quindi fatemi capire, i giovani sono irresponsabili quando fa comodo, mo che responsabilmente si tamponano prima e dopo le feste, diventano ipocondriaci?interessante, molto interessante
mi sa tanto del vecchio che dà sempre la colpa di tutto ai "giovani d'oggi"
poi, che ci sia un problema di domanda-offerta di tamponi è evidente, e lì è lo stato che deve intervenire dicendo cose del tipo: tamponi solo ai sintomatici.
ma il problema principale dei tamponi è che ci sono x milioni di no vax che ne fanno uno ogni due giorni e che si sono prenotati per i mesi a venire. già togli loro e vedi che sgravi tantissimo.
un altro problema è il molecolare per la fine quarantena/isolamento, che andrebbe abolito e sostituito con un banale: hai sintomi? al settimo giorno dalla scomparsa sei libero. Non hai sintomi? se dopo 7gg dal contatto non hai sviluppato sintomi sei libero. Ovviamente ciò vale per i vaccinati.
Si vis pacem, para bellum.
Fede, è uno specchietto per le allodole. Mia sorella a seguito di una delle vaccinazioni che si fanno da piccoli ha sviluppato la trombocitopenia che ha ed avrà addosso per tutta la vita.
all'epoca i miei si informarono per risarcimenti, la risposta è stata: ok, vallo a dimostrare che è stato il vaccino.
questo è quello che succederebbe anche adesso.
Poi, se si vuole la "copertura" dello Stato va bene, lo comprendo, ma è appunto uno specchietto per le allodole.
Si vis pacem, para bellum.
Ma perché lo stato dovrebbe assumersi responsabilità (presunte tralaltro) per i vaccini e non per gli altri tipi di farmaci?
No perché fino a prova contraria il vaccino É un farmaco come tutti gli altri, con un suo foglietto illustrativo e quant'altro
Io direi che è ora di finirla con sta storia dell'assumersi responsabilità.
Troppo comodo dare una "presunta" responsabilità ad un ente "spersonificato" come uno stato.
La cosa che mi fa più incassare e che è strapieno di novax che la stanno prendendo e quindi avranno ottenuto il loro scopo, super green pass senza vaccinarsi
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Perché lo deve fare? Nessuno contesta i meriti dei vaccini, ma i rarissimi effetti collaterali, quando dimostrati, devono prevedere un risarcimento proporzionato al danno. Consenso informato e liberatoria sono due cose diverse, il consenso informato serve al cittadino per avere tutte quelle informazioni preliminari che gli tornerebbero utili nel malaugurato e rarissimo caso di una reazione avversa. Essendo un atto di garanzia il consenso informato è doverosamente richiesto anche nelle vaccinazioni obbligatorie. La liberatoria in una vaccinazione obbligatoria non ha ragione di esistere. Per i farmaci e per le operazioni chirurgiche non vige normativamente alcun obbligo, nessuno mi può imporre un trattamento, fosse pure un trattamento salva-vita... lo Stato mi può invece imporre (giustamente) l'obbligo vaccinale ma questa imposizione non può prevedere uno scarico di responsabilità da parte di chi impone una decisione su chi la subisce...
Certo che non hai un obbligo a prendere un farmaco, come pure non hai l'obbligo a firmare per una anestesia.
Poi arrivi in ospedale per una appendicite, e TUTTI firmano a occhi chiusi.
Ti dirò, è per questo motivo che mi piace l'obbligo vaccinale "mascherato".
Sei liberissimo di non vaccinarti, però non vai a lavorare. Nessuno ti obbliga, il mondo è pieno di campi da coltivare...
Si ma c'è modo e modo e ci vai solo con sintomi evidenti, non vai ad "intasare" le farmacie perchè hai parlato per 5 minuti con X che è stato a contatto con Z che è risultato positivo.
Sinceramente poi se sai che nel tuo "entourage" (famiglia, colleghi, ecc) tutti sono vaccinati, e quindi protetti, penso che se hai anche un semplice mal di gola (che poi in questa stagione il più delle volte sarà dovuto ad un "normale" raffreddore) puoi evitare di andare a farti tamponare.
Ovvio eviterai magari di andare dai nonni o da parenti con altre patalogie per alcuni giorni.
Pero' ribadisco, a me sembra assurda tutta questa ipocondria - e isteria collettiva - da gente vaccinata (e per giovane intendevo che i giovani - ma anche in generale gli under 50 vaccinati hanno praticamente lo 0% di possibilità svilluppare una forma grave) , se poi abbiamo scelto di farci il vaccino (e quindi abbiamo riposto la nostra fiducia su di esso) credo che potremmo stare un po' più tranquilli o no?
Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITORGN6
http://datimeteoasti.it/stazionimete.../realtime.html
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Va anche detto che lo smartworking riguarderebbe chi lavora negli uffici solamente, non altri mestieri.
Che poi detto da uno che il lavoro amministrativo lo fa, in tempi normali non lo vedo praticabile tutti i giorni (infatti, molte aziende nostri clienti fanno a giorni alterni oppure lo avevano tolto del tutto, io tutti i giorni sono in ufficio), poichè magari in ufficio ci sono tutti i documenti, archivi e altre cose (a meno che uno non fa soltanto 4 documenti in croce tutto il giorno, come alcuni ministeriali)
certo che possiamo stare tranquilli, ma vedi alla base c'è un piccolo principio: io ho il covid, potrei passarlo a chiunque e questi potrebbe passarlo a chiunque, fino a che qualcuno non ci lascia la pelle.
onestamente a me non piacerebbe, se ho il covid preferisco saperlo.
poi, la questione è ancora più semplice: la positività al tampone mi dà diritto poi ad avere il GP da guarito, quindi in un certo senso mi conviene anche ed evito di spararmi una dose di vaccino aggiuntiva inutile entro i 6 mesi dalla mia positività.
quindi, anche guardando la collettività, non è un male totale il fatto che tanta gente si tamponi e risulti positiva.
per un anno e mezzo si è parlato di responsabilità individuale, mo che la gente responsabilmente si tampona si parla di ipocondria.
va beh![]()
Si vis pacem, para bellum.
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