
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
Mi ritrovo nella parte grassettata. Sono venuto in contatto con delle persone che poi sono state male, ma sono in attesa di tamponi da eoni: quando e se
li faranno, probabilmente saranno già guariti, visto che l'attesa si sta allungando sempre di più. Cosa dovrei fare io? Sono venuto a contatto con delle persone che potenzialmente (per non dire probabilmente) sono positive, ma non c'è tampone, non c'è quarantena, non c'è nulla. Cosa dovrei fare? E come me ci saranno migliaia e migliaia di persone. Facessero tutti così - ossia quarantena preventiva poichè si è venuti in contatto con soggetti
potenzialmente positivi - da oggi stesso non ci sarebbe più nessuno che consegna da mangiare, che riempie gli scaffali dei supermercati, che produce generi alimentari, che fa manutenzione di reti di servizi, che guida gli autobus e i treni, in pratica che tiene in piedi il Paese per i servizi essenziali.
E' utopistico, ma come si diceva tempo fa, o si adotta una politica di tamponi a tappeto per tutti ripetuti ogni mese, o altrimenti è impossibile capire chi dovrebbe stare a casa e chi no. E non ho neanche nominato gli asintomatici e i pre-sintomatici. Come faccio a sapere se ero in contatto con qualcuno di loro?
E teniamo conto che - se tutti facessero così (ossia le quarantene preventive) - chi baderebbe a loro? Chi farebbe la spesa, portar fuori l'immondizia, consegna farmaci & co? Avremmo praticamente metà della popolazione in queste condizioni. Non è una cosa sostenibile, da nessun punto di vista.
O, perlomeno, aveva senso all'inizio inizio inizio della seconda ondata, quando c'erano una manciata di casi, ma ora è del tutto inutile se non deleterio.
Segnalibri