Si vis pacem, para bellum.
Io ritengo che il problema debba essere mentalmente e nella pratica in parte "ribaltato", altrimenti non si potrebbe e non si potrà rifare nulla di sport amatoriale finché il virus gira.
E per "mentalmente ribaltato" intendo dire che la popolazione sportiva dovrebbe attenersi alle regole minime base nella propria vita quotidiana, ma fino a un certo punto nello svolgere il proprio sport.
Tanto è inutile (per esempio la butto lì) che non ti puoi fare la doccia insieme ai tuoi compagni ma poi durante la partita stai a contatto diretto sudato con avversari che sono "soggetti terzi sconosciuti".
L'onere di tenere la situazione sanitariamente sotto controllo dovrebbe passare "allo Stato", nel senso che facendo 150.000 e più tamponi al giorno dovrebbe essere la situazione della diffusione nella società a fare la maggior parte della prevenzione, non il contrario. Andrà bene attenersi alle regole sanitarie tra la folla e in luoghi dove incontri sconosciuti generici, ma in luoghi e situazioni in cui frequenti le stesse persone periodicamente (allenamenti, partite, corse e altro) è inutile tenere comportamenti di prevenzione fino all'ultimo piccolo comportamento.
Certo per quanto riguarda eventi sportivi con partecipazioni di massa, quello sì che ancora si dovrebbe evitare o toccherà che siano organizzati in modi diversi, ma in discipline dal numero di partecipanti ristretto e facilmente identificabile è come ho descritto sopra che bisognerebbe operare.
Le 3 cose più belle dall'entrata nel forum e nel mondo meteo : i "mammatus" post-temporale, il nevone 2012 e l'ASE..
qua ripresa di crossfit da mesi, protocollo anche troppo restrittivo, soprattutto il fatto che ci si igienizza le mani all'ingresso ma poi bisogna usare i guanti (magari già usati varie volte...) per i vari attrezzi...
Per il resto la rottura grande è il fatto di non poter fare la doccia, ma finchè fa caldo così non è un problema
Residenza: Altavilla Vicentina (VI)
Lavoro: Brendola - casello di Montecchio Maggiore (VI)
http://meteoaltavillavicentina.altervista.org/
Io ci andrei cauto prima di dare conclusioni, nel senso che è vero ora, ma ciò non significa andrà bene sempre.
Anche le discoteche per due mesi non hanno causato problemi.
Il punto da comprendere è che NESSUNA attività anche a rischio causa problemi finchè, per qualche ragione, la circolazione virale resta bassa.
Ma quando diviene alta, e il virus si trova spesso e frequentemente in qualunque contesto, scuole, chiese, concerti, incontri di gruppo, palestre, bar, luoghi di lavoro, divengono sede di superdiffusione.
Lo studio in questione (Nasopharyngeal viral load predicts hypoxemia and disease outcome in admitted COVID-19 patients | Critical Care | Full Text) ha individuato una correlazione tra carica virale nasofaringea al momento dell'ammissione in ospedale, e l'ipossiemia e l'outcome della malattia.
Ma in realtà questo non significa niente: mi sembra anche "normale" che una persona che all'ingresso in ospedale sta clinicamente messa peggio avrà una carica virale maggiore, così come una persona che all'ingresso in ospedale ha una situazione clinica non del tutto orribile avrà presumibilmente una carica virale minore...
La carica virale nasofaringea del soggetto, di conseguenza, sarebbe solo conseguenza (a mio modo di vedere) e non causa, del suo stato di risposta all'infezione, e della sua capacità di reagire.
Non sarebbe in pratica la carica virale più o meno alta o bassa che causa sintomatologia peggiore, ma la carica virale la conseguenza della capacità del paziente di reagire (che a sua volta dipende come sappiamo dall'età, dalle condizioni di salute, dal genere sessuale, dal sistema immunitario).
Pertanto quello studio a mio parere può essere al massimo impugnato da tutti quei medici che cercano dei parametri per capire se il loro paziente peggiorerà rapidamente o si riprenderà.
Insomma: è un po' come se la carica virale fosse il CAPE. Valutandolo, in meteorologia, possiamo capire se il tempo peggiorerà e ci saranno forti temporali. Ma non è il CAPE alto o basso a causare i temporali, ma la situazione atmosferica che è in netto peggioramento e il CAPE è solo conseguenza di questo fatto. Le cause sono altrove (contrasti tra masse d'aria; umidità; contrasti pressori).
