Ho dovuto cambiare la macchina e la ragazza : una succhiava troppo e una troppo poco e aggiungo ..
Stazione Meteo Urbana Udine Sud . Lacrosse 2300 in schermo ventilato 24h autocostruito http://ramandolo.homeunix.net/
Umbria 3100 positivi.
700 meno di ieri.
-3 ricoveri
+1 TI
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
E' da qualche giorno che mi sbraccio per segnalare come, una interpretazione letterale di alcune linee guida di accesso alle uti (pure ben fatte ed eticamente sensate come quelle della SIAARTI) rischierebbero di andare a vantaggio di eventuali soggetti no-vax rispetto a persone vaccinate ma più anziane o a pazienti non Covid (anche più giovani) ma con minori chances di sopravvivenza o buon recupero "funzionale"... questa è una che va messa a posto e me ne sbatto dell'impostazione "iper-ipocratica" della medicina italiana...
Ieri facevo l'esempio del 50enne con Covid no-vax vs il 30enne vittima di incidente stradale o infortunio sul lavoro, qualora le chances di sopravvivenza/recupero del primo paziente fossero anche di non molto superiori a quelle del secondo paziente, al non vaccinato potrebbe andare l'ultimo posto utile in uti... se poi non si dovesse fare quasi nulla in termini di destinazione delle risorse (la parola "triage" mi piace poco) il rischio è che i no-vax, essendo maggioranza e (verosimilmente) arrivando per primi al ricovero in reparto e in uti, godano di un vantaggio oggettivo su tutti gli altri pazienti a rischio vita...
Non mi va di entrate nelle motivazioni personali, tendo sempre a rispettarle e sono convinto che una quota importante di queste persone, se avesse contezza del danno che sta creando, anche alla psiche del personale sanitario che si trova ad assistere i malati, a relazionarsi coi familiari e a prendere scelte delle quali preferirebbe non essere investito, cambierebbero idea o si metterebbe volontariamente da parte... ma non è che si possano chiudere gli occhi su tutta una serie di interrogativi di natura etica che la pandemia sta facendo volta per volta emergere...
Ultima modifica di galinsog@; 06/01/2022 alle 16:50
Si vis pacem, para bellum.
Consenso informato, Costa: "Lo Stato indennizza se ci sono danni causati dai vaccini anti-Covid"
onestamente anche io la sapevo così.
difatti alcuni indennizzi sono già stati elargiti.
Si vis pacem, para bellum.
Mah... mi sembra anche questa una percezione ipersensibile. Il fatto di rilasciare liberatorie in ambiente medico non è una novità, e si è sempre fatto, spesso senza porsi tanti problemi. Per dire, il mese scorso, aderendo al programma di screening mammografico, ci hanno proposto - alle quattro presenti a quell'orario - di sperimentare una nuova tecnica diagnostica tipo tomografia sempre con radiazioni ma in minima quantità superiore, e 3 su quattro hanno accettato dopo un'informazione esauriente ma di pochi minuti, firmando la lunga pappardella della liberatoria senza porsi problemi.
Una volta firmavi la liberatoria per i rischi relativi alle immunoglobine in caso di ferita con copertura antitetanica scaduta, perché prima di introdurre quelle di derivazione umana c'era il rischio di reazioni allergiche pesanti, se non erro. Quando in escursione didattica mi capitò di tagliarmi in malo modo sul parafango di un camion di cava - mona io che non avevo il richiamo dell'antitetanica - in farmaci non ci ho pensato due volte a firmare la liberatoria e farmela fare in piedi nel retrobottega, piuttosto che rischiare. Insomma, si era meno garantisti, perché forse si aveva una maggior percezione che la medicina era un tentativo di salvare tutti, ma non era detto che ci riuscisse. Nel dubbio, almeno ci provavi.
Oggi invece si è maturata la convinzione che la medicina possa tutto, e che se qualcosa - che fa parte del margine di rischio insito in tutte queste operazioni - va male, sia solo colpa del medico. Cosa che non è.
Però intanto i medici hanno iniziato a dare soldi alle assicurazioni, per pararsi il didietro, mentre al minimo intoppo partono le denunce dei parenti. Che, per carità, ci sta perché i casi di errori clamorosi sono all'ordine del giorno e quindi è giusto non subire in silenzio... però sul fatto di prendere atto che certe pratiche non sono sicure al 100% il discorso è diverso. Un margine di effetti collaterali c'è in qualsiasi preparato medico, anche nell'aspirina; te lo dichiarano, ne prendi atto e incroci le dita, e punto. La responsabilità del medico casomai sta nel non informare, quando ti nasconde le cose come stanno, non quando ti dice che, sì, in uno 0,001% di casi quel preparato ha dato effetti collaterali... ma se poi per sfiga sei quello 0,001 % la colpa non è del medico, è un rischio dichiarato di cui ti fai carico anche tu, sapendo che è il male minore e che il margine di rischio non assumendo quel preparato è maggiore.
Insomma, posso rifiutare un'aspirina per un rischio infinitesimo di effetto collaterale infausto, perché un raffreddore è tranquillamente superabile anche senza (o quasi), mentre rifiutare un vaccino che ripara dagli esiti che si sono visti di morti e di menomati per un tempo indefinibile per evitare un rischio infinitesimo collaterale, diventa quasi una responsabilità che si assume direttamente il paziente, verso se stesso e verso la comunità.
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