
Originariamente Scritto da
Lou_Vall
E non è forse controproducente lanciare il messaggio opposto, ossia che TUTTI hanno bisogno prima o poi della terapia intensiva altrimenti morirebbero, e che chiunque si infetti rischia la vita, anche i più giovani, che morirebbero senza cure? E quali cure, poi? Non c'è una cura, c'è solo la ventilazione artificiale quando i polmoni stanno collassando; se hai tosse e febbre a 39 ti aspetti che ti mettano la ventilazione artificiale a prescindere per "curarti"? No, non è così, perchè la ventilazione artificiale non cura un bel niente. Se la tua situazione non è grave - ossia se non rischi di andare in insufficienza respiratoria - stai a casa e basta.
Siamo i primi qui dentro ad impegnarci contro la diffusione: io stesso ho disdetto tutti gli appuntamenti di mia nonna (pranzo con gli amici, gita al mare) e le ho proibito di muoversi di casa (mia mamma idem), e se hanno bisogno vado io a fare commissioni e spese; dicevo, siamo i primi ad impegnarci, a seguire le regole e a fare il possibile: siamo ben consci del pericolo, giovani e meno giovani.
Ma per favore, BASTA fare così: quello che tu stai facendo è terrorismo psicologico e per giunta su basi non complete: il famoso 38 enne in terapia intensiva E' un caso limite, ed è UN caso, adesso abbiamo perlomeno 10.000 se non 15.000 infettati, e non abbiamo dati sull'età e sulle condizioni di chi è in terapia intensiva (magari tra qualche giorno
li avremo), ma abbiamo i dati dei decessi, e l'età media è 81 anni, e l'85% di essi aveva "due o più" patologie pregresse. Stop. Tutto il resto è puro terrorismo psicologico e psicosi. Non aiuti nessuno facendo così, soprattutto non aiuti quelli delle "fasce giovani", che sono i primi a farsi carico dei genitori, dei nonni e delle fasce più deboli della popolazione. Siamo noi ora che dobbiamo resistere e tenere in piedi, dobbiamo essere scrupolosi, cauti, meticolosi, attenti, in guardia e sempre all'erta, siamo noi che ora dobbiamo cercare di rendere consci della nostra situazione i nostri genitori e i nostri nonni e allo stesso tempo non farli andare in panico. Paura per noi significa panico per loro. Quindi, per favore, non fare così. La situazione è già abbastanza difficile, e lo dico col magone, perchè è possibile che qui tra noi, spero con tutto il cuore di no, qualcuno possa perdere un nonno, un parente, un conoscente nelle prossime settimane o nei prossimi mesi.
Noi che statisticamente abbiamo meno probabilità di morire dobbiamo reggere l'urto, fare da colonna portante e non abbatterci. Non cedere alla paura nè al panico. E' un momento storico, nei libri abbiamo vissuto mille volte gli eventi della Storia: ora ne siamo parte e protagonisti.
Ci laviamo le mani, puliamo le superfici, non ci ammassiamo, teniamo le distanze, non ci baciamo e non ci abbracciamo, starnutiamo nella piega del gomito o nel fazzoletto, evitiamo tutte le uscite non necessarie, usciamo solo per comprare da mangiare e per le cose urgenti, ci occupiamo dei più deboli facendo le cose per loro esponendoli il meno possibile ma NON cederemo al terrore e alla psicosi. Faremo tutto il possibile per rallentare l'epidemia, e nonostante i messaggi dal tenore catastrofista NON ci faremo prendere dal panico.
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