Spero che l'analogia con la meteo vi abbia chiarito che intenda
Circa il grafico: sull'asse delle y riporta i "cicli di replicazione virale", un'unità di misura della carica virale.
Sull'asse delle x invece riporta lo stato finale del paziente, se muore o è intubato, oppure se guarisce.
Dal grafico si nota come i pazienti gravi/morenti non hanno mai una carica virale, al momento del prelievo nasofaringeo, bassa.![]()
Ultima modifica di burian br; 03/09/2020 alle 15:59
Sono perfettamente d'accordo con te. E' l'unico modo per riprendere a fare qualcosa, altrimenti è impossibile. Uno sport di squadra non può essere praticato togliendo la vicinanza fisica e lo spogliatoio. Al momento molte procedure sono inutili, proprio per quello che hai detto tu. E' inutile che io non possa cambiarmi nello spogliatoio e non posso farmi la doccia se 10 minuti più tardi sono a sudare accanto ai miei 12 compagni di squadra. Oppure che senso ha sanificare i palloni ogni mezz'ora se poi nel frattempo ci giochiamo? O lo fai ad ogni tocco (e allora dici praticamente che stiamo tutti a casa) oppure è inutile, lo fai solo per una generale igiene, che va benissimo ma allora la fai a fine allenamento o a fine giornata.
Mi faceva ridere nel calcio che dovevano stare in panchina con la mascherina e non potevano abbracciarsi dopo un goal ma potevano stare a contatto per 90 minuti in campo. Se sono tutti negativi possono fare quello che vogliono, il rischio è 0. E se invece non sono tutti negativi, se lo passano mentre giocano, inutile non potersi dare la mano al saluto iniziale o avere le mascherine nel tunnel degli spogliatoi.
Tutto ruota nell'evitare che il virus circoli, se circola e giochi nella stessa squadra non puoi evitare di prenderlo con questi accorgimenti, te lo prendi e basta.
Devi solo trovare il prima possibile gli eventuali positivi ed isolarli. Non ci sono altri modi
Primi dati nel mondo:
- Russia +4995 casi e +114 morti (tot. 17.528)
- Messico +4921 casi e +575 morti (tot. 65.816)
- Iran +1994 casi e +129 morti (tot. 21.926)
- Bangladesh +2158 casi e +32 morti (tot. 4352)
- Iraq +4755 casi (record da inizio pandemia) e +74 morti (tot. 7275)
- Filippine +1987 casi e +65 morti (tot. 3688)
- Indonesia +3622 casi e +134 morti (tot. 7750). Record da inizio pandemia per decessi giornalieri.
- Qatar +214 casi e +2 morti (tot. 201). E' stato positivo almeno il 4,25% della popolazione
- Bolivia +662 casi e +102 morti (tot. 5203). Pare in calo per i casi, anche cospicuo. Ma oggi è anche la giornata con il maggior numero di morti.
- Honduras +757 casi e +36 morti (tot. 1924)
- Nepal +1228 casi e +6 morti (tot. 257)
- Palestina +596 casi e +5 morti (tot. 167)
- Arabia Saudita +833 casi e +26 morti (tot. 3982)
- Kuwait +900 casi e 1 morto (tot. 536)
- Sud Corea +195 casi e +3 morti, in 154 in TI, +50 da tre giorni fa!
- Libia +617 casi e +4 morti (tot. 254)
- Giamaica +139 casi e +3 morti
In Europa:
- Ucraina +2430 casi e +54 morti (tot. 2710). Record giornaliero di decessi.
- Romania +1365 casi e +44 morti (tot. 3765)
- Belgio +424 casi e 1 morto
- Olanda +601 casi
- Polonia +612 casi e +14 morti (tot. 2092)
- Svizzera +364 casi e +2 morti (tot. 2013)
- Austria +403 casi e +1 morto (tot. 735). Record di questa seconda ondata per n° di casi giornalieri
- Moldavia +632 casi e +12 morti (tot. 1036)
- Bosnia Erzegovina +287 casi e +9 morti (tot. 636)
- Danimarca +179 casi. Il dato peggiore da Aprile, la situazione pare precipitare nuovamente dopo la mini seconda ondata di un mese fa
- Croazia +369 casi (record da inizio pandemia) e +3 morti (tot. 194)
- Finlandia +39 casi
- Ungheria +301 casi e +1 morto (tot. 620)
- Slovacchia +121 casi e +4 morti (tot. 37). In TI sono in 16.
- Estonia +26 casi
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