
Originariamente Scritto da
AbeteBianco
Non credo che con omicron si possano fare gli stessi ragionamenti delle scorse ondate. Semplificando con omicron si è assistito a picchi spaventosi di nuovi contagi che fortunatamente non hanno avuto un riscontro lineare sul sistema ospedaliero (sotto pressione soprattutto con delta).
Non è solo il vaccino, perché i non vaccinati esistevano anche con omicron eppure anche
li la storia è stata un po’ diversa rispetto il passato, anzi il problema più che gli ospedali ad un certo punto sono diventate le quarantene, ben rende l’idea del cambiamento rispetto le precedenti ondate.
Se prima poteva sembrare tabù o irresponsabile parlare di “togliere tutto” ora non lo vedrei più così. Del resto anche in altre epidemie non era in atto nessuna restrizione particolare (es. suina), è solo in queste estreme che capitano in teoria una volta a secolo che lo si è fatto.
Secondo me in generale si pensa al covid e automaticamente si pensa a cosa facevamo nel 2020, ma la risposta non è solo quella ora che sono anche cambiati vari scenari.
Si può anche ricordare che in futuro potrebbero tornare varianti peggiori, ma se ragioniamo così giustifichiamo restrizioni all’infinito (che ora si possono mettere senz’altro in discussione su efficacia e proporzionalità come già si sta facendo), come si fa ad uscire da questa situazione se no?
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