Infatti spesso, più che puntare sulle oggettive difficoltà di un vaccino, si cerca di contrastare i meccanismi di replicazione virale cercando di “scombinare” le carte in tavola ad alcune proteine virali come ad esempio, nel caso dell’HIV, i cosiddetti inibitori della proteasi...
dati live: http://www.meteosanteramo.com/Liveiphone6.asp
(Befana 2017 indimenticabile, oltre 1mt di neve in 24h)
Ricorda che il virus NON è un vivente, ma una scatoletta proteica che contiene un libro di istruzioni che utilizza i macchinari della cellula infettata per farsi produrre le proteine necessarie per ottenere innumerevoli copie di se stesso...più che attaccarlo dobbiamo cercare di mettergli i bastoni tra le ruote, cercare di strappare qualche pagina del suo libro di istruzioni o evitare che riesca ad assemblarsi...farmaci virali ne esistono pochi...a parte l’aciclovir per l’herpes e alcuni per l’HIV non ce ne sono molti altri.
Un’altra strada è quella di controbattere gli effetti dell’infezione sull’organismo bersaglio sperando che, nel frattempo, il sistema immunitario del paziente riesca ad eliminare autonomamente il virus.
wmc1.PNGNon so se nessuno lo ha già evidenziato, ma scorrendo la classifica mondiale degli stati e dei casi si vedono i prodromi di quel che potrebbe essere una situazione da brividi. Mi riferisco ai paesi dell' Africa Nera .....
Zimbabwe, Gambia e Sudan, meno di dieci casi in tre ma già con morti ......![]()
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
Segnalibri