I tamponi non li fanno a caso ma soltanto a chi ha motivo di sospettare un contagio, perché mostra sintomi molto specifici o ha avuto contatti a rischio.
Quindi certamente non è rappresentativo della diffusione del virus, è matematicamente impossibile arrivare a quei livelli di contagio nel giro di un mese partendo da uno o due casi. Realisticamente le persone infettate dal virus sono qualche migliaio, impossibile dire quante di preciso.
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Onestamente sono proprio dell'idea che la cura rischi di diventare ampiamente più dannosa della malattia. Personalmente, allo stato attuale, sono di gran lunga più preoccupato di come si sta gestendo la cosa che del virus in sè. Direte, sì ma te non ce l'hai, mettiti nei panni di chi è malato o di chi è in isolamento. Osservazione legittima. Ma qui si sta mettendo in seria difficoltà un intero sistema sanitario, nonché un equilibrio già precario della nostra società. Credo assolutamente opportuno un forte ridimensionamento del clamore mediatico nonché una gestione più sensata, evitando chiusure senza senso. Personalmente, condivido più il modo di approcciare il problema da parte di altri stati. Noi siamo partiti subito interrompendo i voli diretti con la Cina, salvo ora lamentarci perché altri stati fanno lo stesso con noi. Poi, ai primi casi, è iniziata l'isteria con mezzo nord Italia semi paralizzato, ora si vorrebbe far finta che nulla sia successo. Tra i mercati in crollo, scambi internazionali interrotti, attività forzatamente chiuse e gente che non esce di casa, qui stiamo procedendo spediti verso una crisi economica/sociale, quella sì, gravissima. Spero venga ripresa in mano la situazione e qualche piccolo segnale incoraggiante mi pare ci sia.
Sulle indicazioni date non saprei. Io credo che nella provincia di Brindisi si sia adottata questa soluzione, non so se per evitare danni al sistema economico per un piccolo gruppo di casi o altro. Davvero, non so.
Sulle analisi biologiche: ho letto che a inizio settimana prossima saranno pubblicati i risultati sull'analisi genomica di questo virus ceppo italiano, per vedere se è molto diverso da quello cinese, perchè questo virus in Italia si replica ormai da un mese, quindi potrebbe anche essere abbastanza diverso da quello cinese.
Il punto non è solo "menefreghismo". O per lo meno, è tutto da dimostrare, in questo caso.
Se uno non è in zona rossa, e non si è fatto prendere da nessuna isteria collettiva, può ben pensare di andare in un altro luogo. Oppure decidiamo di blindare tutta Italia.
Insomma, qui da un lato è chiaro che si deciderà a breve di annullare la presenza del virus semplicemente evitando le analisi e riaprendo tutto come se niente fosse, dall'altro ci si lamenta se le persone si spostano liberamente da un luogo all'altro...
Io in questo momento sto scrivendo nell'intervallo di pranzo dalla sede di Regione Lombardia, col Governatore in autoquarantena e un caso positivo segnalato ieri. Non siamo zona rossa, ufficialmente non è stata attuata nessuna misura speciale, possiamo andare in ufficio, possiamo uscirne liberamente. E allora, che faccio? Posso rientrare a casa stasera? posso andare in montagna nel fine settimana?
Me lo sto chiedendo anch'io, in effetti.
Però non aspettiamoci che possa essere una decisione libera, lasciata al buon senso del singolo individuo. Anche perché, se veramente deve essere libera - per non bloccare l'economia - allora sì, domani andrò in montagna, punto. Oppure si dica chiaro che non ci si può muovere, che l'allarme c'è, e si chiudano tutte le frontiere comunali.
Perché non si può neanche innescare una situazione che "tutto normale, non c'è allarme", però poi il singolo viene crocefisso sui social appena si muove... finisce così, qualcuno alla fine sarà mediaticamente lapidato solo per aver fatto quello che ufficialmente viene permesso di fare a tutti, spostarsi, andare al bar, andare dagli amici.
certo
dividerei in ogni caso l'isteria collettiva, sintomo di una società che non è più disposta ad accettare di poter convivere con i rischio e l'emergenza a patto che non ci si sia fatta l'abitudine, dalle scelte che necessariamente hanno un carattere estemporaneo e devono fare i conti con evoluzioni rapide e dalle prospettive scarsamente prevedibili
in sostanza gli stessi che a posteriori ti fanno il culo per eccesso in molti casi son convinto che sarebbero belli pronti a rinfacciarti un difetto di prudenza di fronte a scenari in ogni caso poco gradevoli
la coperta è sempre corta in certi casi
Considerato che i tamponi non li fanno già da ieri l'altro nemmeno ai familiari dei contagiati se non hanno alcun sintomo (fidatevi, ve lo dico x conoscenza semidiretta, non son qui a dare fake news ad minchiam, tutt'altro), saremo realmente già a livelli di 20000 contagiati, di cui il 50% asintomatico in giro x il paese, un buon 40% in quarantena asintomatica imposta e del restante 10%, la metà (circa 1000) è quella con sintomi influenzali senza chiara distinzione col Corona e l'altra metà (gli altri 1000) son in ospedale tra terapia intensiva e ricoveri necessari.
(ho fatto indicativamente a spanne, chi ha sotto dati migliori tra i rapporti potrebbe confermare la mia idea?)
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Bè, in Italia c'erano ricoverati per sintomi influenzali fino al 20 Febbraio che però avevano il Coronavirus. E ancora oggi appena 35 sono in terapia intensiva, che sarebbero stati sparsi nei vari reparti. Non mi sembrano numeracci.
Ho consultato i casi di mortalità per influenza, e siamo sotto le attese per questa settimana di circa 20-30 persone.
Uno dei medici di Codogno notava una particolare frequenza di polmoniti presso i suoi pazienti in queste ultime settimane.
In sintesi: per ora, se non avessimo saputo del paziente 1 di Codogno, nemmeno in Italia sospetteremmo del Coronavirus perchè la situazione vede un'influenza sotto tono rispetto alle aspettative.
In ogni caso, suggerivo un impatto molto piccolo, ovviamente, sempre se ci fosse. Non voglio sottintendere che il virus girasse già in Germania, non abbiamo prove.
Tutti hanno molti più casi di quelli già individuati, però è anche evidente che noi ne abbiamo più degli altri.
Adesso iniziano a spuntare fuori casi di contagio locale anche negli USA, in Francia e in a Germania, come era inevitabile e come è successo da noi una settimana fa. A quel punto resta da capire le dimensioni del focolaio sottostante, per questo servirà qualche giorno. Dubito che saranno grandi quanto quello di Codogno, ma non si sa mai. Loro in ogni caso hanno il vantaggio di avere potuto osservare la situazione italiana, coreana e giapponese, non saranno presi alla sprovvista come noi.
Contenere l'R0 ha sempre senso, però più è diffuso il contagio più servono misure forti, i piccoli focolai li puoi contrastare anche con provvedimenti ad hoc perché puoi cercare di fermare gli infetti e i loro contatti individualmente, quando è già diffuso puoi solo ridurre tutti i contatti tra persone.
Noi siamo partiti subito con misure eccessive, forse perché temevano ci fossero altri focolai nascosti, salvo spaventarsi delle conseguenze economiche dopo pochi giorni, atteggiamento schizofrenico e in qualche caso con effetti controproducenti come gli assalti ai negozi. Se faranno marcia indietro prima ancora di aver ottenuto risultati reali è probabile avere una seconda ondata di misure ancora più restrittive quando il contagio sarà realmente diffuso.
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