Ranieri Guerra (OMS) mette in guardia dalla riapertura della fase 2: “Inevitabili nuovi focolai”.
Dal 20 aprile l'obbligo di indossare la mascherina in tutti i Comuni della Toscana
Da domani, lunedì 20 aprile, sarà definito l'obbligo di indossare la mascherina quando si esce di casa in tutti i comuni della Toscana, come indicato dall'ordinanza della Regione del 6 aprile scorso. Domani scatta l'obbligo a Firenze, Livorno, e Massa mentre oggi è entrato in vigore a Pisa, Grosseto, e Carrara e dai giorni scorsi era già effettivo a Prato, Pistoia, Lucca, Siena e Arezzo.
Ancora un paio di settimane di pazienza poi entreremo nella "fase 2", quella di una convivenza con il virus e di un graduale ritorno alla normalità, seppur a condizione di continuare a rispettare le misure di distanziamento sociale contro il coronavirus. Queste andranno a intaccare ogni aspetto della vita degli italiani, dal posto di lavoro, ai trasporti sui mezzi pubblici, i negozi e le prossime vacanze estive. Da maggio, inoltre, sarà possibile tornare a visitare amici e parenti nelle loro abitazioni, ma anche fare jogging e andare al parco evitando assembramenti.
RIBATTE RICCIARDI
Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e consulente del ministro della Salute, ha dichiarato in un'intervista a SkyTg24 che è "assolutamente troppo presto per iniziare la fase due, i numeri, soprattutto in alcune Regioni, sono ancora pieni di una fase uno che deve ancora finire.
Ricciardi ha continuato: "Stiamo facendo dei modelli che studiano quando presumibilmente ci sarà l’azzeramento dei contagi nelle prossime settimane o in certi casi nei prossimi mesi: soltanto sulla base di quei numeri si potrà dare il via libera, perché altrimenti quello che succede, come è successo nel passato, è che nel momento in cui si allentano le misure di sicurezza la pandemia riesplode con una seconda ondata, che il passato ci dice che molto spesso è peggiore della prima.
Fonte: Fanpage
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
A livello di distretti la distribuzione dei casi non è omogenea, anche se parliamo spesso di bacini di qualche migliaio di abitanti, non so da che base vengono i dati ne quanto siano rappresentativi.
Il numero di contagi ogni 1000 abitanti:
Leventina (10.86)
Bellinzonese (10.14)
Moesano (10.01)
Riviera (9.68)
Mendrisiotto (8.42)
Valle Maggia (6.03)
Locarnese (5.43)
Luganese (3.48)
Blenio (2.82)
Contrariamente a quanto pensavo, non sono necessariamente i centri urbani i più colpiti e meno la montagna.
La Leventina che è una zona molto alpina e settentrionale ha la densità più alta, la valle di Blenio, pure rurale che è accanto, la più bassa.
C’è una concentrazione di casi più elevata nel Ticino Centro-Orientale, nella zona di Bellinzona, e la vicina Moesa nei Grigioni.
Proprio in queste zone a metà febbraio prima che fossero registrati casi ufficiali, si sono svolti importanti carnevali con migliaia e migliaia di partecipanti, in massa anche dalle limitrofe zone italiane (quello di Bellinzona è stato un successone grazie al bel tempo...).
Anche a Chiasso (Mendrisiotto, circondato dalla Lombardia) si è svolto un importante carnevale... altri piccoli ovunque, ma altri che si sarebbero dovuti svolgere a fine febbraio sono stati annullati.
Noto una discreta correlazione tra carnevali importanti e zone toccate dal virus... non penso sia molto casuale il nesso.
Poi si dice che il virus è riuscito a intrufolarsi nelle case per anziani e qua gli esiti sono chiaramente stati devastanti (sta succedendo anche in Svezia).
Ricciardi dice che si potrebbe ripartire dalle regioni che hanno quasi zero contagi, come per esempio la Basilicata
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Domenica 22 marzo 25200 tamponi, 5560 casi (22.1%)
Domenica 29 marzo 28000 tamponi, 5217 casi (18.6%)
Domenica 5 aprile 34237 tamponi, 4316 casi (12.6%)
Domenica 12 aprile 46720 tamponi, 4092 casi (8.8%)
Domenica 19 aprile 50708 tamponi, 3047 casi (6.0%)
"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Io penso che anche in Italia ci siano stati degli esempi virtuosi.
Qui, a livello di lockdown, non penso fosse possibile agire più tempestivamente, con le conoscenze che c’erano.
Però so che la gestione del 118 è stata diversa e migliore ad esempio giÃ* in Romagna, con gli operatori che avevano un questionario ad hoc.
Per quanto riguarda i tamponi il Veneto ad esempio si è attrezzato velocemente.
Relativamente ai contagi avvenuti in ospedale o nelle RSA vedo che anche in questo caso ci sono differenze fra regione a regione (o da provincia a provincia) e quindi suppongo che fosse possibile fare meglio.
Insomma, anche all’interno dell’Italia, e in particolare della parte del centro nord più colpita, vedo grosse differenze e mi è difficile credere che ciò sia dipeso dal caso.
Hanno tirato fuori il discorso delle "morti indirette" da Covid, come chi magari ha avuto un infarto e non è stato possibile curarlo per la saturazione degli ospedali.
Ho paura che anche questo numero sarà molto alto.
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Sì, ma certo. Queste differenze sono state importanti.
Però purtroppo il casinò era già fatto. Tutti quei 10mila morti almeno fino a fine mese erano conseguenza della gestione, per la maggior parte, dei primi 10 giorni senza lockdown.
Anche implementando il sistema sanitario con più tamponi e letti in ospedale, i numeri di casi sarebbe stato ugualmente alto purtroppo, e anche di morti (magari un po' di meno, ma non molto).
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