Non mi pare proprio che stiano cercando meno, gli ultimi dati dei tamponi arrivano al 6 aprile e ancora stavano crescendo, fino ad arrivare a quasi 400 mila settimanali. I positivi crescevano leggermente più in fretta, con tasso di positivi che è salito dall'8,7% al 9%, comunque un segnale positivo di rallentamento dopo alcune settimane in cui la percentuale cresceva molto rapidamente. Quella è la fase di R0 positivo che vedi anche nelle stime.
Ma la scorsa settimana i casi hanno iniziato a crollare molto rapidamente, se prendiamo i cinque giorni pre-pasquali sono calati quasi del 25% rispetto agli stessi giorni della settimana prima, sono giornate che ancora non dovrebbero essere influenzate dalle festività e quindi quasi certamente riflettono un calo reale, dubito che abbiano fatto 100 mila tamponi in meno.
Mi sembri un po' spericolato con la tua anima.![]()
Ho dei forti dubbi, perchè in contemporanea stanno diminuendo (e troppo nettamente) i morti. Da +250 al giorno (addirittura l'8 Aprile +330!) a meno di +150 il giorno dopo, e oggi +172.
A me sembra evidente che ci sia qualcosa che non va, per esempio comunicazioni parziali dei casi, perchè i dati mostrano un aumento dei malati proprio oltre i 60 anni, e almeno le morti devono aumentare di conseguenza.
Ho il sospetto che vedremo forti aumenti nei prossimi giorni sia dei morti sia dei casi.
Ultima modifica di burian br; 14/04/2020 alle 00:05
A proposito di Germania:
https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/...ublicationFile
Diminuisce ancora la quota "giovane": solo il 68% ha tra 15 e 59 anni.
Il 28,8% ha più di 60 anni, di cui il 17% più di 70 e il 9,5% più di 80 anni.
A quanto pare, sono più le donne le positive: 52% contro il 48% degli uomini.
R0 stimato a 1,2 (intervallo: 1,0-1,6).
5713 operatori sanitari positivi.
Comunque sono convinto che i dati italiani siano ben migliori di quanto mostrato dalla Protezione Civile e l'ho sempre sostenuto; detto questo, i dati di più o meno tutto il resto d'Europa mostrano un miglioramento generalizzato e mi riesce difficile credere che anche loro non soffrano di ritardi, distorsioni o chissà cos'altro.
Quindi in altre parole la maggior lentezza nel calo da parte dell'Italia temo sia reale e al momento non riesco a spiegarmene il motivo. Ancora una volta, spero solo che la quarantena attuale così rigida serva a farci uscire di casa a maggio, altrimenti non so che pensare (e comunque tanto oltre giugno non si può andare, come già detto da altri).
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
Massimo Galli:
Se tra maggio e giugno riusciremo a fare quello che va fatto non è impossibile che in luglio e in agosto si riesca ad andare anche al mare, in fondo le vacanze sono un pezzo importante del nostro Pil. E’ abbastanza evidente che quest’anno chi potrà fare delle vacanze le dovrà fare per forza nel nostro Paese e non fuori: non importeremo valuta importante, ma magari non ne esporteremo neppure
Ottimo punto di vista.
Che rigida non è, non come in Cina. Gli italiani escono troppo, e ci sono troppe attività produttive attive. Purtroppo è così.
Mio padre va spesso a lavorare nella zona più movimentata di Brindisi, e mi dice che la mattina pare che non ci sia alcuna quarantena, con gente in strada per comprare cibo e che usa la scusa per camminare, file lunghissime, gente senza mascherina e guanti. In alcune vie isolate ha visto vicini che si intrattenevano tranquillamente in gruppi da 10/15 a meno di 1 m di distanza a conversare sotto le loro case, sicuri dato che di lì è improbabile passino volanti della polizia.
Vedi un po' tu...
E se a questo aggiungiamo DPI insufficiente e medici che fungono da untori senza saperlo con altri pazienti, si comprendono questi dati e la lenta decrescita.
Ma non credo che all'estero vada meglio, in Germania hanno un terzo dei nostri contagiati tra gli operatori sanitari, solo che noi abbiamo almeno 5 volte i loro casi reali.
Nel resto d'Europa e del mondo occidentale non è diverso.
La quarantena italiana è molto più rigida di quella della Cina al di fuori di Wuhan, e anche nella stessa Wuhan è stata più o meno uguale fino all'incirca a metà febbraio, quando i nuovi casi (stando ai dubbissimi dati cinesi) erano già vicini a zero.
Il punto comunque non è nemmeno questo. E' perché l'Italia se la sta cavando peggio di paesi che hanno applicato una quarantena innegabilmente meno rigida, o al massimo ugualmente rigida, spesso agendo anche più tardi.
"In Africa non cresce il cibo. Non crescono i primi. Loro non hanno i contorni. Una fetta di carne magari la trovi, ma hanno un problema con i contorni. Per non parlare della frutta."
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