ricoverati con sintomi sono 704 e le persone in isolamento domiciliare 22.672. Secondo gli ultimi dati, le province con la più alta incidenza settimanale di contagi sono Ragusa con 337 nuovi casi ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni, Enna con 264 e Caltanissetta con 256.
    I 55 comuni individuati dalla Regione, di cui la metà si trovano nelle tre province con la situazione epidemiologica peggiore, sono quelli in cui la percentuale della popolazione vaccinata è inferiore al 60 per cento e con un’incidenza settimanale superiore a 150 contagi ogni 100mila abitanti. Oltre alle misure restrittive come l’obbligo della mascherina all’aperto, l’ordinanza prevede anche l’istituzione di un “tavolo tecnico” a cui parteciperanno i capi delle aziende sanitarie e i rappresentanti dei medici di famiglia per vaccinale almeno il 70 per cento della popolazione.
    Concretamente, l’azienda sanitaria dovrà assumere medici e personale amministrativo per incentivare la vaccinazione casa per casa. Se non verrà raggiunto il 70 per cento dei vaccinati entro il 6 settembre, giorno di scadenza dell’ordinanza, saranno introdotte nuove misure di contenimento.
    La nuova ordinanza contiene provvedimenti molto simili all’ordinanza che era entrata in vigore il 14 agosto in tutta la regione per cercare di limitare le occasioni di assembramento nei giorni di Ferragosto. Tra le altre cose, era stato introdotto l’obbligo di utilizzo della mascherina «nei luoghi turistici particolarmente frequentati».
    Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, aveva annunciato maggiori controlli nei locali e sulle spiagge, ma molti giornali locali hanno pubblicato notizie e foto che mostrano come le regole siano state disattese in molte località dell’isola. Nonostante questo, Musumeci ha definito le nuove misure sui 55 comuni «sofferte, ma ragionate» e ha detto che questo provvedimento è stato pensato per mantenere un giusto equilibrio tra gli obiettivi di tutela della salute pubblica e il diritto delle attività economiche a operare in sicurezza.
    Finora tutti i provvedimenti decisi dalla Regione non hanno dato i risultati sperati e già dalla scorsa settimana si era parlato di un possibile passaggio della Sicilia dalla zona bianca alla zona gialla. L’inasprimento delle misure restrittive era stato evitato di pochissimo. Per passare in zona gialla è necessario che l’incidenza settimanale dei contagi sia pari o superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti, e che contemporaneamente l’occupazione dei posti letto in ospedale per pazienti ricoverati per la COVID-19 sia superiore al 15 per cento e quella dei posti in terapia intensiva sia superiore al 10 per cento.
    La Sicilia, che già dalla scorsa settimana aveva superato le soglie che determinano il passaggio in zona gialla, è rimasta in zona bianca perché le decisioni del ministero della Salute si basano sul monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, i cui dati sui letti disponibili delle terapie intensive vengono aggiornati una volta al mese e non giornalmente. Grazie a questo criterio, il tasso di occupazione delle terapie intensive siciliane era del 9,2 per cento, al di sotto della soglia critica decisa dal ministero. Negli ultimi giorni questa percentuale si è ulteriormente alzata e a breve la cabina di regia potrebbe decidere il passaggio in zona gialla.
    Peraltro, secondo gli ultimi decreti in vigore, le misure da adottare nell’eventuale futura zona gialla saranno meno restrittive rispetto a quelle previste per le precedenti zone gialle: se non verranno cambiate le norme, in zona gialla sarà solo obbligatorio indossare le mascherine anche all’aperto e sarà introdotto un limite di capienza per gli spettacoli e negli impianti sportivi. Non si parlerebbe invece di coprifuoco e limiti di orario o di capienze per i locali. Sarebbero quindi misure assai blande, che con molta probabilità riuscirebbero solo parzialmente a contenere la diffusione del contagio.
    Gli effetti dell’epidemia sono già evidenti negli ospedali, in particolare a Palermo, Catania e Messina dove i reparti di pronto soccorso sono in difficoltà a causa dell’alta richiesta di interventi che oltre ai casi di coronavirus riguardano anche tutti gli altri infortuni o malori accusati dalle decine di migliaia di turisti in vacanza sull’isola.
    Molti posti letto, medici e infermieri sono stati spostati dai reparti ordinari alle terapie intensive per affrontare l’emergenza: per evitare sovraffollamenti e tempi lunghi per i ricoveri, a Palermo l’azienda sanitaria ha firmato un protocollo che consentirà di portare i pazienti dei pronto soccorso pubblici nelle cliniche private. L’intesa prevede il riconoscimento di un budget extra alle strutture private e soprattutto nessun controllo da parte degli ispettori dell’azienda sanitaria sui criteri di ricoverabilità dei pazienti.
    Secondo Massimo Geraci, primario del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo, questa possibilità non risolverà l’emergenza. «Era fondamentale raggiungere l’80 per cento di vaccinazioni per evitare l’aumento di ospedalizzazioni da Covid e lasciare dunque i posti letto ai pazienti normali», ha detto a Repubblica Palermo. «I risultati della campagna di vaccinazione sono chiari: la Sicilia è ultima e una delle conseguenze sono i pronto soccorso in grave difficoltà».
    In effetti la Sicilia è tra le regioni peggiori per popolazione vaccinata: al momento il 61,9 per cento ha ricevuto almeno la prima dose e il 54,4 ha completato il ciclo vaccinale. Sono 236mila le persone con più di 60 anni, le più a rischio, che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale e i tentativi fatti finora – con un maggiore coinvolgimento*dei medici di famiglia, i camper vaccinali nei quartieri e gli open day – non sono stati efficaci.

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    Aridaje con la mascherina all'aperto...e con le norme applicate per tutti, senza distinzione tra vaccinati e non vaccinati.

    Stanno cominciando a stufare.

  9. #103469
    Uragano L'avatar di jack9
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  10. #103470
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    Predefinito Re: Nuovo Virus Cinese

    Inizia la fase 2 per il vaccino pfizer adattato alle varianti alfa e delta, testeranno l'efficacia di una terza dose singola contro ciascuna variante e multivalente contro entrambe per chi è vaccinato da almeno 6 mesi ed anche una doppia dose per non vaccinati, dovrebbe essere completo per gennaio 2022.

    Safety and Immunogenicity of a SARS CoV 2 Multivalent RNA Vaccine in Healthy Participants - Tabular View - ClinicalTrials.gov

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