Quei morti non li ha ammazzati il coronavirus. Un’altra strage all’italiana - Difesa Online
Una lettura (a prescindere del tono utilizzato che può non piacere) la consiglio per il fatto che mette in prospettiva alcuni numeri che fanno riflettere
Si vis pacem, para bellum.
Secondo me invece è il contrario, inizialmente ne avevano pochissimi di casi sommersi (la fase in cui la mortalità era bassissima) e il tasso di positività al tampone era sotto il 3%, poi hanno fatto un po' fatica a star dietro alla crescita nella fase più complicata e quindi hanno iniziato a perdersi un po' di casi lievi (impennata del tasso di positività al tampone fino al 9,1 settimanale con diversi giorni oltre 10) poi però il numero di casi ha iniziato a scendere e quindi anche senza fare un numero più alto di test i casi sommersi hanno iniziato a scendere di nuovo.
In base al grafico giornaliero del tasso di positività ai tamponi (la dimensione del pallino indica il numero di test) il picco del numero di nuovo positivi e di casi sommersi sembra essere ad inizio aprile.
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Ti dirò di più, per me R0 è parecchio sotto 1 e nei prossimi giorni la stima del RKI scenderà a 0,7-0,8.
Considera che loro hanno dei ritardi minimi nella elaborazione dei tamponi e prendono i casi in fase iniziale, quindi mi aspetterei che i casi ufficiali rispondano con 7-10 giorni di ritardo alle variazioni di R0 a differenza dei nostri. Identificare correttamente la maggioranza dei casi aiuta moltissimo anche a contenere R0.
Ultima modifica di snowaholic; 15/04/2020 alle 20:54
Curioso il dato della Svezia, che conferma la tendenza all'appiattimento della curva con la diminuzione dei nuovi casi, dei morti giornalieri e dei ricoveri in ospedale. Ormai i dati non dovrebbero più essere affetti dalle festività e il numero di tamponi è basso ma in aumento, anche se rimane alta la letalità (10%).
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
devo dire che l'idea non è male(devono pur inventarsi qualcosa
e ovviamente non puoi andare al ristorante con la mascherina
) spero almeno che per piccoli gruppi di amici si possa evitare (se tutti sono d'accordo e si va a "proprio rischio e pericolo"... al limite potrebbero mettere dei tavoli più larghi che si stia a più di un metro di distanza da chi hai davanti
e ovviamente ben distanziati dagli altri tavoli), comunque io in genere gli amici li incontro nei locali (pizzerie, ristorante, pub..) e, soprattutto in inverno, sarebbe impensabile stare fuori a zonzo
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Torgnon (1350 mt) / Chatillon (530 mt) stazione meteo:
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Io ho un certo sentimento anti-tedesco di sottofondo, lo devo ammettere, perchè il virus ci è arrivato dalla Germania e a loro è andata pure bene per pura fortuna (inizialmente colpiti solo i giovani; nessun caso in Baviera nonostante il primo focolaio fosse lì; grande organizzazione tedesca di sicuro, ma con un mese di preparazione dietro, cosa che noi non abbiamo affatto avuto; possibilità di confrontarsi con chi stava peggio, cioè noi).
Mi è quindi difficile accettare certi dati tedeschi anche per una certa resistenza emotiva. Sono umano anch'io.
Detto questo, condivido il tuo pensiero: contenendo subito i casi, abbassi R0 sensibilmente.
Guardando la percentuale di positività ai test, sembrerebbe verosimile che non abbiano saputo inseguire il virus all'inizio, e che i sommersi fossero pochi.
Io credo invece fossero parecchi, proprio perchè il tasso di positività è aumentato sempre più. Bisogna vedere anche dove eseguissero più test agli inizi, quando ne facevano solo 100mila. Magari è come in Italia, in cui a metà Marzo la Lombardia faceva fino a 5000 test al giorno, e la Puglia poche centinaia. Forse alcune aree dove c'era il maggior carico di sommersi non erano cioè ben coperte da tamponi.
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