
Originariamente Scritto da
snowaholic
Secondo me finché ci si attiene al discorso strettamente sanitario senza divagare si può anche discutere qui.
Ottimo l'articolo di Repubblica che hai riportato.
I tagli ci sono e sono sostanziosi, nonostante la arrampicate sugli specchi di @
FunMBnel
In un comparto come quello sanitario guardare le cifre nominali non ha alcun senso, perché è un settore con una crescita di costi strutturale a causa dell'invecchiamento della popolazione e dell'inflazione settoriale che, in tutto il mondo e non solo in Italia, è maggiore di quella complessiva dell'economia. A questo vanno aggiunte le terapie innovative e molto costose come quella per l'epatite C.
Quindi a parità di spesa la capacità di soddisfare i bisogni della popolazione si riduce rapidamente, qualcosa si può recuperare con operazioni di razionalizzazione, aumento di efficienza e riduzione di sprechi ma non abbastanza. Se fino a prima della crisi il sistema cercava di accomodare l'aumento di costi e di esigenze della popolazione, da più di 10 anni per fare spazio ad una terapia innovativa si deve tagliare l'esistente. Con un PIL stagnante come quello italiano tenere il passo con l'innovazione e l'invecchiamento della popolazione è un'impresa (e qui sta il problema di fondo, ma andremmo troppo OT).
Così siamo arrivati ad avere posti, attrezzature e personale ridotti all'osso già prima dell'epidemia di Covid19, adesso si sta cercando di correre ai ripari.
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