
Originariamente Scritto da
AspiranteMetereologo
Questo atteggiamento perentorio e completamente acritico secondo me è dannoso quanto quello (altrettanto ideologico) di chi, per principio, non vuole vaccinarsi. Non esiste bianco o nero, specie in una situazione tanto poliedrica e ancora relativamente incerta. La medicina non funziona per dogmi, ma confrontandosi con la realtà agisce in base a quanto ritiene più benefico per il singolo e per la comunità. Se il rischio per il singolo supera una data soglia, il beneficio per la comunità passa in secondo piano. Questo è il concetto, ed è anche la ragione per la quale (più che giustamente, aggiungerei) chi rischierebbe molto a fare il vaccino ne è esentato.
Il punto è che nei giovani (specie i maschi tra i 16 ed i 24 anni se non erro, ma non parlo perché sono incluso in tale gruppo di individui, lo giuro

) il rischio di un effetto collaterale grave come una miocardite non è comune, ma neppure così improbabile (gli studi differiscono, in proposito quelli made in USA ma riferiti all'intera categoria 16-30 se non erro danno un caso ogni 60.000 circa). Siccome tale possibile effetto collaterale si manifesta dopo la seconda dose, e siccome è così (relativamente) comune negli strati più giovani della popolazione (e quindi non sarebbe un'ipotesi peregrina immaginare che tale fatto sia correlato alla maggiore responsività di essi al vaccino stesso), non è così improbabile che una ipotetica terza dose potrebbe aumentare ulteriormente tale rischio. Il punto è che fino ad ora non esistono di fatto studi su possibili effetti collaterali di una terza dose (sarei più che lieto di essere smentito in proposito) e dunque non avrebbe senso farla "perché è una pandemia" a prescindere anche a chi rischierebbe questo effetto collaterale, che ipoteticamente potrebbe andare a diventare tanto frequente quanto sintomi gravi dati dalla malattia.
In definitiva la cautela nel dare la terza dose (si parla sempre dei vaccini ad mRNA, lo ricordo nel caso qualcuno non lo sapesse) senza studi preventivi la trovo più che sensata. Quando si saprà di più si potranno prendere scelte ponderate in proposito. Io ho la prima dose tra due giorni, ma sinceramente se mi proponessero ad ottobre di fare una terza dose al buio rifiuterei, perché un conto è fidarsi di quanto dice la scienza (che lo ricordo, è sempre fallibile e può sempre mutare le proprie conclusioni

), un conto è un atteggiamento fideistico che è proprio, per come la vedo io, per questioni spirituali di altra natura. Poi ognuno la vede come crede, ci mancherebbe

. Saluti

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