Basti pensare che qui in Toscana, specialmente nei reparti di TI, gira l'oramai famigerato batterio New Delhi, resistente a tutti gli antibiotici, che sembra aver provocato decessi nell'ordine delle diverse decine di persone, ovviamente facendo strage nelle persone compromesse che frequentano quei reparti e spesso sotto terapia antibiotica, sviluppandosi in assenza di batteri "competitori" che altrimenti lo avrebbero tenuto sotto controllo.
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Quoto tutto. Hai perfettamente ragione ed è necessario che articoli meglio quello che volevo esprimere, andando oltre la battuta che voleva essere simpatica ma rileggendola mi sa che l'ho cannata di brutto
Viviamo in un mondo in cui è fondamentale avere borsa della moglie che faccia pendant con le scarpe del marito per poterli sfoggiare all'aperitivo.
La mia è semplicemente una constatazione: a me non frega nulla dell'esigenza sopra, ho vissuto 3 anni in un monolocale di 20 metri quadri scarsi scarsi, spendo praticamente zero in vestiario, non mi frega nulla di fare vacanze e andare a locali tanto da rischiare il divorzio (e da far rischiare il default dell'economia in tempi prosperi se tutti fossero come me), ho esperienza di ospedale come pz, figlio e operatore eppure sono una scamorza totale terrorizzato dalle conseguenze che potrebbe avere questa situazione sul futuro finanziario di ognuno di noi.
Immagino cosa possa succedere a chi considera l'elenco del per me superfluo fatto sopra invece fondamentale (cosa che oggi accade per la maggioranza delle persone).
QUelli che hanno fatto la guerra sono anche quelli che a 8 anni lavoravano o a 14 mantenevano la famiglia con mamma e coi fratelli piu piccoli perchè il padre era morto (esempi che prendo da parenti strettissimi pre e post conflitto). All'epoca non esisteva sistema sanitario, non esisteva nulla nessuna assistenza.
Per lavoro posso intercettare l'umore dei commercianti, posso testimoniare che serpeggia il panico e la "pretesa" che il governo salvi a tutti il didietro. Le 600 euro stanziate per autonomi ed imprese per dirne una sono a concorrenza dei fondi a disposizione. Immagino le crisi isteriche quando diverrà chiaro che il didietro dovremo salvarcelo da soli
Siamo un po tutti come quei cantanti o artisti famosi che quando finisce la fama pur vivendo ancora agiatamente si sentono nella miseria. O come quando hai il televisore da 60 pollici e poi devi usarne uno da 30. E' tutta una questione di percezione: molte situazioni che portano al suicidio viste da un punto di vista oggettivo non lo giustificherebbero (vedi i commenti fatti riguardo il suicidio dell'infermiera di ieri). Ma il disagio si crea nella mente delle persone ed è "eterodiretto" dalla formazione che ha avuto l'individuo, a sua volta influenzata dall' ambiente/comunità. Un ambiente nel quale è possibile concentrare l'attenzione su discipline di cui è incerta anche la stessa definizione (e non sto a elencarle) a sfavore delle STEM (scienze e tecnologie varie) ha raggiunto un livello tale per il quale i bisogni oggettivi si trovano parecchi parecchi strati più sotto di quelli relativi (e questo vuol dire in realtà che di strada l'uomo ne ha fatta tanta) e probabilmente la comunità di persone che vive al suo interno non è in grado di gestire un cambiamento di priorità cadendo quindi in una crisi profonda.
Tornando al virus propriamente detto riporto:
Riguardo l idrossiclorochina , per ora si è dimostrata capace di inibire l infezione in vitro, da vedere coi trialsPoi ha nche effetto immunomodulanteSi usa per es nelle connettivitiPerò nelle forme tranquille.
Esperto epidemiologo che lavora al policlinico di Foggia ed ha affrontato sul posto l'emergenza MERS sostiene la tesi riassunta a grandi linee in questo articolo
I nuovi virus non arrivano solo per caso - Il Post
mani bocca piedi l'ho presa io tre anni fa da mio figlio. Devi ebbi i sintomi di tua moglie e subito dopo mi riempii le mani e i piedi di bolle molto fastidiose. Ma dipende, mia moglie prese una forma leggerissima ed ebbe max 37,5 e passo in un giorno con una bolla di numero sulla mano. La febbre a me durò poco piu di un giorno
Tutto giusto quanto dici. In questi giorni vedo che l'edilizia sta facendo il sacrificio di chiudere o ridurre le attività, vuoi per la manodopera, vuoi per le forniture/domande che non arrivano, vuoi perché inevitabilmente non è possibile rispettare le regole di prevenzione sul Covid.
Sono dell'idea che se si riescono a garantire tutte le regole di prevenzione, l'attività può andare avanti.
Ovviamente dipende dai settori; nei cantieri in quasi tutti i casi si hanno troppi contatti sociali, al limite potrebbe andare avanti qualche piccolo cantiere minore dove hai 1-2 operai, se si riesce.
Ma soprattutto negli uffici si riesce a lavorare, oltre a puntare sul telelavoro, se si tengono le distanze e si è in pochi alla volta la cosa a regola funziona, e anche se lavori meno del solito perlomeno un minimo si fa, perché per alcune realtà economiche (soprattutto piccole, gli indipendenti o artigiani) una chiusura forzata potrebbe sancirne il fallimento se non viene riconosciuto un rimborso.
Dubito che in molti abbiano stipulato un assicurazione contro le epidemie, allora lo stato di fronte a questa situazione eccezionale dovrà fare il passo di sostenere lui i costi derivati da queste chiusure forzate.
Capisco anche che non è facile imporre una chiusura forzata dell'economia, già è pesante quella dei locali pubblici e ristorazione, perché certi lavori si riescono a fare, altri no, e quindi si va sul buonsenso, anche perché chi riesce e può lavorare (garantendo le misure di prevenzione) farà risparmiare soldi allo stato.
Soldi che serviranno a chi ha dovuto chiudere totalmente o in parte a causa della pandemia, e che quindi potrebbe vedere il proprio futuro a rischio.
Questo è proprio un caso, analogamente alle catastrofi naturali, dove servirà l'intervento dello stato per far ripartire l'economia.
In merito a chi dovrà riconoscere eventuali contagi sul posto di lavoro, la responsabilità penso ricada sui datori di lavoro, ma deve essere dimostrata una noncuranza delle prescrizioni sanitarie, infatti per precauzione molti chiudono, mentre le perdite di guadagno dovute all'epidemia dovrebbero essere riconosciute dallo stato come detto prima.
Ultima modifica di AbeteBianco; 20/03/2020 alle 10:14
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Ok grazie mille.
Stamattina ha già 38.5 alle 630 ma ancora nessuna bolla..
Vediamo, in compenso mio figlio sparite tutte le bolle (già ieri ne aveva poche) ed è carico come una molla eheh.
Per fortuna oggi azienda chiusa per sanificazione e sono a casa..
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E bravi i trim***
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Giusto. Naturalmente tutti i discorsi vanno rapportati a quanto dici e a cosa hanno dovuto passare i nostri antenati.
Come già si diceva, quella del coronavirus è un emergenza importante, ma al mondo potrebbero anche esistere scenari peggiori senza nulla togliere alla drammaticità della situazione attuale.
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A novembre feci anch'io una cosa del genere... 2/3 gg di febbre, bolle su mani e piedi, forte mal di gola (le mie tonsille maledette ogni tanto si risvegliano). Mi son convinto fosse uno sfogo allergico verso qualcosa di ignoto, ma queste vostre descrizioni combaciano con quanto ho avuto. La stranezza è che non ho figli e non ho avuto contatti con bambini piccoli.![]()
Penso si riferisca al fatto che, come già detto da molti tra cui il sottoscritto, il virus stia circolando in ambito ospedaliero.
Così facendo, oltre a mietere vittime con una facilità estrema (banalmente in ospedale c'è gente anziana e/o malata), tramite medici, infermieri e OSS raggiunge tutti gli altri ambienti ospedalieri del territorio (ASL, case di riposo, case di cura, ambulatori, medici di famiglia, ecc.) e le famiglie degli stessi. Non a caso qui in provincia ci sono già decine di casi in case di riposo per anziani, che palesemente non sono stati nè in Lombardia, nè in Cina negli ultimi mesi. Il primo caso nella mia provincia è stato importato il giorno 6 marzo: un paziente di Torino che è stato trasferito a Cuneo. Pensate che da 1 caso il 6 marzo siamo passati a 149 casi il 17: abbiamo più che centuplicato il numero dei contagiati in 11 giorni. E indoviniamo un pò? Sono quasi tutti pazienti già ricoverati in strutture, medici e infermieri. Cosa significherà mai? Che gli ospedali sono i posti meno sicuri in assoluto, e che i dispositivi di protezione in dotazione al personale sanitario fanno pena e pietà.
A Cuneo da ieri li hanno dotati di mascherine decenti e di scafandri, DA IERI, dopo settimane che c'è un'emergenza nazionale. Fino a pochi giorni fa gli infermieri avevano le mascherine simil carta igienica mostrate in tv, hanno freneticamente fatto dei tamponi a dei morti (ricoverati da mesi) per poi scoprire che ops, erano positivi, peccato che nel frattempo sono stati trattati come pazienti normali, e quindi il virus è circolato allegramente tra medici, infermieri, OSS, badanti, anestesisti, personale delle pulizie, addetti mensa, e tutti i loro parenti e affini. Mi spiace dirlo, ma qui in Piemonte la cosa è stata gestita malissimo, fin da subito. Ora stanno cercando di metterci una pezza con l'apertura rapidissima del nuovo ospedale di Verduno, che offrirà 30 posti di terapia intensiva e 130 posti di terapia subintensiva, ma ormai la frittata è fatta.
Una nostra amica sta facendo la terza notte consecutiva al Carle e indovinate un pò? Non è stato fatto ancora nessun tampone di massa a medici e infermieri, nonostante siano già in 8 contagiati e nonostante i proclami del presidente della Regione. Ma dove vogliamo andare???
Lou soulei nais per tuchi
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